Andando dal centro del paese di Calci verso la Certosa, ad un certo punto le abitazioni che fiancheggiano la strada si interrompono, la visuale si allarga e sulla sinistra, qualche centinaio di metri più avanti, si staglia contro il versante del Monte Pisano l’imponente complesso dell'antico monastero della Certosa. Lo sguardo è attratto inizialmente in modo irresistibile da questo spettacolo, ma quando lo si volge sulla destra si può notare l’ultimo edificio che fiancheggia la strada sul lato destro: una graziosa villa ottocentesca che guarda anch’essa la Certosa. Questa è Villa Coli.
Dalla strada si vede un muro sul quale si allineano le colonne di una balaustra che arriva poco più che ad altezza d’uomo. Nel muro si aprono tre cancelli e quello centrale è sovrastato da un grande glicine che in aprile esplode in una cascata di fiori dal profumo pungente. Al di là del muro si alza la facciata della casa, coronata da un sobrio frontone rettangolare. L’area di giardino tra il muro e la casa è stretta e non lascia minimamente sospettare cosa c’è dall’altro lato della casa.
Qui infatti la casa si apre su un ampio terrazzamento dal quale si gode uno splendido panorama sulla pianura. Sulla sinistra si ergono le pendici di una propaggine del Monte Pisano che va a costituire l’altura denominata Verruca. Sulla vetta di quest’altura si vedono le rovine di una fortezza medievale diroccata che testimonia il passato di lotte furibonde tra fiorentini e pisani. Sulle pendici appare tra gli uliveti il convento di Nicosia con il suo campanile appuntito. Al centro del panorama svetta più in lontananza la torre di Caprona.
Sul lato sinistro il terrazzamento si allunga sotto i rami di un tiglio che d’estate inebria con il profumo dei suoi fiori ed offre protezione dal sole di giorno e dalla rugiada di notte. C’è un grande tavolo per piacevoli pasti all’aperto, che possono essere preparati con il barbecue che si trova lì a disposizione degli ospiti.
Sul lato destro del terrazzamento un arbusto di pitosforo dalle dimensioni di un vero e proprio albero forma una specie di grande bersò che offre agli adulti un angolo ombroso e ai bambini angoli reconditi per il gioco.
Di fronte, al là della ringhiera ornata di gerani, si apre il resto del giardino costituito da un grande prato che digrada verso la pianura, ricco di fiori e di alberi da frutto. Il giardino è tutto recintato così che i bambini possono godere di questo ampio spazio in tutta sicurezza. D’inverno maturano gli aranci, a giugno le albicocche, in luglio le pere e ad ottobre i melograni.
L’interno della casa è su tre piani ed offre ambienti pieni di sapore del passato: soffitti decorati con pitture ottocentesche e arredamento con mobili d’epoca. Al piano terreno c’è uno studio, un ampio soggiorno, la stanza da pranzo e la cucina con il contiguo ampio locale dispensa. Al primo piano si trovano tre camere da letto doppie, da una della quali si accede ad un ampio terrazzo, e il bagno principale. Tra il primo e il secondo piano c’è il secondo bagno e al secondo piano ci sono altre due camere da letto doppie con finestre dalle quali si godono belle vedute sulla Certosa e sulla pianura.