By Expedia Team, on September 3, 2017

10 cose da vedere a Calcata tra grotte, arte e necropoli

Grotte nel tufo, necropoli, arte contemporanea. Il borgo medievale di origine falisca offre un viaggio nel tempo. Le 10 cose da vedere a Calcata.

Arroccato su uno sperone tufaceo sulla Valle del Treja, il borgo medievale di Calcata, in provincia di Viterbo, dista soli 40 chilometri da Roma. Le origini risalgono al popolo falisco, coevo degli etruschi, che in queste zone vide il massimo splendore tra il VII e VI secolo a.C. Abbandonato dalla maggior parte degli abitanti negli anni Trenta del Novecento, torna ad essere popolato intorno agli anni Sessanta da una comunità in prevalenza di pittori, musicisti e attori. Tra antiche necropoli e musei di arte contemporanea, le 10 cose da vedere a Calcata e dintorni.

Panoramica di Calcata – By simonetta viterbi, via Flickr

### 1. Castello Baronale Anguillara

Edificato nell’XI-XII secolo e modificato durante il Cinquecento dagli Anguillara, signori di Calcata, il Castello Baronale con torre e mura merlate è situato nella piazzetta del borgo e ne rappresenta il fulcro. Nel corso dei secoli è stato dimora dei marchesi Sinibaldi e dei Massimo, oggi è impiegato come spazio espositivo e centro per convegni e corsi di formazione.

### 2. Chiesa del SS. Nome di Gesù

Sulla piccola Piazza di Calcata, oltre al Castello, merita una visita la Chiesa del SS. Nome di Gesù, edificio risalente al XIV secolo e ristrutturato nel 1793 su commissione dei Sinibaldi. L’interno della chiesa, a navata unica coperta da un soffitto a capriate lignee, conserva un fonte battesimale, un’acquasantiera del XVI secolo, un tabernacolo a muro e un ciclo pittorico di Storie del Cristo. La Reliquia del prepuzio di Cristo è scomparsa in circostanze misteriose.

Chiesa del SS. Nome di Gesù – By trolvag (Own work), via Wikimedia Creative Commons

### 3. Granarone

Chiamato in origine Monte Frumentario, fu ribattezzato con il nome di Granarone. Si tratta di un antico e grande granaio, costruito nel 1632, rimasto attivo fino al 1950. Grazie a un prezioso intervento di restauro da parte di un’olandese, è stato salvato da un rovinoso crollo.

### 4. Le botteghe degli artisti

Disabitata fino alla metà degli anni ’60 per ragioni di sicurezza – ripetuti sono stati gli episodi di crollo della rupe – Calcata ha iniziato a essere ripopolata specialmente da artisti e creativi provenienti da tutto il mondo. Oggi tra le attrazioni principali del borgo ci sono botteghe e laboratori, spesso ospitati nelle grotte scavate nel tufo, dove ammirare e acquistare opere di artigianato e d’arte in un clima accogliente e dal sapore bohémien.

Un antico cortile a Calcata – By simonetta viterbi, via Flickr

### 5. Sala dei 201 tè

Appassionati di tè? A Calcata potrete scegliere tra ben 201 differenti varietà provenienti dalle più diverse parti del mondo. Il merito è della padrona di casa, una belga originaria di Ghent, che nel borgo medievale ha portato, insieme a una ricca collezione di teiere, la sua passione viscerale per questa bevanda. In una deliziosa sala da tè, con terrazza panoramica sulla Valle del Treja, potrete assaggiare anche dolci e biscotti artigianali.

### 6. Parco Suburbano Valle del Treja

Nel territorio del comune di Calcata e Mazzano Romano si trova un Parco Regionale di grande pregio naturalistico, che vanta un’estensione di circa 650 ettari. Percorribile a piedi o a cavallo, il parco è abitato da una ricca fauna – probabili incontri con volpi, tassi, donnole e rapaci notturni – e una vegetazione punteggiata di edere, piante di nocciolo e canneti e innumerevoli arbusti. Nel Parco sono, inoltre, custoditi resti di un insediamento dell’antico popolo dei Falisci.

Calacata e la Valle del treja – By Mcarcangiu di Wikipedia in italiano, via Wikimedia Creative Commons

### 7. Opera Bosco – Museo di Arte nella Natura

Nella forra della Valle del Treja si snoda, lungo due ettari di bosco, un curioso itinerario di arte contemporanea all’aperto. Opera Bosco è un museo-percorso di opere d’arte e installazioni realizzate con le materie naturali del luogo: fonti, anfiteatri, grotte preistoriche, terrazze sono solo alcune delle forme che diversi artisti internazionali hanno dato alla natura.

“Porta”, installazione di Anne Demijttenaere – Courtesy of www.operabosco.eu

### 8. Le Cascate di Monte Gelato

Se vi trovate a trascorrere un pomeriggio nel Parco del Treja, immancabile una tappa alle vicine Cascate di Monte Gelato. Ad attendervi una pittoresca oasi di piscine naturali, immerse nel bosco, dove fare un bagno rigenerante o ascoltare gli ossigenanti suoni della natura. Affianco alle cascate, non perdetevi le rovine di un mola, antico mulino ad acqua di origine medievale.

### 9. Narce

A breve distanza da Calcata si trova Narce, rilevante centro falisco fin dall’età orientalizzante (VIII – VII secolo a.C.) e fino alla conquista romana del IV secolo a.C.. Sopra il Colle di Narce sorgeva l’acropoli, collegata al Colle Li Santi da un viadotto di 150 metri di cui è sopravvissuto solo un tratto. Intorno a Narce sono visibili diversi nuclei di necropoli con tombe ricche di reperti, oggi esposti principalmente al Museo Nazionale dell’Agro Falisco di Civita Castellana.

### 10. Il Santuario Falisco di Monte li Santi

All’interno del Parco Valle del Treja, alle pendici del Monte Li Santi, dove si ritiene sorgesse l’antica città di Narce, si trova l’omonimo santuario scoperto nel 1985. In origine era di notevoli dimensioni, oggi sono visibili le tracce di due vani che erano collocati sul lato del tempio rivolto verso il fiume. I reperti rivenuti, che testimoniano la complessità del rituale sacro qui compiuto, sono attualmente conservati nel Museo Archeologico dell’Agro Falisco nel Forte Sangallo di Civita Castellana e nel Mus**eo Archeologico-Virtuale di Narce a Mazzano Romano.

Vista sulla verde Valle del Treja – By Mac9 (Own work), via Wikimedia Creative Commons

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Foto di copertina: Il borgo di Calcata – Mac9 (Own work), via Wikimedia Creative Commons

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