By Expedia Team, on May 15, 2017

Quartiere a luci rosse ad Amsterdam: itinerario in 10 tappe

“Cosa vedere ad Amsterdam: itinerario nel quartiere a luci rosse! Oltre al Red Light District, negozi, bar, ristoranti ed edifici notevoli al De Wallen!

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Il campanile dell’Oude Kerk, la chiesa più antica di Amsterdam, sembra scrutare con umana curiosità le vetrine illuminate dalle lanterne rosse, dove una tenda, talvolta schiusa, regala ai turisti il malizioso, malinconico richiamo di misteriose nudità ammiccanti.

È il vibrante contrasto tra le sue tante anime ciò che accresce la bellezza del quartiere a luci rosse, il distretto della tentazione più famoso d’Europa. Lungo le vie acciottolate di questo frizzante angolo di Amsterdam, sacro e profano si intrecciano sul sagrato di una chiesa, davanti ai coffee shop e alle oltre 300 stanze affittate dalle prostitute. Partecipare a un tour guidato a piedi per il quartiere a luci rosse di Amsterdam è assolutamente un’esperienza da non perdere.

Dove oggi si allunga il De Wallen – una rete di vicoli che, assieme alle zone di Singelgebied e Ruysdaelkade, descrive il Rosse Buurt, l’area a luci rosse, il quartiere più antico e trasgressivo di Amsterdam – un tempo le donne si prostituivano in strada. Negli anni ’60 fu vietato loro di attirare i clienti dalle porte, mentre era concessa l’attesa dietro la vetrina, purché le tende fossero accostate lasciando aperta una piccola fessura. Una lampada rossa, allora come oggi, indicava la presenza di una prostituta disponibile. Dove adesso night club e bordelli soddisfano curiosità e piaceri degli amanti della movida, sorgevano, prima del XIV secolo, vecchie distillerie per marinai.

Vi proponiamo un itinerario in dieci tappe per scoprire l’anima più trendy, vibrante ed eccentrica del quartiere a luci rosse di Amsterdam, il più famoso e antico della città.

### 1. La chiesa cara a Rembrandt e ai pescatori

Nel cuore di De Wallen sorge la chiesa più antica di Amsterdam, in stile gotico. Da quando, nel XIII secolo, i pescatori vi costruirono una cappella dedicata a San Nicola, protettore dei marinai, l’Oude Kerk (1) (Oudekerksplein 23) fu ampliata fino a diventare un monumento tra i più importanti della città. In questo edificio – dove un tempo i pescatori riparavano le loro reti – Rembrandt fece la sua promessa di matrimonio.

Uno scorcio di Amsterdam sotto la neve con, sullo sfondo, il campanile dell'Oude Kerk, la chiesa più antica della città - Photo credit Paul Barton

Uno scorcio di Amsterdam sotto la neve con, sullo sfondo, il campanile dell’Oude Kerk, la chiesa più antica della città – Photo credit Paul Barton

### 2. Lungo il Trompettersteeg, il vicolo che si percorre in fila indiana

Noto per essere il vicolo più stretto di Amsterdam, il Trompettersteeg (2) si percorre in fila indiana. Se mentre camminate incontrate qualcuno che proviene dalla direzione opposta dovrete appiattirvi contro la parete per consentirne il passaggio. Questa stradina si trova proprio alle spalle dell’Oude Kerk, nel cuore del quartiere a luci rosse.

### 3. Dall’altra parte della vetrina: storie e sogni racchiusi in un museo

“Mi fa sentire sola sapere che mia madre non sa che cosa faccio” è una delle tante scritte lasciate da una prostituta su un muro del Red Light Secret (3) (Oudezijds Achterburgwal 60H), un piccolo museo ospitato in un ex bordello, che svela ai visitatori il mondo della prostituzione vista non dal cliente, ma dall’altra parte della vetrina. Il mercato del sesso, la prostituzione dopo gli anni 2000, gli addetti alla pulizia delle stanze e della biancheria, che lavorano a stretto contatto con le prostitute, e ancora i prezzi, gli orari, i divieti. È un itinerario interessante quello che conduce i visitatori alla scoperta del mondo della prostituzione e all’interno di una verosimile “stanza da lavoro” nella quale i turisti potranno sperimentare la sensazione provata nell’essere osservati attraverso una vetrina.

