By Expedia Team, on January 1, 2017

I 15 quadri più belli del Museo Van Gogh di Amsterdam

“Il Museo Van Gogh di Amsterdam contiene 200 dipinti e 500 stampe e acquerelli del grande pittore olandese. Ecco i migliori quadri di Van Gogh!

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Amsterdam è certamente una delle mete più ambite da chi ama l’arte, dal Secolo d’Oro di Rembrandt e Vermeer ai quadri di Van Gogh, dipinti unici e immortali. Per esplorarla da una prospettiva insolita vi consigliamo un tour in battello lungo i canali della capitale olandese, con fermate in corrispondenza dei principali musei. Tappa cult irrinunciabile: il Van Gogh Museum.

In attesa di ammirarle dal vivo, ecco un’anteprima delle più belle opere del Museo Van Gogh di Amsterdam.

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### 1. Ramo di mandorlo (1890)

Questo quadro delicato fu dipinto come dono per la nascita del nipotino Vincent. La tenerezza dei fiori e il cielo turchese sono uno sprazzo di primavera nell’ospedale psichiatrico di Saint Paul-de-Mausole, dove l’artista era ricoverato. L’assenza di prospettiva, il soggetto e le linee sinuose richiamano le stampe giapponesi amate da Van Gogh.

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Vincent van Gogh, Ramo di mandorlo, 1890. Courtesy of the Van Gogh Museum, Amsterdam

### 2. Girasoli (1889)

Quest’opera celeberrima è parte di una serie dipinta ad Arles in occasione della visita di Paul Gauguin, segnando un felice sodalizio artistico. I girasoli sono colti in ogni fase della fioritura, dal bocciolo all’appassire, con pennellate ruvide e dense. Domina la composizione il giallo cadmio, un pigmento all’epoca di recente invenzione.

Vincent van Gogh, Girasoli, 1889. Courtesy of the Van Gogh Museum, Amsterdam

Vincent van Gogh, Girasoli, 1889. Courtesy of the Van Gogh Museum, Amsterdam

### 3. Vaso con Iris (1890)

Una delle rare nature morte realizzate al manicomio di Saint-Rémy, in un barlume di serenità ed entusiasmo. Rispetto ai precedenti Girasoli, Van Gogh sperimenta qui l’accostamento di giallo e blu, all’epoca considerati dissonanti, con l’effetto di esaltare entrambi.

Vincent van Gogh, Vaso con Iris, 1890. Courtesy of the Van Gogh Museum, Amsterdam

Vincent van Gogh, Vaso con Iris, 1890. Courtesy of the Van Gogh Museum, Amsterdam

### 4. La camera di Vincent ad Arles (1888)

Dipinta in attesa di Gauguin ad Arles, quest’opera fu danneggiata da un’inondazione. Van Gogh era affascinato dalla semplicità, sia nell’arredamento della stanza che nella resa in linee quasi esclusivamente rette. A dare il suo tocco inconfondibile gli accostamenti cromatici e la prospettiva deformata.

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Vincent van Gogh, La camera di Vincent ad Arles,1888. Vincent van Gogh , via Wikimedia Commons

### 5. La Casa Gialla (1888)

Vi chiedevate come fosse l’esterno della Camera di Vincent ad Arles? Eccolo. Stupito dalla luce della Provenza, Van Gogh la trasportò nel quadro attraverso sfumature intense e brillanti. Da notare il superamento della prospettiva e l’uso espressionistico dei colori, che raccontano la speranza per i nuovi progetti con Gauguin.

Vincent van Gogh, La casa gialla, 1888. Vincent van Gogh  , via Wikimedia Commons

Vincent van Gogh, La casa gialla, 1888. Vincent van Gogh , via Wikimedia Commons

### 6. Autoritratto con tavolozza e pennelli (1887-1888)

L’ultima opera di Van Gogh a Parigi, in un soggiorno che ne fiaccò fisico e psiche. Il pittore si rappresenta triste e pensoso, ma nel pieno esercizio del mestiere con il quale si identifica. In evidenza la modernità della sua pittura, con l’uso di colori non mescolati e il caratteristico accostamento dei complementari arancio e blu.

Vincent van Gogh, Autoritratto con tavola e pennelli, 1887-1888. Courtesy of the Van Gogh Museum, Amsterdam

Vincent van Gogh, Autoritratto con tavola e pennelli, 1887-1888. Courtesy of the Van Gogh Museum, Amsterdam

### 7. Campo di grano con volo di corvi (1890)

In passato considerato l’ultimo lavoro di Van Gogh, il Campo di grano è stato letto come un presagio del suo prossimo suicidio, con il cielo minaccioso, il volo nero dei corvi e il sentiero senza uscita. In realtà si esprime qui la ricerca del maestro nel campo della pennellata e del colore, elemento principe di una nuova pittura.

Vincent van Gogh, Campo di grano con volo di corvi, 1890. Courtesy of the Van Gogh Museum, Amsterdam

Vincent van Gogh, Campo di grano con volo di corvi, 1890. Courtesy of the Van Gogh Museum, Amsterdam

### 8. Autoritratto con cappello di feltro (1887)

Questo noto dipinto è un’originale rielaborazione della tecnica del Pointillisme, che Van Gogh ebbe modo di studiare a Parigi. Le pennellate stese in varie direzioni conferiscono dinamismo alle forme, accostando i complementari arancio e blu nello sfondo, rosso e verde nella barba.

