Si nota da lontano, con la sua caratteristica foggia realmente a vulcano ed entrare nella reception simil-chiesetta-di-Teguise con candelabri accesi e canti gregoriani per poi sfociare nell'immenso anfiteatro tipo foresta pluviale con cascatelle d'acqua ... un pò di suggestione ci stà, soprattutto pensando al paesaggio appena lasciato, con temperature torride e rocce vulcaniche ovunque.
Per il resto ... beh, i tempi del Melìa sono lontani e il passare degli anni si sente e si vede: mosche, formiche e gatti sono onnipresenti negli ambienti esterni e bisogna stare attenti che questi ultimi non entrino dai terrazzi a piano terra (tipo il nostro), dove "marcano" il territorio. E' facile vederli, noncuranti dei clienti che li fotografano, avventarsi sui piatti con avanzi di cibo, lasciati un pò troppo a lungo sui tavolini. Il Volcàn - fortunatamente - è anche altro: disegno architettonico alla Manrique, contrasti continui fra il nero vulcanico e il bianco della copertura, ottimo cibo a cena e a colazione (salvo per lo yougurt e i succhi di livello infimo), numerose ed ampie piscine (non esistono spiaggie sul fronte mare, se non a qlche km a sud o a nord), sbocco diretto sul Marina Rubicon e paseo marittimo all'altezza del castillo del Aguila, prossimità alle playas de papagayo. Ben organizzata l'animazione e l'intrattenimento .