By Expedia Team, on May 22, 2017

I 10 migliori mercatini di Londra

“Accessori vintage e specialità locali e internazionali, rovistare alla ricerca di libri rari e arredamento d’epoca: i 10 mercatini più validi di Londra.

Che siate foodies, shopaholic o topini da biblioteca, a Londra sicuramente troverete pane per i vostri denti nei vari mercatini colorati che la città offre: ne abbiamo selezionati dieci, tra i più celebri e pittoreschi e tra quelli che riservano i migliori affari. Ecco la mappa dei mercatini.

### 1. Spitalfields Style market

La zona sta diventando sempre più cool, una risalita che parte dal mercato. Qui la domenica ci si riesce a sfamare con gli assaggini offerti dai food shop, mentre ci si aggira tra bancarelle originali che vendono ogni sorta di merce. Non perdetevi la zona libri, economica e fornitissima. Metro Liverpool Street.

### 2. Covent Garden market

Da visitare anche solo per la struttura neoclassica con volte in vetro del 1632 che lo ospita, Covent Garden è aperto tutti i giorni, ci si arriva scendendo all’omonima stazione metro. L’Apple Craft Market offre chincaglierie miste a gioielleria d’eccezione, pellame e antichità.

Covent Garden Market è un mercato dove vale la pena andare anche senza comprare niente. Di DAVID ILIFF - about.com, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=24724409

Covent Garden Market è un mercato dove vale la pena andare anche senza comprare niente.
Di DAVID ILIFF – about.com, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=2472440

### 3. Pennicoat Lane market

Antichissimo flea market (esiste da 400 anni), le aspiranti costumiste o le fashion addict si ritrovano qui per discutere di stoffe e costumi. Nell’East End, dietro Liverpool Street, è aperto solo di mattina, e chiuso il sabato. Se dovete comprarvi una giacca in pelle, venite qui.

### 4. Brick Lane market

Vicino al mercato di Pennicoat Lane trovate quello di Brick Lane, a nord del ponte della ferrovia. Cercate una pianta esotica, un portaoggetti di madreperla o un lampadario particolare? E’ il posto giusto, e il giorno ideale è la domenica, con il Sunday Upmarket, allestito nella Old Truman Brewery: fateci un giro, vi sembrerà di aver viaggiato dall’Etiopia ai Caraibi, passando per il Marocco, la Francia e l’India.

### 5. Portobello Road market

Di certo non è economico, ma la celebre, coloratissima strada di Notting Hill (scendete a questa stazione) rimane una sicurezza se, a prescindere dal prezzo che si paga, si desidera acquistare merce di valore, e mangiare bene. Il sabato qui si radunano oltre 2000 banchetti, che espongono antichità, vestiti, stranezze varie.

![Portobello Road è il mercatino per chi – senza badare al prezzo – desidera portarsi a casa pezzi originali introvabili altrove. Di Chensiyuan, CC-BY-SA-3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/ )], attraverso Wikimedia Commons](http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/ )], attraverso Wikimedia Commons

### 6. Alfies Antique market

Dal martedì al sabato, dalle 10 alle 18 questo mercato coperto vi riporta negli anni ’60 permettendovi di passeggiare tra oggetti d’arredamento scelti con cura, un luogo di culto per collezionisti seri. Il labirintico palazzo distribuisce su tre piani i negozi, e all’ultimo offre una terrazza caffetteria dove concedersi una pausa rilassante in un’atmosfera cozy. 13-25 Church Street, in Marylebone.

### 7. Camdem Lock

Per gli irriducibili animi hardcore, che non si fermano nemmeno davanti alle masse di turisti adolescenti. Scendete alla fermata di Camdem Town e immergetevi nel vasto mercato che arriva fino a Chalk Farm, un percorso che può diventare interminabile nel weekend. Se a colpire l’occhio è soprattutto la merce dark-goth-rockabilly-metal e la paccottiglia varia (ma non mancano negozi e bancarelle da affaroni) agli esperti non sfuggirà però l’ampia scelta di profumi mangerecci, dai sapori esotici o locali, irresistibili, proveniente da mille banchetti e chioschetti diversi: assaggiate la cucina multietnica di Camdem, e ci tornerete.

Camdem Market è il goth market per eccellenza, ma è molto frequentato anche dai foodies esperti. Di Cristian Bortes from Cluj-Napoca, Romania - Camden Town, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=32588665

Camdem Market è il goth market per eccellenza, ma è molto frequentato anche dai foodies esperti.
Di Cristian Bortes from Cluj-Napoca, Romania – Camden Town, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=32588665

### 8. Greenwich market

Raggiungibile con il Southeastern, treno che parte da Charing Cross o da London Bridge, questo mercato fino al 1985 si limitava alla vendita di prodotti edibili, ma a partire da quella data, seguendo l’esempio di Camdem, ha esteso l’offerta all’artigianato, e ora presenta sezioni di gioielleria, abbigliamento, antiquariato. Il sito online promuove anche la lettura dei tarocchi di Marcus e l’agopressione sudcoreana di KI Energy Treatments, il mercoledì e il venerdì.

### 9. Borough market

Il tempio dei foodies, l’ideale per chi si rallegrerebbe alla vista di una caciotta piemontese accostata a uno stilton inglese, anche senza avere il titolo di chef o ristoratore. Gran parte dei banchetti esposti appartengono agli stessi produttori della merce in vendita, di modo che l’origine di una mela o di una patata è certificata al massimo grado. Il mercato è aperto dall’undicesimo secolo, chiuso la domenica, Southwark Street 8 (accanto a London Bridge).

### 10. Netil Market

A**rte, abbigliamento vintage, illustratori e cibo scelto**. Insomma, un mondo fighetto quello di Netil Market, che si offre al pubblico ogni sabato dalle 11 alle sei, in Westgate Street (London Fields). La maggior parte dei commercianti risiedono nella zona, il che avvolge il mercato novello – esiste da appena 4 anni- di un’atmosfera di solidarietà collettiva, piacevole.

#### Photo credit

Foto di copertina: Pennicoat Lane è un antichissimo flea market, perfetto per rifarsi il guardaroba. Di Andrew Dunn, cc-by-sa-2.0, (https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Petticoat_Lane_Market.jpg?uselang=it) via Wikimedia Commons.”