La primavera è in cima a una breve corsa: dirigiti verso il fico. Si trova a 2 km a sud-ovest del villaggio di Wadi Rum. La sorgente prende il nome dalla suggestiva descrizione di Lawrence ne I sette pilastri della saggezza: "davanti a noi un sentiero, pallido per l'uso, zigzagava su per il piedistallo della scogliera... Tra gli alberi, nelle fessure nascoste della roccia, emettevano strane grida, gli echi, trasformati in musica, degli arabi che abbeveravano i cammelli alle sorgenti che sgorgavano a trecento piedi dal suolo». Sebbene la piscina stessa sia in gran parte insignificante, essendo una pozzanghera stagnante, i panorami sul deserto sono davvero sbalorditivi.

Tra le vaste distese di sabbia color ruggine del deserto del Wadi Rum, la DUNE DI SABBIA ROSSA, o “Al Hasany” in arabo, è la più famosa. Chiamato ufficialmente "Al Ramal", è diventato meglio conosciuto con il suo nome descrittivo. Si staglia contro il fianco di una scogliera, come se fosse parte della montagna. Di colore rosso per la presenza di ossido di ferro, questa duna è liscia e soffice sotto i piedi, perfetta per camminare a piedi nudi!

Khazali Canyon è il sito dei petroglifi incisi nelle pareti delle caverne raffiguranti umani e antilopi risalenti all'era tamudica. Questa stretta valle contiene molte incisioni rupestri nabatee di esseri umani e animali. Jebel Khazali, un picco situato nel mezzo della Riserva del Wadi Rum si apre in una stretta fessura lunga circa 100 metri. Le sue pareti interne sono ricoperte di iscrizioni tamudiche, nabatee e islamiche, oltre a incisioni rupestri raffiguranti esseri umani e animali. Notevoli sono i petroglifi delle piante dei piedi, che potrebbero aver avuto un significato religioso.