Edifici del quartiere a luci rosse - By Massimo Catarinella (Own work)  , via Wikimedia Commons

Edifici del quartiere a luci rosse – By Massimo Catarinella (Own work) , via Wikimedia Commons

### 4. Tra ristoranti stellati e coffee shop. I diversi volti di un quartiere dalle tante anime

Dal Red Light Secrets, percorrendo Oudezijds Voorburgwal, si raggiunge, al civico 197, uno dei più noti ristoranti della città. Sospeso tra due antichi canali e accolto nel lussuoso Sofitel Legend The Grand, il Bridges (4), una stella Michelin, seduce i palati dei visitatori con la maestria dell’executive chef Andrès Delpeut, ispirato alla cucina di Ron Blaauw. Lasciarsi stuzzicare da un raffinato menu a base di pesce o di carne, in un’atmosfera elegante e nello stesso tempo familiare, è una vera delizia per gli ospiti più esigenti.

Se si preferisce, invece, un posto più informale in cui consumare una spremuta, un pezzo di torta, o un piatto di cucina fusion, basta fare un salto da Latei (5) (Zeedijk 143) un locale decisamente alternativo. Tra vecchi lampadari, sedie spaiate, un simpatico gatto che gironzola tra i tavoli e suppellettili di vario tipo – che è anche possibile acquistare – rimarrete sorpresi dall’atmosfera decisamente eccentrica di questo locale. Per gustare una birra in un tipico irish bar potrete, invece, raggiungere Yip Fellows (6) (Piazza Dam 11), mentre se preferite una birra belga, tra i tavoli dello storico Het Elfde Gebod (7) (Zeedijk 5) non avrete che l’imbarazzo della scelta.

Il Route 66 (8) (Warmoesstraat 77) consente ai suoi ospiti di bere e fumare liberamente in un ambiente giovane e di tendenza, mentre il Green House Centrum (9) (Oudezijds Voorburgwal 191) con la sua atmosfera rilassata è una delle tappe obbligate per chi visita il quartiere. Se vi rimane tempo fate un salto da Bulldog – la nota catena di coffee shop, forse piuttosto turistica ma molto apprezzata – riconoscibile grazie all’inconfondibile ghigno di Joris, il cane molosso simbolo del brand.

Il colorato ingresso del Bulldog, uno dei più noti coffee shop del quartiere a luci rosse - Photo By Sherpas 428 via Flickr.jpg)

Il colorato ingresso del Bulldog, uno dei più noti coffee shop del quartiere a luci rosse – Photo By Sherpas 428 via Flickr

### 5. Musei “a luci rosse”

Nel cuore del Red Light District, al 54 di Oudezijds Achterburgwal, la scritta Erotic Museum (10) invita i turisti a visitare questo museo che ripercorre le tappe dell’erotismo attraverso sculture, fotografie, disegni. Sulla stessa facciata dell’edificio, poco più in alto, una vecchia lastra in pietra, come un curioso ossimoro, recita: “Dio è il mio castello”. Il Sex Museum (11) (Damrak 18) dista invece dieci minuti a piedi da De Wallen. Si tratta del museo del sesso più antico al mondo, ospitato in un edificio del XVII secolo.

Un'insegna illustra l'ingresso dell'Erotic Museum, una delle tante attrazioni del Red Light District - By Michal Osmenda from Brussels, Belgium (Erotic Museum in Red Lights District in Amsterdam)  , via Wikimedia Commons

Un’insegna illustra l’ingresso dell’Erotic Museum, una delle tante attrazioni del Red Light District – By Michal Osmenda from Brussels, Belgium (Erotic Museum in Red Lights District in Amsterdam) , via Wikimedia Commons

### 6. Un angolo di Oriente alle porte del Red Light District

Con il suo caratteristico tetto di piastrelle in ceramica percorso da animali che descrivono lo Zodiaco Cinese, il Tempio buddista Fo Guang Shan (12) attira i turisti che passeggiano lungo la Zeedijk (Zeedijk 106-118). Gli edifici che fiancheggiano il tempio – che sorge nel quartiere cinese di Amsterdam, delimitato dalle Vie Stormsteeg, Geldersekade e Zeedijk – ospitano alcune monache buddiste.

