By Expedia Team, on May 26, 2016

Le più belle grotte del Salento

“Meraviglia delle coste pugliesi sono le grotte scavate nella roccia da acque carsiche o marine. Un itinerario nel Salento, alla ricerca delle più belle!

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Da San Foca, sull’Adriatico, a Leuca, fino a Santa Caterina, sul versante occidentale, le grotte del Salento si susseguono lungo tutto il litorale. I colori che la luce produce sul mare, le forme bizzarre di stalattiti e stalagmiti, i ritrovamenti archeologici di cui sono state sede, le leggende che le avvolgono ne alimentano il fascino. In realtà dobbiamo questo spettacolo alla morbidezza della roccia calcarea caratteristica del territorio, grazie alla quale l’acqua si insinua facilmente nel sottosuolo, scavando canali e cavità.

### Da San Foca a Porto Badisco

A Roca Vecchia (San Foca) meritano una visita la Grotta degli Amanti (A) e le Grotte della Poesia (B), due piscine naturali dai suggestivi giochi di colore. Si tratta di cavità carsiche a cielo aperto a causa del crollo della parte superiore. All’interno sono state scoperte iscrizioni in lingua messapica, greca e romana.

A Porto Badisco si trova invece la Grotta dei Cervi (C), prezioso sito archeologico ornato da graffiti e pittogrammi preistorici, raffiguranti scene di caccia e di vita quotidiana. Poiché la presenza dei visitatori porterebbe al suo deterioramento, presto sarà disponibile una visita virtuale in ambienti in 3D.

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Grotta della Poesia. By Psymark (Own work)  , via Wikimedia Commons.

Grotta della Poesia. By Psymark (Own work)
, via Wikimedia Commons.

### Da Santa Cesarea Terme e Castro Marina

È qui che si concentrano alcune tra le più belle grotte della regione. A Santa Cesarea affiorano acque sorgive, che nel percorso sotterraneo da Porto Badisco si arricchiscono di minerali benefici. Note fin dall’antichità, hanno creato le quattro grotte (D) di Gattulla, Fetida, Sulfurea e Solfatara, situate proprio sotto lo stabilimento termale.

In prossimità di Castro si trovano invece la Grotta Azzurra (E), la Grotta Zinzulusa e la Grotta Romanelli. La prima è visitabile via mare ed è popolata da molte specie faunistiche. È poco profonda e si sviluppa in un unico ambiente, ma il suo azzurro intenso la rende una tappa irrinunciabile nel nostro itinerario in Salento.

La Grotta Romanelli (F), scoperta all’inizio del Novecento, costituisce un’importante testimonianza del Paleolitico. Al suo interno sono stati rinvenuti reperti di gabbiani artici e pinguini boreali, nonché utensili e graffiti. Attualmente non è visitabile per motivi scientifici, ma vale la pena osservarla dalla splendida baia.

La Grotta Zinzulusa (G) è fra le più note e spettacolari, nonché facilmente accessibile via terra. L’ingresso si apre sull’acqua come una grande bocca dentata, da cui pendono innumerevoli stalattiti (zinzuli – stracci). All’interno si trovano la Conca, con i due laghetti e il Corridoio delle Meraviglie, dove le concrezioni minerali assumono le forme più curiose; la Cripta, un tempo colonizzata dai pipistrelli; il Cocito, un bacino chiuso, con un ecosistema subacqueo a sé. Abitata in epoche preistoriche, la cavità ha restituito resti di manufatti e ossa di animali scomparsi dall’Italia, come l’elefante.

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L'entrata della Grotta Zinzulusa nel Salento. Shaw at it.wikipedia  , da Wikimedia Commons.

L’entrata della Grotta Zinzulusa nel Salento. Shaw at it.wikipedia , da Wikimedia Commons.

Nella stessa area si trovano la Grotta delle Striare (streghe) (H), le cui rocce sembrano dita dalle unghie adunche, e la bella Grotta Palombara.

Castro. Di Rasky di Wikipedia in italiano (Trasferito da it.wikipedia su Commons.)  , attraverso Wikimedia Commons.

Castro. Di Rasky di Wikipedia in italiano (Trasferito da it.wikipedia su Commons.)
, attraverso Wikimedia Commons.

### Da Novaglie a Leuca

Sulla costa di Santa Maria di Leuca le alte falesie a picco sul mare si aprono in un susseguirsi di affascinanti cavità. A Est troviamo la Grotta delle Cipollane (Novaglie), nota per i coralli del fondale, quelle delle Prazziche, delle Mannute, del Brigante e la Grotta dei Passeri, con un laghetto d’acqua dolce dai riflessi rossi e smeraldo, tutte nei pressi dell’imperdibile fiordo del Ciolo (J). A Ovest le più estese sono la Grotta Porcinara (K), abitata da messapi e romani, e la Grotta del Diavolo (L), luogo di culto per i marinai dell’antichità, il cui nome deriva dai suoni sinistri prodotti dalle onde.

### Le Grotte di Porto Selvaggio

Sulla costa ionica presso Santa Caterina la Grotta del Cavallo (M) è stata una notevole fonte di reperti e informazioni sugli stili di vita dei cacciatori-raccoglitori neandertaliani, la Grotta di Uluzzo (N) ha dato il nome alla civiltà preistorica Uluzziana, mentre la Grotta di Capelvenere (O) prende il nome dai banchi di felci che ne incorniciano l’entrata.

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Porto Selvaggio, località presso Nardò in Puglia. Di sisy81 sorgente di acqua dolce (Flickr)  , attraverso Wikimedia Commons.

Porto Selvaggio, località presso Nardò in Puglia. Di sisy81 sorgente di acqua dolce (Flickr)
, attraverso Wikimedia Commons

#### Photo credit

Foto di copertina: “La Grotta della Poesia” by RedFlake – Under Creative Commons license CC BY-SA 2.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0/) – https://www.flickr.com/photos/redflake/7365741270