Situata sulla Via Salaria, la catacomba si sviluppa su due piani e prende probabilmente il nome da una Priscilla della famiglia senatoria degli Acili, il cui nome compare in una delle iscrizioni dell'ipogeo degli Acili al primo piano.

La sua origine è diversa da quella delle altre catacombe: inizialmente il luogo era un arenario, poi abbandonato.

I cristiani iniziarono a utilizzare le ampie e irregolari gallerie che costituiscono il primo piano della catacomba verso l'inizio del III secolo, costruendo una ventina di tombe a nicchia e scavando centinaia di nicchie nelle pareti.

In un'area adiacente si trova il criptoportico con la Cappella Greca e un grande ambiente sotterraneo, nato come luogo di sepoltura di una famiglia nobile e poi collegato alla catacomba.

Tra i martiri sepolti a Priscilla ricordiamo i fratelli Felice e Filippo, che furono martirizzati, probabilmente sotto Diocleziano, insieme alla madre Santa Felicita e agli altri cinque fratelli Alessandro, Marziale, Vitale, Silano e Gennaro.

A Priscilla sono stati sepolti anche numerosi papi: Marcellino (296-304), Marcello (308-309), Silvestro (314-335), Liberius (352-366), Siricius (384-399), Celestino (422-432) e Vigilius (537-555).

Nell'ipogeo degli Acili, in origine una cisterna d'acqua, sono state trovate ed esposte le iscrizioni degli Acili. All'interno di Villa Ada si trova la Basilica costruita da Papa San Silvestro in corrispondenza della tomba di Felice e Filippo. In un'area vicina alla basilica è stato allestito un museo che raccoglie centinaia di frammenti di sarcofagi trovati durante gli scavi nell'area della catacomba.