By Expedia Team, on April 7, 2016

Sedili più larghi e abbonamenti mensili, ecco come cambia il modo di prenotare i voli

“Dal “All you can flight” ai sedili più ampi e comodi. Tutto quello che ci riserva il futuro ad alta quota.

Quante volte è capitato di viaggiare scomodi in aereo a causa del poco spazio a disposizione? Soprattutto le persone più alte, o chi si è trovato in un sedile molto piccolo, hanno provato sulla loro pelle cosa vuol dire viaggiare in uno posto ristretto.

Le compagnie aeree tendono a restringere i sedili per far sì che più turisti possano viaggiare sullo stesso velivolo, ma questo a volte va a nuocere all’esperienza del cliente. Per risolvere questo problema, un politico americano ha deciso addirittura di lanciare un’inchiesta governativa.

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Il senatore Charles Schumer ha presentato una proposta di legge per creare delle misure standard così da poter viaggiare comodi e non “come delle sardine” come lui stesso ha specificato.”I posti in aereo stanno diventando sempre più limitati e minuti. Questo non è giusto e deve essere cambiato” ha detto il politico dei Democratici in un’udienza a Washington.

Nel 1970, la distanza fra un sedile e il posto davanti era di 90 centimetri, scesi oggi a 75, mentre l’ampiezza della seduta è calata da 48 centimetri a 42. “Sappiamo che le aziende devono tagliare i costi, ma questo non dovrebbe intaccare i clienti. Il fatto che esistano prezzi extra per avere posti con più spazio per le gambe dimostra che le misure sono troppo sfruttate e non sono pensate per mettere nelle migliori condizioni chi viaggia,” ha detto Schumer.

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I responsabili dei trasporti del governo statunitense hanno detto che prenderanno in considerazione la richiesta di Schumer, la quale dovrebbe essere discussa nei prossimi mesi. In caso di approvazione, si potrebbe arrivare a delle misure minime, decise anche dai consumatori, sulla larghezza e la distanza fra loro dei posti a sedere in aereo.

A giovarne sarà soprattutto chi fa viaggi lunghi e chi è spesso in volo. Mirata a questi ultimi arriva un’altra proposta, di tipo commerciale, che potrebbe facilitare le prenotazioni future. Si tratta di un’applicazione che permette di sottoscrivere un abbonamento mensile per riservare i biglietti.

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Con una cifra fissa pagata ogni 30 giorni, l’utente potrà volare quanto vuole nelle tratte interessate. La novità si chiama One Go e per ora è disponibile solo in alcune zone degli Stati Uniti. Per esempio, è già possibile pagare una sottoscrizione di $1000 al mese che permette di prendere quanti aerei si desidera nella costa ovest americana. Versando $3000 si può viaggiare a piacimento in tutti gli States.

Una formula particolare che ricorda quella dell’Interrail per i treni o l’offerta di Netflix e siti simili per i film. One Go richiede anche un costo d’iscrizione di $500, ma questo non sembra spaventare i diretti interessati alla proposta, soprattutto i cosiddetti “frequent flyers” – coloro che viaggiano per lavoro e non hanno tempo da perdere per trovare la tariffa più economica.

Per i normali turisti** invece, l’opzione migliore è sempre quella di affidarsi ai siti di prenotazione più sicuri.”