Lo sciamanesimo mongolo è un sistema di credenze onnicomprensivo che include la medicina, la religione, il culto della natura e il culto dell'adorazione degli antenati. Nel 13 ° secolo, il principale sciamano dichiarò Gengis Khan il rappresentante di Mongke Koko Tengri (l '“Eternal Blue Sky”), il dio supremo dei mongoli. Con questa dichiarazione di stato divino, fu accettato che il suo destino era quello di governare il mondo. La tolleranza religiosa era praticata nell'impero mongolo; tuttavia, sfidare il Grande Khan equivaleva a sfidare la volontà di Dio. Al centro del sistema c'erano le attività di intercessori maschi e femmine tra il mondo umano e il mondo degli spiriti, Shaman ( böö ) e Shamanesses ( udgan ). Tuttavia, non erano gli unici a poter comunicare con il mondo degli spiriti. Anche i capi di clan e di nobile hanno svolto funzioni spirituali e così anche i cittadini comuni. La gerarchia della società basata sul clan mongolo si rifletteva nel modo di adorare.