Olbia la vedi quasi per sbaglio quando scendi dall'aereo o dalla nave, senza soffermarti sulle sue bellezze o la sua storia, perché meta di puro transito tra dove si è partiti, al mare stupendo della Sardegna. Magari nessuno te ne ha mai parlato e così spesso sfugge di mano quest’occasione più unica che rara. Prova invece a spenderci qualche ora, dedicarle una mattinata o anche un pomeriggio e vedrai che ne vale la pena. Un itinerario facile e veloce è partire passeggiando per Corso Umberto, asse principale del centro storico. Per immergerti nell’atmosfera vera di Olbia, prova a chiacchierare con la gente, a bere un caffè seduto nei locali di piazza Regina Margherita o Piazza Matteotti, ad assaggiare una seada al miele mentre lasci scorrere le ore. Prova, soprattutto, a scoprirne i suoi angoli nascosti. Da piazza Regina Margherita scendi per via Porto Romano e, attraverso via d'Annunzio, in venti minuti eccoti alla Basilica di S. Simplicio, il santo protettore della città, che rappresenta il periodo medioevale e la prima cristianità.
Se invece non ami particolarmente il passato e preferisci la faccia più moderna e dinamica di una città multiforme, prova a passeggiare lungo il nuovissimo lungomare. Palme, panchine, prati verdi, che introducono, nella sua pacata maestosità, il museo archeologico, che attraverso mostre ed esposizioni cicliche oltre che concerti, è diventato il vero centro culturale della città. I dintorni di Olbia offrono un gran numero di possibilità per escursioni in auto e a piedi, verso zone d'interesse archeologico, naturalistico e ovviamente balneare, grazie alle stupende aree costiere. Un'altra tappa da non perdere è il Parco Fausto Noce, il polmone verde della città. Diociotto ettari di verde posti nel cuore dell'urbanistica olbiese, amatissimi da chi vive e transita per Olbia. Nel parco è possibile trovare molte specie della flora mediterranea, panchine, percorsi vita oltre che strutture sportive (campi da tennis, campo di calcio e palazzetto, piccolo anfiteatro, bocciofila), ma soprattutto l’acqua nelle quattro fontane che abbelliscono il parco e nei due piccoli percorsi che ne segnano i confini. L'acqua e il verde abbondante hanno fatto del Fausto Noce la meta prediletta delle famiglie e degli sportivi: questi ultimi utilizzano il percorso vita e i diversi itinerari interni, mentre le famigliole passeggiano con più calma oppure consumano picnic all'aperto. Un'azienda provvede alla pulizia e sistemazione quotidiana dell'area ed all'interno dell'anfiteatro spesso si tengono manifestazioni e concerti autorizzati dal Comune.
Il territorio costiero di Olbia, si estende per un centinaio di chilometri alternando spiagge a scogliere di incomparabile bellezza. Ricordiamo l'Area Marina Protetta su cui spicca il massiccio di Tavolara. Le spiagge di Pittulongu, Bados, Marinella, lo Squalo e Mare Rocce caratterizzate da una sabbia bianca e finissima oltre che dalle acque cristalline. A sud invece, le spiagge delle Saline, Costa Romantica, Poltu Casu e Porto Istana. Potremmo continuare all’infinto, ma ci fermiamo ricordando solo anche Porto Rotondo, una delle località più famose e mondane del jet set appartiene al comune di Olbia. La città è uno degli snodi fondamentali del turismo in Sardegna, oltre che per ciò che la città in sé offre, grazie alle innumerevoli possibilità che si presentano nelle sue immediate vicinanze, in grado di accontentare i gusti più svariati. Porto Rotondo, Porto Cervo e la Costa Smeralda, per gli amanti della “Dolce Vita" e della mondanità. I monumenti costruiti dalla mitica Civiltà Nuragica, per gli appassionati d'archeologia e per chi è più interessato alla storia ed alla cultura. La bellezza della costa, con le sue spiagge mozzafiato e le rocce multiformi, i parchi marini protetti ed i suoi percorsi escursionistici. E poi ancora, l'immediato entroterra, con la sua impronta pastorale e rurale, le chiese di campagna ed i piccoli musei etnografici, la vegetazione caratteristica, le varietà animali, le tradizioni eno-gastronomiche.
Il periodo fra l'inizio della primavera e la fine dell'estate è rimasto fino ad oggi ad Olbia quello più legato allo svago, all'evasione e al godere dell'aria aperta. In passato gli eventi nel piccolo mondo cittadino gallurese erano legati ai ritmi lenti della produzione agricola e della vita pastorale, iniziando dai primi raccolti fino alla vendemmia settembrina, al chiudersi della bella stagione. Il calendario agricolo e le ricorrenze religiose scandivano il passare dell'anno, ciascuna sottolineata da festività celebrate nelle piccole chiese campestri che venivano e vengono onorate tutt'oggi. Temi pagani e temi religiosi si confondono e caratterizzano tutte le sagre e feste Olbiesi. Accanto alla celebrazione dei vespri e la processione del Santo, tutte le feste culminano con canti e balli tipici della tradizione locale sarda.
Qui ad Olbia, dal punto di vista gastronomico, la carne è la regina: bollito misto, maialetti arrosto e salsicce per un pubblico che viene da tutta la Regione. Miele, carne, pesce, essenze e profumi di terra. Figlia dei prodotti della Gallura, dunque della vecchia cultura contadina e pastorale che faceva della carne e dei formaggi un binomio inevitabile: capretto al mirto, zuppa cuata, zuppa gallurese e mazza frissa, semolino fritto. Si chiude con gli impagabili dolci al miele come le seadas o le tiliccas. La Sardegna sa come fare innamorare i suoi visitatori, grazie alla sua cultura secolare e alla grande ospitalità del suo popolo, rendendo sempre vantaggiose e appetibili le offerte viaggio last minute per Olbia.