All'arrivo abbiamo trovato la camera ancora con i pavimenti bagnati (appena fatta?), ma soprattutto con ciuffi di capelli in bella vista in bagno. Durante il primo riposino, un animaletto (scarafaggino?) ha passeggiato in tutta tranquillità sui nostri arti. Insomma, pulizia che lascia a desiderare. Dopo aver visto molti Ibis, constato che anche qua connettersi a internet richiede una certa perizia nonché pazienza: sostanzialmente, per servirsi della postazione internet bisogna richiedere ogni volta delle nuove credenziali d'accesso, della durata di 20 minuti... molto comodo, soprattutto se si vuole portare a termine una ricerca con prenotazione...
C'è da dire, però, che lo staff consente di utilizzare la stampante. Noi, ad esempio, abbiamo potuto stampare i biglietti per il Guggenheim, comprati su internet.
Detto questo, la nota più dolente, a nostro modesto avviso, è proprio la città. Deludentissima da tutti i punti di vista, anche gastronomico, nonostante sulla carta abbia tutte le potenzialità. E' sporca, non ha fascino, non c'è nulla da fare o da vedere a parte il Guggenheim e non vedevamo l'ora di andarcene (già dopo mezza giornata).
Il consiglio? Se proprio vi interessa, passateci una mezza giornata per vedere il Guggenheim (che può piacere o no, secondo me vale la pena), e andate verso destinazioni più gradevoli dei Paesi Baschi, in Spagna o Francia...