By Expedia Team, on December 10, 2015

Tutti i dolci tipici di Carnevale in Italia

Frappe, zeppole, castagnole, frittelle, rosoli, tortelli: viaggio tra i più famosi dolci tipici di Carnevale della tradizione italiana.

Tempo di follia e sregolatezza, di rovesciamento delle regole, di disordine istituzionalizzato: il Carnevale è una festa popolare antichissima, fantasiosa e colorata, come le leccornie che in questo periodo dell’anno vengono realizzate. Che provengano dalle terre veneziane o dal profondo sud della Puglia, i dolci tipici di Carnevale sono piccoli gioielli di pasta croccante e friabile da assaporare senza rimpianti.

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“Dolci di Carnevale a Pianaccio!” By Antica Locanda Alpina Eredi Gianni Gentilini – Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)

### La festa del Martedì Grasso

Nella Repubblica di Venezia, durante il XVIII secolo, il Carnevale iniziava il giorno di Santo Stefano e durava fino all’ultimo mercoledì prima delle Ceneri. Il periodo di festa era dunque molto lungo e caratterizzato da spettacoli teatrali, commedie musicali, scherzi e balli in maschera in cui tutta la città era coinvolta.

Oggi il momento topico del Carnevale si raggiunge il Martedì Grasso, l’ultimo giorno in cui concedersi prelibatezze e cibi fritti prima del digiuno quaresimale.

### Il dolce della tradizione italiana: le Chiacchiere

In questo clima di eccessi e di divertimenti sono nati molti gustosi manicaretti, tra cui le chiacchiere, dolce simbolo del Carnevale, una delle ricetta più diffuse non solo nel nostro paese ma anche in diverse parti d’Europa. In Liguria sono le Bugie, in Toscana vengono chiamate Cenci, nel Lazio le Frappe, per ogni regione il nome cambia, ma la sostanza rimane sempre la stessa: le chiacchiere sono il risultato di una striscia di pasta fritta, coperta da zucchero a velo e miele.

Per scoprire le origini di questa semplice ma gustosa leccornia bisogna fare un passo indietro al tempo degli antichi romani: durante il periodo dei Saturnali, festa pagana in cui veniva celebrato il dio Saturno, abbondavano le “frictilia”, dolci a base di uova e farina, fritte nel grasso di maiale dalla forma tonda e schiacciata. Questo particolare metodo di frittura era un segno di abbondanza, un modo gustoso per affrontare con forza il lento passaggio dall’inverno alla primavera.

Le chiacchiere conoscono diverse denominazioni nelle varie regioni d'Italia: bugie, cenci, crostoli e galani sono solo alcuni dei nomi del dolce tradizionale di carnevale. Di Clop (Opera propria)  , attraverso Wikimedia Commons. https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Chiacchiere.jpg?uselang=it

Le chiacchiere conoscono diverse denominazioni nelle varie regioni d’Italia: bugie, cenci, crostoli e galani sono solo alcuni dei nomi del dolce tradizionale di carnevale.
Di Clop (Opera propria) , attraverso Wikimedia Commons. https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Chiacchiere.jpg?uselang=it

### Dal nord al sud, un viaggio tra le golosità regionali

Tipiche della tradizione veneziana come le maschere e le sfilate, sono anche le frittelle: famose anche con il nome di frìtole, a Venezia son servite con uvetta, pinoli e spesso farcite con crema pasticcera. Sempre nel nord Italia, in particolare nella zona del varcellese, spuntano le fiacà, pagnottelle schiacciate con un piccolo ombelico al centro.

“Fritulis” di Klenje – Opera propria. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons – https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Fritulis.jpg#/media/File:Fritulis.jpg

Piccole e tonde, oppure piatte e allungate: non è Carnevale senza le castagnole, palline fritte ricoperte di zucchero, che in Emilia Romagna portano il nome di tortelli dolci. Nelle zone centrali delle Marche, dell’Abruzzo e del Molise il dolce tipico è la “cicerchiata“. Simile agli struffoli napoletani, la cicerchiata è un insieme di piccolissime palline fritte nello strutto, ricoperte di miele e disposte nel piatto a forma di “corona”.

Curiosità: in Calabria e in Sicilia si possono assaporare alcune varianti della cicerchiata. La più importante è la pignolata glassata (o pignolata messinese) in cui le palline di pasta fritte vengono servite a forma di montagnola, ricoperta da una glassa di cioccolato e di crema al limone.

A Napoli, i dolci di Carnevale hanno la forma delle zeppole: risalenti al XIX secolo, le zeppole venivano preparate per strada con farina, zucchero, uovo, burro e olio d’oliva. Oggi sono arricchite da crema pasticcera e una punta di amarena.

“Zeppula” di I, Calcagnile Floriano, Florixc – Opera propria.
Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons – https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Zeppula.jpg#/media/File:Zeppula.jpg

La Sardegna, infine, ha i suoi culurgiones, morbidi ravioli dal cuore di mandorla, rigorosamente fritti, come tutti i dolci che portano lo stemma del Carnevale.

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#### Photo Credit

Foto di copertina: “Frittelle di mele servite con confettura, gelato e panna” di Takeaway – Opera propria. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons – LEGGI ANCHE: Il Carnevale di Venezia in 5 mosse!**”