Il Monumento dell'amicizia fra Cambogia e Vietnam è uno dei simboli della capitale cambogiana. Grazie alla sua elegante punta dorata, la scultura è perfettamente riconoscibile da qualunque punto della città.
Il monumento fu fatto erigere nel 1979 dal regime comunista per commemorare la guerra combattuta tra i due paesi confinanti, terminata con la vittoria dell'esercito vietnamita sulle truppe dei Khmer Rossi che occupavano la Kampuchea (l'odierna Cambogia). La scultura rimane oggi una bellissima testimonianza della profonda amicizia che lega i due popoli asiatici, come testimonia la presenza delle tante bandiere vietnamite e cambogiane l'una accanto all'altra.
Fermatevi qualche minuto ad apprezzare i ricercatissimi dettagli di questo meraviglioso monumento, con i due soldati vicini e una donna che tiene in braccio il suo bambino. L'opera è considerata uno dei migliori esempi del "realismo socialista", il movimento artistico più diffuso tra i paesi sovietici. Se si esclude la punta dorata, il monumento è stato realizzato con materiali semplici e poveri (principalmente cemento), in perfetta sintonia con lo spirito comunista.
Il Monumento dell'amicizia fra Cambogia e Vietnam si trova all'interno del parco Wat Botum, nel cuore di Phnom Penh, il posto ideale per trascorrere qualche ora di totale relax in mezzo al verde. I bambini potranno divertirsi nell'area gioco pensata apposta per loro.
Nelle vicinanze del monumento troverete alcune delle altre principali attrazioni della capitale cambogiana, compreso lo stupendo Palazzo Reale. Dall'esterno potrete apprezzare l'elegantissimo palazzo in tutto il suo splendore, a cominciare dall'inconfondibile tetto color oro. Visitate il meraviglioso Wat Botum, il tempio costruito nel lontano 1442 e che oggi dà il nome al parco.
Dopo aver visitato il Monumento dell'amicizia fra Cambogia e Vietnam, potrete programmare un intero pomeriggio all'insegna dello sport e delle attività all'aperto nei dintorni del parco Wat Botum. Unitevi alla gente del luogo e scoprite gli usi e costumi del popolo cambogiano.