Vincent van Gogh, Autoritratto con cappello di feltro, 1887. Courtesy of the Van Gogh Museum, Amsterdam

Vincent van Gogh, Autoritratto con cappello di feltro, 1887. Courtesy of the Van Gogh Museum, Amsterdam

### 9. Giardino con coppie (1887)

Il giardino è un soggetto molto amato da Van Gogh, che qui interpreta con originalità la tecnica del Pointillisme, attraverso lievi pennellate di forma e lunghezza variabile. L’effetto è di radiosa serenità, influenzato probabilmente dalla relazione che l’artista intrattenne a Parigi con Agostina Segatori.

Vincent van Gogh, Giardino con coppie, 1887. Courtesy of the Van Gogh Museum, Amsterdam

Vincent van Gogh, Giardino con coppie, 1887. Courtesy of the Van Gogh Museum, Amsterdam

### 10. I mangiatori di patate (1885)

Il primo capolavoro di Van Gogh, nonostante le aspre critiche dei contemporanei. Il pittore rappresenta la dura realtà di una famiglia contadina olandese, che si nutre dei frutti del proprio lavoro. I toni bruni dominanti sulla tela sono quelli della terra e della buccia di patata. Al termine dell’opera Van Gogh fu allontanato dal villaggio di Nuenen, perché sospettato di aver messo incinta la contadina Gordina de Groot, riconoscibile nella donna con la forchetta in mano.

Vincent van Gogh, I mangiatori di patate, 1885. Courtesy of the Van Gogh Museum, Amsterdam

Vincent van Gogh, I mangiatori di patate, 1885. Courtesy of the Van Gogh Museum, Amsterdam

### 11. Il seminatore (1888)

Ispirato dai lavori di Jean-François Millet, questo quadro esprime l’ammirazione di Van Gogh per il mondo agricolo. L’alone di luce – quasi un’aureola – disegnata dal sole di Arles intorno al protagonista ne valorizza la funzione di creatore di nuova vita.

Vincent van Gogh, Il Seminatore, 1888. Courtesy of the Van Gogh Museum, Amsterdam

Vincent van Gogh, Il Seminatore, 1888. Courtesy of the Van Gogh Museum, Amsterdam

### 12. Campo di grano sotto un cielo nuvoloso (1890)

Uno dei soggetti preferiti dal pittore olandese nelle sue ultime settimane di vita. Il verde brillante del grano contrasta con il suo stato d’animo cupo, rappresentato nella piattezza del paesaggio, ma l’insolita composizione sviluppata in lunghezza esprime tutta la maestà della natura primaverile.

Vincent van Gogh, Campo di grano sotto un cielo nuvoloso, 1890. Courtesy of the Van Gogh Museum, Amsterdam

Vincent van Gogh, Campo di grano sotto un cielo nuvoloso, 1890. Courtesy of the Van Gogh Museum, Amsterdam

### 13. Agostina Segatori al Cafè Le Tambourine (1887)

Modella, proprietaria del Cafè Le Tambourine di Montmartre e per breve tempo fidanzata di Van Gogh, Agostina è dipinta come una disinibita bohémienne, con birra e sigaretta. Il soggetto e la tecnica d’ispirazione impressionista sono influenzati dalla stretta frequentazione di Henri Toulouse-Lautrec.

Vincent van Gogh, Agostina Segatori al Cafè Le Tambourine, 1887. Courtesy of the Van Gogh Museum, Amsterdam

Vincent van Gogh, Agostina Segatori al Cafè Le Tambourine, 1887. Courtesy of the Van Gogh Museum, Amsterdam

### 14. Il Ponte di Langlois (1888)

Fa parte di una serie dipinta ad Arles quest’opera di Van Gogh, recatosi nella cittadina provenzale “alla ricerca del sole e di se stesso”. Colori e composizione devono molto alle stampe del maestro giapponese Hiroshige, reinterpretate con pennellate materiche ed espressive.

Vincent van Gogh, Il ponte di Langlois, 1888. Courtesy of the Van Gogh Museum, Amsterdam

Vincent van Gogh, Il ponte di Langlois, 1888. Courtesy of the Van Gogh Museum, Amsterdam

### 15. La sedia di Gauguin (1888)

Van Gogh realizzò questo quadro poco dopo la partenza di Gauguin da Arles. La sedia mostra “il posto vuoto” lasciato dall’amico, come l’artista scrisse al critico Albert Aurier, mentre i libri e la candela ne rappresentano la personalità. In un’intensa atmosfera notturna, il sentimento di Van Gogh si fonde con le ombre della lampada a gas che illumina la stanza.

Vincent van Gogh, La sedia di Gauguin, 1888. Courtesy of the Van Gogh Museum, Amsterdam

Vincent van Gogh, La sedia di Gauguin, 1888. Courtesy of the Van Gogh Museum, Amsterdam

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Photo credit

Foto di copertina: Vincent van Gogh, Campo di grano con volo di corvi, 1890. Courtesy of the Van Gogh Museum, Amsterdam

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