By Expedia Team, on April 12, 2016

Le confessioni di Toni Servillo: “La mia Napoli, tra cinema e teatro”

“Il premio Oscar sarà un monaco ne “Le confessioni”, il nuovo film di Roberto Andò. Il suo ultimo impegno teatrale lo porterà invece al San Carlo.

“Napoli è una città dove, quando si passeggia, si incontra l’uomo e non un ruolo o un’immagine. Tutto il mio lavoro si alimenta della sua complessità, che è comunque vita”.

A tre anni dalla straordinaria interpretazione di Jep Gambardella ne La grande bellezza, il premio Oscar campano, Toni Servillo – dopo una parentesi teatrale che lo vedrà impegnato, il 15 e 16 aprile al Teatro di San Carlo di Napoli come voce recitante dell’Oedipus Rex diretto dal maestro Juraj Valčuha – torna sul grande schermo da monaco certosino, protagonista de Le confessioni di Roberto Andò, in uscita il 21 aprile.

Originario di Afragola, Servillo è un attore legato a doppio filo alla sua terra di origine e soprattutto a Napoli, città della quale, dal 2014 è cittadino onorario. “I napoletani, con somma ironia – spiega l’attore – sanno trovare il sorriso nel pianto. Al di là dei luoghi comuni, Napoli è una città-mondo, una vera metropoli, perché presenta un esperimento sociale tra il centro e la periferia, degno delle grandi città del mondo. E, allo stesso tempo, è un luogo dove il presente, la storia, la modernità, nei suoi aspetti deteriori, non sono arrivati”.

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Veduta di Napoli

Della ricca e illustre tradizione del teatro napoletano, Servillo è il rappresentante numero uno. Una tradizione che, come racconta l’attore, ha lasciato segni visibili “nell’identità stessa della città, ma ancor più nella grande conoscenza e attenzione che, soprattutto all’estero, viene riservata ai cineasti, attori, registi, musicisti, danzatori, pittori e scultori napoletani. Lo stesso Eduardo De Filippo suscita interesse ed entusiasmo ed è popolarissimo non solo in Europa ma anche in paesi lontani e sterminati come la Russia. Nell’ultima replica de Le voci di dentro a San Pietroburgo, ad esempio, un maestro qual è Dodin è salito sul palco per raccontare quanto i testi di De Filippo gli fossero familiari e quanto li avesse frequentati fin da bambino”.

Il premio Oscar si esibirà il 15 e il 16 aprile al Teatro di San Carlo come voce recitante dell’Oedipus Rex, opera oratorio in due atti su testo di Jean Cocteau. “È stato per me un grande piacere accogliere la proposta di Cesare Mazzonis di interpretare il narratore nell’Oedipus Rex. Di quest’opera straordinaria mi affascina il taglio netto che Strawinskij opera nella componente emotiva dell’originale tragedia greca” commenta Servillo a proposito dello spettacolo in programma al San Carlo, il teatro d’opera più antico, tra i più prestigiosi al mondo. Un teatro che dal 1737, data della sua fondazione voluta dal Re Carlo III di Borbone, continua a dar lustro a Napoli con i suoi straordinari protagonisti. Oltre all’Oedipus Rex, infatti, la stagione 2016 porterà in scena anche Fedora, Romeo e Giulietta, l’Aida, Madama Butterfly, Le nozze di Figaro.

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Piazza del Plebiscito a Napoli

Un ritorno sul palco per Toni Servillo che è il prosieguo di un forte legame con il teatro. “In un felice periodo fra il 1999 e il 2006 – spiega l’attore – ho avuto il privilegio di essere regista in Italia e in Europa di diverse opere, da Le Nozze di Figaro a Boris Godunov, da Arianna a Nasso a Fidelio a L’italiana in Algeri. Successivamente, dopo la bellissima esperienza di Sconcerto, con musica di Giorgio Battistelli e testi di Franco Marcoaldi, il mio desiderio costante di un rapporto con la drammaturgia musicale, che considero un valore e una ricchezza fondamentale per il mio percorso artistico, si è concentrato sul lavoro attoriale per i grandi melologhi del repertorio classico come Lélio di Berlioz”.

Toni Servillo sarà presto anche sul grande schermo con Le confessioni, in uscita il 21 aprile, in cui vestirà i panni di Salus, un monaco certosino che ha fatto il voto del silenzio. Invitato a un summit internazionale in un grande albergo in Germania, fra ministri dell’economia in procinto di varare un provvedimento volto a risanare l’economia, Salus è un ospite singolare. Un fatto tragico e inatteso diffonderà il panico tra i ministri e gli illustri ospiti. Il monaco è l’unico a conoscere cosa si cela dietro l’evento, per via di una confessione, il cui contenuto verrà da lui gelosamente custodito.

“In quest’ultimo lavoro di Roberto Andò – racconta l’attore – vi sono una serie di ambienti, personaggi e riflessioni legati alla realtà politica ed economica mondiale. Poi c’è l’immaginazione che concepisce un albergo in cui si riuniscono i ministri dell’economia internazionale e qui, misteriosamente, arriva anche un monaco. Quello che trovo interessante dal punto di vista narrativo è il confronto tra uomini che detengono il potere globale e un monaco certosino.

Un ordine religioso che fa voto di silenzio, di cui esistono solo 300 membri e verso il quale si sono orientati parecchi uomini che prima erano laici. Salus, il monaco, ritiene di non essere proprietario di nulla, nemmeno della propria vita. Laddove i potenti manifestano una fede nelle teorie economico-politiche, quest’uomo di fede non ostenta la sua, ma soltanto credibilità e rigore morale. Tutti sentono la necessità di aprirsi a lui, e il saio diventa un’opportunità per un viaggio dentro se stessi“.

Toni Servillo. Ph. Lia Pasqualino

Toni Servillo. Ph. Lia Pasqualino

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Foto di copertina: Toni Servillo ne Le confessioni. Ph. Lia Pasqualino”