By Expedia Team, on June 23, 2015

Street Art a Roma: itinerario tra i murales più belli

La street art a Roma sta vivendo un momento di grande fermento. Ecco alcuni percorsi urbani alla ricerca delle opere più rappresentative.

Roma, ormai, non è più la città della dolce vita ma, come ci ha mostrato Sorrentino nel suo film premiato con l’Oscar, rimane un luogo di grande bellezza. Tutto il mondo conosce il Colosseo, Piazza di Spagna, il barocco romano, il Foro, la Cappella Sistina, luoghi che fanno di questa città una delle mete principali del turismo internazionale.

È sbagliato, però, pensare a Roma come a una città museo incapace di fare i conti con la contemporaneità. Da un po’ di tempo, infatti, il fenomeno della street art a Roma è diventato qualcosa di più di un movimento underground semiclandestino riservato a pochi adepti e sta conquistando spazi sempre più importanti. Iniziate con noi un’emozionante caccia al tesoro per le vie della città per scoprire i più belli.

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Inizio facile facile anche per chi non ha molta dimestichezza con la street art: stazione di Piazza Spagna. Qui la metro, grazie al progetto lanciato dall’associazione 999 Contemporary, è stata decorata in due notti estive del 2014 con i graffiti di artisti francesi, ai quali in seguito si sono uniti anche artisti italiani. Potrete trovare una variegata commistione di stili: dall’enorme gatto disegnato dal francese C212 che vi osserva in fondo alla scala della metro, fino alle scritte “vendesi” dell’italiano Eron. Queste opere sono state pensate per rispecchiare la multiculturalità della capitale e per creare un forte contrasto con l’eleganza barocca di Piazza di Spagna, appena al di fuori della metro.

Metro piazza di spagna – picture by fry_theonly – Licensed under CC BY 2.0

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Ostiense – GarbatellaTestaccio. Il percorso attraversa i tre quartieri, seguendo per alcuni chilometri via Ostiense, tra la Facoltà di Lettere e Filosofia di Roma 3 e la stazione della metro Piramide al Testaccio. Alcuni graffiti a Roma, soprattutto quelli in zona Ostiense, sui muri che fiancheggiano il percorso della metropolitana, sono stati disegnati da artisti statunitensi (Gaia, Derek Bruno), argentini e naturalmente italiani. All’altezza della Garbatella ci si può avventurare per le vie del quartiere a caccia di murales e, perché no, anche di trattorie. Da tenere d’occhio soprattutto le facciate delle case e i muri perimetrali. Suggerimento: cercate Blu.

Graffiti in Rome – picture by Nicholas Frisardi – Licensed under CC BY 2.0

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Sulle tracce del giovanissimo artista spagnolo Borondo, che a soli 22 anni arriva a studiare a Roma grazie a una borsa di studio concessagli dall’Accademia delle Belle Arti. I suoi murales, che ritraggono, in tinte per la maggior parte monocrome, nudi, visi e mani, rispecchiano l’inquietudine e l’irrequietezza dei giorni nostri.

Per scoprire le sue opere, nelle quali anche il nero è una costante, vale la pena arrivare fino allo scalo di San Lorenzo (Via dello Scalo di S. Lorenzo) per osservare l’enorme volto coperto da una mano: su YouTube, nel video chiamato “BORONDO LOGOUT Project – San Lorenzo Roma 2013”, potrete scoprirne tutte le fasi della realizzazione. Anche nel quartiere VI Tiburtino, in Via dei Volsci 159, vicino al Cimitero Monumentale del Verano, ritroverete la sua firma inconfondibile in un murales che vi conquisterà, malgrado a un primo impatto potrebbe risultare “inquietante”.”