By Expedia Team, on May 31, 2016

Le 4 cose da vedere e da fare alle Cinque Terre

“Pedalare di notte lungo una vecchia ferrovia, sotto la luna che ammicca a un mare scintillante, ammirare dalla barca i borghi color pastello delle Cinque Terre, impigliati tra rami di limoni a strapiombo sul mare, o ancora dominare l’impeto della natura cavalcando onde indomite durante tutto l’anno.

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C’è davvero tanto da fare e da vedere nelle Cinque Terre, questi cinque gioielli scolpiti lungo la riviera ligure di levante cantata da Dante, Petrarca, Montale.

Da Levanto, la “porta delle Cinque Terre”, è possibile raggiungere facilmente Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore. Il mezzo migliore per spostarsi, se si escludono la bicicletta e gambe allenate, è senza dubbio il treno regionale Levanto-La Spezia che, in 30 minuti, attraversa i cinque borghi. Visitare le Cinque Terre significa optare per una vacanza “slow”, gustando un bicchiere del “fiero Sciacchetrà” caro a D’Annunzio, un piatto di pasta al pesto o la tipica farinata. Mentre lo sguardo si perde nel mare, e, verso sera, nel luminoso richiamo delle lucciole.

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Un surfista a Levanto, Courtesy of Samantha De Martin

### 1. Levanto slow. La “porta delle Cinque Terre” tra surf, snorkeling e bicicletta

Levanto, a 13 chilometri dalle Cinque Terre, è nota per il suo Golfo che accoglie le onde più intriganti della riviera, apprezzate dai surfisti di tutto il mondo. A inseguire il sogno dell’onda perfetta sono soprattutto gli esperti, ma anche i principianti ai quali Levanto dedica numerose scuole di surf, oltre alla possibilità di noleggiare l’attrezzatura per il windsurf e il bodyboard.

Se amate le immersioni e gli sport acquatici, questa cittadina, con i suoi fondali che segnano l’inizio dell’Area marina Protetta delle Cinque Terre, le larghe spiagge a ciottoli e le insenature, è perfetta per vivere il mare. Nelle Cinque Terre, infatti, nonostante la straordinaria bellezza del paesaggio, le spiagge sono rare.

La pista ciclopedonale “Maremonti” – che da Levanto conduce a Framura passando per Bonassola – corre lungo il tracciato della vecchia ferrovia, tra antiche gallerie illuminate. Pedalare di sera, con a fianco il mormorio del mare, addosso la salsedine e la luna lungo il sentiero, è un’esperienza emozionante.

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Levanto, un tratto della pista ciclopedonale Levanto-Bonassola-Framura. Courtesy of Samantha De Martin

### 2. In battello alla scoperta delle Cinque Terre

Viste dal mare, le Cinque Terre, rannicchiate su spuntoni di roccia a strapiombo sull’acqua, somigliano a generosi grappoli. Il battello è certamente uno dei modi più romantici per visitare i cinque paesini della riviera. I principali punti di imbarco sono Levanto, Portovenere, Lerici e La Spezia.

Durante il periodo estivo le partenze per le Cinque Terre e Portovenere avvengono anche da Viareggio, Forte dei Marmi, Marina di Massa e Marina di Carrara. Potrete scegliere tra una gita giornaliera con sosta a piacere nei borghi (escluso Corniglia) o un’escursione pomeridiana con sosta di un’ora a Vernazza o Monterosso e rientro a Portovenere o La Spezia in serata. Non rinunciate al giro alle isole Palmaria, Tino e Tinetto o all’isola di Capraia.

Per info e orari: www.navigazionegolfodeipoeti.it.

### 3. Una giornata tra i borghi

Basta un giorno per visitare a piedi i cinque piccoli borghi, grazie agli efficienti collegamenti in treno, prima di dedicarvi al trekking che vi consentirà di cogliere pienamente l’autentica magia di questi luoghi. Partendo da Levanto il primo paese che si incontra è Monterosso al Mare. La poesia che emana è racchiusa nella raccolta “Ossi di seppia” di Montale e all’interno della “pagoda giallognola” come il poeta amava definire la propria villa estiva. Dopo aver visitato la Chiesa di San Giovanni Battista, alto esempio di gotico ligure, il parco letterario dedicato a Montale e i resti del castello Obertengo, concedetevi una passeggiata nella zona di Fegina, con le sue vivaci spiagge, gli impianti balneari, i ristoranti di pesce.

Giunti a Vernazza dopo una sosta alla Chiesa parrocchiale di Santa Margherita d’Antiochia, arrampicatevi tra gli stretti “caruggi” che corrono lungo il paesino e ammirate il panorama sull’antico castello dei Doria con la sua torre cilindrica protesa verso il mare.

Menzionata in un passo del Decameron di Boccaccio, Corniglia, avvolta dall’abbraccio di vigneti sparsi su caratteristici terrazzamenti a fasce, è l’unico borgo che non si affaccia direttamente sul mare. La Lardarina, una lunga salita di 382 gradini, vi condurrà in cima al promontorio dove vi attendono la Chiesa di San Pietro, con il prezioso rosone in marmo di Carrara, e la piazza settecentesca di largo Taragio con l’oratorio di Santa Caterina.

Del castello di Manarola sopravvivono oggi alcuni resti di un bastione, inglobati nelle murature che sorreggono le case colorate sospese sulla falesia a picco sul mare. La Chiesa di San Lorenzo, dall’alto, sorveglia il borgo.

L’ultima, in direzione La Spezia, è Riomaggiore, situata nella vallata dell’omonimo torrente. L’abitato è adagiato su due vallate cucite dal castello del borgo, detto “Castellazzo di Cerricò”, del quale sono ancora visibili le cortine murarie e le torri rotonde.

### 4. Dove mangiare un buon pesto alle Cinque Terre

Gustare un piatto di trofie con il pesto alla genovese o un risotto al curry con scampi sulla terrazza del ristorante Belforte a Vernazza (via G. Guidoni, 42) è un’esperienza che concilia anima e palato. Il pesto domina anche i secondi piatti a base di pesce preparati con cura dal ristorante del Park Hotel Argento di Levanto (via Sant’Anna).

Per assaggiare invece la tipica farinata e il pan fritto, il Frantoio (via Gioberti 1) di Monterosso è un ottimo ritrovo. Sempre a Monterosso non dimenticate di fare uno spuntino con la classica torta di riso, a base di uova, formaggio, e funghi.

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#### Photo Credit

Foto di copertina: “Cinque Terre, hiking path” By Mgrueva – Own work, CC BY-SA 4.0 (commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=41162854)

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