Nel paesaggio che intercorre tra Arezzo e Siena, brillano molti, ma in particolare, tre gioielli storici ed architettonici italiani come Monte San Savino, Gargonza e Lucignano. A Monte San Savino spiccano il Palazzo Comunale, la Loggia dei Mercanti ed il giardino pensile - situati lungo la strada principale del paese - ed il Cassero, con al suo interno il piccolo museo comunale composto da belle raccolte di ceramiche. A poca distanza, in mezzo ai fitti boschi, si erge l'antico nucleo trecentesco di Gargonza, con la sua Torre, la porta d'ingresso, la piccola piazza su cui si affaccia la Pieve dedicata ai Santi Tiburzio e Susanna. Infine tra i più importanti, l'abitato di Lucignano rappresenta un compromesso unico, realizzato secondo una pianta urbanistica ellittica che culminano nella piazza centrale dove si affacciano la chiesa di San Francesco e la Collegiata. Accanto alla chiesa, sorge il piccolo museo dove è custodito uno splendido reliquiario tutto d'oro e incastonato di pietre preziose che ha la forma di un albero, e per questo chiamato Albero di Lucignano o “Albero dell'Amore". Secondo la leggenda infatti, si dice che depositare ai piedi dell'albero i fiori della cerimonia nuziale porti molto bene agli sposini.
La Val di Chiana è una realtà multicolore, che passa dal rosso della luce dell’imbrunire sui paesaggi e sulle valli, alle verdi e fitte colline che regalano il pregiato vino di Montepulciano, passando per l’acqua pura dei torrenti che sgorga vitale nelle fonti di Chianciano Terme e San Casciano dei Bagni. Visitarla significa entrare in contatto con le sue radici etrusche e medievali, passando dalle nobili architetture di Sarteano, Torrita di Siena e l'aristocratica ruralità di Cetona in un continuum di testimonianze antiche in perfetta armonia tra loro.
Un capitolo a parte, deve essere occupato dalla tavola e dai piatti Chianesi. E’ sempre più corretto dire che la civiltà di un popolo non si manifesta solamente attraverso la pittura, la letteratura o la musica, ma anche attraverso la cultura della buona tavola. L’olio extravergine d’oliva, derivato da olive ancora colte a mano, il cacio ed il pecorino di puro latte di pecora allevate all’aperto, il vino Nobile di Montepulciano, ed il Bianco Vergine Valdichiana sono solo alcuni esempi. Quanto alla carne, bisognerebbe aprire un discorso a parte, visto che i nomadi della buona cucina vengono appositamente da queste parti solo per acquistare o gustare le gigantesche fiorentine da cuocere rigorosamente alla brace, le bistecche ed i salumi, ancora lavorati artigianalmente con grande passione. Un itinerario da non perdere, per gli amanti della camminata o della gita in bicicletta, attraversa il cuore della Val di Chiana partendo dal Lago di Chiusi e risalendo il Canale Maestro della Chiana fino ad Arezzo. Privo anche del più minimo dislivello, si percorre in piena sicurezza, poiché il transito è vietato ai mezzi a motore.
Un totale di 62 km da fare per intero, oppure a brevi tappe approfittando dei vari punti intermedi che consentiranno di arrivare comodamente ai centri abitati più vicini. Lungo il percorso, che darà modo di avvicinare rare specie di uccelli, molte sono le testimonianze architettoniche (alcune ancora funzionanti) dell’ingegno umano applicato ad una delle più imponenti opere di bonifica idraulica italiane. Molte di queste opere e tanti edifici di importanza storica che si incontrano durante il percorso, sono corredati da tabelle esplicative che ne illustrano la funzione pratica, oltre a dare spiegazioni sulle varie fasi dei lavori di bonifica, che in qualche modo iniziarono già in epoca romana per concludersi alla metà del 1800 circa. Lo zaino sulle spalle e spirito di scoperta saranno l’imbattibile alleato per scoprire questo lembo di Toscana all’interno delle offerte viaggio last minute in Val di Chiana.