### 7. Shopping eccentrico nel “Rosse Buurt”

Oltre ai tanti stravaganti sexy shop, troverete, in questo caratteristico angolo di Amsterdam, numerosi negozi dall’eccentrico fascino. Uno di questi, nei pressi del Singel, è il Bij Ons Vintage (13) (Nieuwezijds Voorburgwal 150), un vero paradiso per gli amanti degli abiti e degli accessori vintage. Se siete alla ricerca di un regalo originale da portare a casa, vi basterà entrare da Jacob Hooy & Co. (14) (Kloveniersburgwal 12). Questo storico negozio, la cui architettura ricorda quella di un antico emporio, dal 1743 commercia erbe aromatiche, tè e spezie.

Se invece preferite optare per un souvenir “alternativo”, magari per far sorridere qualche amico, alla Condomerie (15) (Warmoesstraat 141) troverete preservativi di ogni forma e colore.

La vetrina della Condomerie, uno dei negozi più bizzarri del quartiere a luci rosse - Photo By Huw via Flickr

La vetrina della Condomerie, uno dei negozi più bizzarri del quartiere a luci rosse – Photo By Huw via Flickr

### 8. Il paradiso dei nightclub

La città della trasgressione e della movida non manca certo di locali alla moda e club di tendenza.

Situato sulla Spuistraat, a circa 10 minuti a piedi dal quartiere a luci rosse, il Bitterzoet (16) è un club informale che ospita un bar, una discoteca, e una sala da concerto. In questo locale potrete assistere all’esibizione, ogni sera diversa, di un Dj o di una band, tra ritmi che spaziano dal rock al soul, dall’hip-hop al punk. Con la sua lunga storia iniziata quando era soltanto il bar dell’Hotel Winston, luogo di ritrovo degli artisti di Amsterdam, il Winston Kingdom (17) è divenuto un’istituzione. Questo piccolo club sotterraneo al 131 di Warmoesstraat ospita quasi tutte le sere eventi a tema, spettacoli di musica dal vivo e di burlesque.

Alcuni turisti percorrono una delle tante vie del quartiere a luci rosse, invase soprattutto di sera, dagli amanti della movida - Photo credit Shutterstock

Alcuni turisti percorrono una delle tante vie del quartiere a luci rosse, invase soprattutto di sera, dagli amanti della movida – Photo credit Shutterstock

### 9. Un giardino alternativo

Per soddisfare qualche curiosità circa i molteplici usi industriali della cannabis potete dedicare una breve visita al Cannabis College (18) (Oudezijds Achterburgwal 124), che ha sede in un elegante edificio del XVII secolo. Il Canapa Garden, uno dei giardini di cannabis più caratteristici al mondo, è il fiore all’occhiello di questa tappa. Durante la visita potrete anche effettuare un quiz per verificare le vostre competenze in materia. Ma solo se il 90% delle risposte sarà esatto avrete diritto al diploma del Cannabis College.

Lo stemma del Cannabis College - By Clock (Own work)  , via Wikimedia Commons

Lo stemma del Cannabis College – By Clock (Own work) , via Wikimedia Commons

### 10. Le case in legno di Amsterdam

Prima di concludere il vostro itinerario tra le attrazioni del quartiere a luci rosse, vale la pena di raggiungere, in circa dieci minuti a piedi da Warmoesstraat, il cortile Begijnhof, dove, al numero 34, ammirerete la Houten Huys (19). La costruzione di questa ‘casa di legno’, la più antica della città, risale al 1425. Un altro antico edificio si trova invece al numero 1 di Zeedijk.

Una delle rarissime case in legno rimaste ad Amsterdam svetta nel cortile Begijnhof - By Elisa.rolle (Own work)  , via Wikimedia Commons

Una delle rarissime case in legno rimaste ad Amsterdam svetta nel cortile Begijnhof – By Elisa.rolle (Own work) , via Wikimedia Commons

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Foto di copertina: Una suggestiva veduta notturna del quartiere a luci rosse – Photo credit Shutterstock”