I migliori microbirrifici in Italia e come gustare la birra artigianale
“Alcuni dei migliori birrifici italiani e le dritte degli esperti sulla birra artigianale. L’Italia, negli ultimi anni, ha creato realtà di qualità.
Negli ultimi anni, abbiamo assistito a un vero e proprio boom della birra artigianale. Tanto da meritarsi, pochi mesi fa, il riconoscimento per legge, che definisce la birra artigianale come “la birra prodotta da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta, durante la fase di produzione, a processi di pastorizzazione e di microfiltrazione”.
Una birra prodotta senza procedure industriali, dunque. Una birra di qualità, tutta da scoprire: vediamo come e dove, seguendo i suggerimenti degli esperti.
### Consigli per inesperti: come gustare la birra artigianale?
Un po’ per la tradizione vinicola, un po’ perché in Italia è un fenomeno piuttosto recente, molti fra noi devono ancora sviluppare le capacità per assaporare appieno la birra artigianale. Abbiamo chiesto a tre esperti di aiutarci.
3 consigli da Vincenzo Serra, fondatore del Birrificio dell’Aspide (**Roccadaspide, Salerno)
1. <<Bicchiere, temperatura di servizio e modalità di mescita sono fondamentali per apprezzare appieno le caratteristiche uniche della birra>>.
2. <<La birra è cultura! Per aiutarci in questo percorso di studi ci sono associazioni come Unionbirrai, Mo.B.I. e Fermento Birra che hanno creato dei “corsi di degustazione”>>.
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**3 consigli da Agostino Arioli, fondatore del Birrificio Italiano (Limido Comasco, Como)
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**3 consigli da Leonardo di Vincenco, fondatore di Birra del Borgo (Borgorose, Rieti)
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### 5 birrifici da non perdere in Italia
Nel belpaese, ormai, sono tanti, anzi, tantissimi i birrifici e i microbirrifici. La “Guida sulla birra 2017” di Slow Food ne seleziona 76, sulla base di alcuni criteri, in particolare la costanza qualitativa e l’utilizzo di un proprio impianto. Tra di essi, ne abbiamo scelti 5, chiedendo ad alcuni dei loro fondatori di raccontarceli.
1. Birrificio Italiano – Limido Comasco (CO)
“Il Birrificio Italiano – ci spiega il fondatore e birraio Agostino Arioli – nasce come brewpub nel 1996 a Lurago Marinone (CO), inaugurato da me e mio fratello Stefano. La passione per la birra, invece, nasce molto prima: già alle elementari avevo provato una rudimentale cotta con orzo, luppolo selvatico e una vecchia damigiana in compagnia del mio amico olandese Mike.
Poi durante un viaggio nella provincia di Vancouver e nell’isola di Granville, mi sono imbattuto nel primo brewpub (birrificio artigianale) della mia vita. E’ stato un fulmine a ciel sereno e lì ho deciso cosa avrei fatto “da grande”. Oggi, il Birrificio Italiano è una della realtà artigianali nazionali più conosciute nel nostro Paese e all’estero.
La prima birra che abbiamo creato è ancora oggi un nostro prodotto di bandiera e si chiama Tipopils: è un’interpretazione artigianale delle basse fermentazioni di tipo tedesco, che incarnano l’ideale collettivo di birra, la chiara o bionda. La Tipopils nasce proprio per dimostrare che anche il più classico e semplice degli stili birrari può regalare emozioni indimenticabili se interpretato a regola d’arte”.
2. Birrificio dell’Aspide – Roccadaspide (SA)
“Il primo contatto con la birra artigianale – ci racconta Vincenzo Serra, fondatore del Birrificio dell’Aspide – è avvenuto nel 2002. Da lì ho iniziato un percorso formativo che mi ha portato per un periodo all’estero, visto che all’epoca in Italia esistevano poche realtà e nessuna di esse era presente al sud. Nel 2004 incarico un’azienda di costruire un impianto da 300 litri. Nel 2010 praticamente avevo un birrificio sotto casa, mancava solo la licenza, arrivata il 17 luglio 2011 (il compleanno di mia figlia!). Da quel momento è stato un viaggio entusiasmante, ricco di emozioni e soddisfazioni, come il primo posto a Birra dell’Anno 2016 con la nostra Zarina e la Chiocciola di Slow Food”.
3. Birra del Borgo – Borgorose (RI)
“Ho cominciato a fare la birra in casa per gioco, poi il tempo è passato e l’hobby si è trasformato in un lavoro” – ci racconta il fondatore Leonardo Di Vincenzo. “Il birrificio ha ridisegnato il modo di intendere la birra ed è stato il primo a crescere in modo importante mantenendo però fissa e alta la qualità. Ancora oggi non smettiamo di sperimentare e di ricercare soluzioni che possano essere innovative”.
4. Birrificio di Lambrate – Milano (MI)
A Milano c’è il birrificio di Lambrate. Nato nel 1996, questo birrificio ha assunto sempre più fama al punto da essere oggi una reale istituzione o meglio un punto di riferimento per tanti giovani (studenti e non) e altrettanti meno giovani. Quando si parla di andare a bere una buona birra a Milano, spesso, vi capiterà di arrivare fino a qui.
5. Baladin – Piozzo (CN)
Risalente al 1986, fin dagli albori le etichette di birre create dal Baladin sono tante e diversificate. Anche questo birrificio rientra tra quelli scelti da Slow Food e premiati per alcune sue produzioni. Ha una sede anche a Torino, in piazza Valdo Fusi.
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