Caravaggio a San Luigi dei Francesi: i capolavori
“La Chiesa San Luigi dei Francesi a Roma conserva alcuni capolavori di Caravaggio ed altre straordinarie opere. Ecco la sua storia e le cose da vedere.
L’antica piazza Saponara divenne piazza San Luigi dei Francesi, proprio in virtù della chiesa dedicata al santo capetingio Luigi IX, re di Francia dal 1226 al 1270. Iniziato a partire dal 1518 per volontà di Giulio de’ Medici – futuro papa Clemente VII – che ingaggiò l’architetto Jean Chenevières, il tempio nazionale francese venne completato. soprattutto grazie ai fondi messi a disposizione dalla regina di Francia Caterina de’ Medici, solo nel 1589 con Domenico Fontana che mise in atto il progetto di Giacomo della Porta.
Sin dalla facciata, in travertino e a due ordini, in cui si alternano timpani triangolari e semicircolari, all’interno di nicchie si celebra la nazione transalpina con le statue scolpite da Pierre l’Eustache a metà del Settecento raffiguranti _Carlo Magno, San Luigi, Santa Clotilde e S_an Giovanna di Valois.
### Le opere del Caravaggio a San Luigi dei Francesi
Gran parte della fama della chiesa è dovuta alle opere di Caravaggio, poste nell’ultima cappella della navata sinistra, appartenuta alla famiglia Cointrel, italianizzata in Contarelli: fu Mathieu a commissionare a Michelangelo Merisi i tre celeberrimi dipinti raffiguranti le Storie di san Matteo (1599-1600), scegliendo di celebrare il santo di cui egli stesso portava il nome.
La Vocazione di san Matteo rappresenta la “chiamata” di Gesù nei confronti di Matteo colto nella sua professione di gabelliere a contare i soldi, come nei quadri di cambiavalute tanto diffusi in area fiamminga. La fama del dipinto, però, è dovuta principalmente al cono di luce che invade la stanza raggiungendo Matteo, riproducendo la direzione della luce reale proveniente dalla finestra della cappella.
La tela di destra rappresenta il Martirio di san Matteo, che viene ucciso mentre sta officiando messa sull’altare: il momento è fissato dal pittore lombardo in una scena drammatica e realistica (il celebre hic et nunc).
Il dipinto sull’altare, infine, è il San Matteo e l’angelo (1602), seconda versione dello stesso soggetto dipinta da Caravaggio, che vide rifiutato il primo quadro poiché mostrava il santo come un popolano dai piedi sporchi o, forse, secondo un’interpretazione più recente, il rifiuto venne incoraggiato da Vincenzo Giustiniani che lo acquistò subito dopo. Purtroppo, però, quella tela, giunta a Berlino nel 1815, andò distrutta nei bombardamenti alleati che colpirono la capitale tedesca alla fine della Seconda guerra mondiale.
### Gli altri capolavori
La chiesa di San Luigi, inoltre, conserva altri capolavori, che troppo spesso vengono ignorati dai turisti che si dirigono esclusivamente quasi in pellegrinaggio davanti alla cappella Contarelli. Tra questi vanno indubbiamente menzionati gli affreschi di Domenichino con le Storie di santa Cecilia dipinte nella seconda cappella della navata destra. Il pittore emiliano fu chiamato dal cardinale francese Pierre Polet e realizzò il ciclo tra 1611 e 1614, in anni in cui la devozione per la santa romana aveva conosciuto un forte incremento dovuto al ritrovamento del corpo nella basilica di Trastevere a lei intitolata.
Sull’altare della stessa cappella, peraltro, è una copia di Guido Reni della Santa Cecilia e i santi Paolo, Giovanni Evangelista, Agostino e Maddalena opera di Raffaello (1514; Bologna, Pinacoteca Nazionale).
Percorrendo i vari luoghi della chiesa, infine, è possibile ammirare opere del Cavalier d’Arpino, Francesco Bassano, Giovanni Baglione, Jacopino del Conte, Pellegrino Tibaldi e Girolamo Muziano.
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#### Photo Credit
Foto di copertina: Di Michelangelo Merisi da Caravaggio – Opera propria, Pubblico dominio, LEGGI ANCHE: 6 opere dei Musei Vaticani tra segreti e misteri!**”
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