Casa degli Artisti-Acquilotto

Base d'affitto: Casa intera o appartamento
Numero di camere da letto: 1; Numero di altre stanze con letti: 0
Numero di bagni: 1
Se causi danni alla proprietà durante il tuo soggiorno, ti potrebbe essere richiesto di pagare in base alla politica sui danni alla proprietà di YourRentals.
Intimo Villino collocato all'interno di un convento del 700 nel cuore storico di Carrara, la città del marmo.
Il Villino degl'artisti e' ubicato sottomonte,in un contesto silenzioso adatto a famiglie e animali, oppure come luogo di meditazione e relax, con giardino privato a terrazzamento di circa 250mtq ricco di piante da frutto e tartarughe.
Il Villino dell'acquilotto era il vecchio forno del pane collocato al centro del convento stesso, costruito completamente in sasso con travi in legno e pavimenti in cotto antico, vi accoglierà dall'atrio,Il quale fu l'ingresso storico del convento,
Ha due entrate principali, dal quale si potrà raggiungere l'interno Dell'abitazione o l'esterno di esso.
Si compone in due piani al 1 piano da disinpegno con cucina non abitabile, ma ampia per cucinare completa di ogni confort smart con finestra che da' su un grande terrazzo privato dotato in estate di: tavolo da pranzo divanetti e diffusione musicale a vostra scelta.
Un piccolo bagno alla francese ma con bidet completo di ogni confort.
Al secondo piano camera matrimoniale multifunzionale e deliziosa,abbellita con mezzane dipente a mano da pregiati artisti Del territorio,curata nei minimi dettagli con armadio scorrevole composta da letto matrimoniale ed un
soppalco in legno massello con letto singolo.
La camera matrimoniale è dotata di qualunche confort tecnologico Smart, con una fontana in marmo Antico ricavata nella nicchia della canna fumaria del vecchio forno.
Da essa si può accedere al terrazzo di 30mtq ed il silenzio giardino;il quale si raggiunge da incantevole patio in marmo con un muretto costruito con materiale di recupero come antichi mortai per il pesto.
La camera matrimoniale è luminosa,dotata di 2 lucernari ampi con vista stelle ed un finestra e porta finestra di nuova generazione.
L'incavole Villino degl'artisti e un Villino arredato eclettico.
Possibilità di utilizzare lavatrice e asciugatrice con un piccolo sovrapprezzo con pagamento in loco.
Possibilità di parcheggiare vicino all'abitazione.
Accesso per gli ospiti
La Jacuzzi è possibile usarla solo in determinati periodi dell'anno al prezzo aggiuntivo di 100 euro.
All'interno Della Bubble Room avrete coperte in aggiunta.
Altre cose da tenere a mente
Una location Adatta per le zone limitrofe da vistare Come :
Carrara
Pisa
Forte Dei Marmi
Lerici
Le Cinque Terre

Cosa visitare a Carrara


Un centro di grande interesse storico e artistico è Carrara, noto a livello internazionale come la "città del marmo", circondato dal bastione bianco delle Alpi Apuane, dove avviene l'estrazione della pietra. Oltre a pregevoli monumenti che includono il Duomo e la sua facciata in stile romanico-gotico, la residenza Cybo Malaspina del 16° secolo, e il maestoso Palazzo delle Logge, Carrara offre anche escursioni didattiche per quanto riguarda il marmo locale presso il Museo Civico del Marmo e gli scultori e artisti laboratori presenti nelle vicinanze.

consapevole lo spopolamento di questa specie preziosa per l’intero ecosistema”.

La composizione del sound artist Alessio Mosti rende Impollinèmesi il primo eco-murales multimediale d’Italia.

Avvicinandosi all’opera e inquadrando i Qr code, il visitatore può ascoltare una particolare “colonna sonora”, quella delle api: una composizione completamente inedita basata su un paesaggio sonoro frutto di campioni collezionati direttamente in apiario – con la collaborazione dell’apicoltrice Martina Bigi – raccolti con tecniche sperimentali di Field-recording.

alessio Mosti soundartist a lavoro per Impollinemesi_foto di Maura Crudeli

“Attraverso l’ausilio di sintetizzatori modulari e macchine dedicate alla produzione di musica elettronica” – spiega Alessio Mosti – “ho rielaborato il materiale sonoro fino ad introdurre delle parti propriamente armoniche e ritmiche. Ne è nata una composizione, Resisto, in tre movimenti: un primo che racconta la funziona dell’ape come veicolo dell’impollinazione, dell’amore; nel secondo movimento l’equilibrio dello sciame viene sconvolto da un elemento alieno all’ecosistema, la vespa vellutina. La conclusione vede in questo caso la vittoria della colonia sulle minacce esterne, riflettendo globalmente su quanto l’ape sia un elemento necessario persino alla nostra stessa esistenza su questo pianeta”.

Dettaglio Impollinemesi_foto di Yourban2030vespa Velutina e api con ali mozzate_Foto di Yourban2030

“cosi come l’ecosistema è una sinergia fatta di equilibri e mutuo soccorsi” – afferma la scultrice Silvia Scaringella – “anche per Impollinèmesi si è lavorato in sinergia unendo tre arti per un messaggio comune. Il mio intervento scultoreo rende la superficie murale plastica e chiaroscurale, dando maggiore suggestione, giocando a materializzare la pittura. Rievocando le facciate decorative ornamentali del passato, le api sono spesso usate a ornamento nelle architetture romane, simbolo di un identità urbana fatta di comunità conviventi.”

ape ferita di Silvia Scaringella_foto di Maura Crudeliapi di Silvia Scaringella_foto di Yourban2030

Non è un caso che Impollinèmesi nasca nella città incastonata nel Parco delle Alpi Apuane, dal 2015 Unesco Global Geopark, dove è racchiusa circa il 50% della biodiversità toscana, compresi alcuni endemici, e sono presenti, tra la flora e la fauna, anche specie rare e relitte.

L’opera, realizzata con pitture Airlite, purificherà ogni giorno l’aria dall’inquinamento prodotto da 31,5 auto Euro 6, assorbendo 6,8 kg di Co2 nel primo mese di applicazione.



Il tour dovrebbe poi continuare al di fuori della città per una visita ai estremamente impressionante alle cave di marmo, come la Cava Museo di Fantiscritti. Nel villaggio di Campocecina, i visitatori possono ammirare il Parco della Memoria e la Cava dei Poeti, dove le quotazioni delle persone e poeti illustri furono incise nelle pareti per la Biennale 2002