Al Castello Aragonese sembra che il tempo si sia fermato. Grazie alla sua posizione strategica nel cuore del Mediterraneo, Brindisi era conosciuta come la "Porta d'Oriente" e la sua fortezza fungeva da ideale via di accesso. L'edificio, costruito sull'isola di Sant'Andrea, era infatti la prima cosa che i viaggiatori incontravano provenendo dal mare. L'ubicazione della struttura fu scelta per le sue potenzialità difensive. Il Castello Aragonese è il luogo ideale per informarsi sul passato della città pugliese.
L'isola prende il nome dall'abbazia benedettina che vi sorgeva, dedicata appunto a Sant'Andrea. I lavori di realizzazione della fortezza presero il via nel 1481 durante il regno di Ferdinando I di Napoli. L'obiettivo era erigere una torre di guardia per proteggere il porto dalle navi dedite al saccheggio. Col tempo, la torre è stata ampliata fino a diventare un maniero che oggi rappresenta una tappa fondamentale di qualsiasi viaggio a Brindisi. Il Forte a Mare venne edificato nel 1558 per ospitare le truppe di stanza nel castello.
Oggi entrambe le strutture sono accessibili ai turisti. Dai bastioni potete ammirare la massiccia costruzione che vigila da secoli sulla città. Da notare la caratteristica disposizione, con il castello su un lato e la fortezza sull'altro. La seconda, a forma di corno, avvolge il primo a difesa dell'isola, dei suoi edifici e di chi vi abitava.
Il Castello Aragonese regala scorci indimenticabili delle acque turchesi dell'Adriatico intorno all'isola e, più a sud, della città vecchia.
Il forte ha diversi nomi oltre a quello "ufficiale". Lo sentirete infatti chiamare Castello Alfonsino (in onore di Alfonso II, che fu re di Napoli per meno di un anno), ma anche Castel Rosso per il colore della pietra di cui è fatto.
La struttura è visitabile solo su appuntamento.