In un viaggio a Kos non può mancare una tappa al Platano di Ippocrate, dove secondo la leggenda il grande studioso greco nativo dell'isola si fermava per trasmettere la sua arte.
Noto come il "Padre della Medicina", Ippocrate riteneva che le malattie fossero provocate da processi naturali e non dall'intervento degli dei, come era convinzione diffusa nell'antica Grecia, perciò formulava le sue diagnosi basandosi sui sintomi. Questo approccio rivoluzionario alla cura e alle arti mediche ebbe una tale importanza che ancor oggi i medici appena laureati pronunciano il famoso giuramento che si richiama al suo nome.
L'albero, meta di numerose visite, è circondato da una struttura protettiva che impedisce di avvicinarsi, ma i suoi lunghi rami raggiungono anche la strada. Questo straordinario esemplare di platano ha probabilmente circa 500 anni e non è quindi l'albero sotto il quale si fermava Ippocrate per conversare con i suoi studenti, ma si ritiene essere un discendente dell'originale e in epoca moderna alcuni rami della sua chioma sono stati inviati alle istituzioni mediche di tutto il mondo.
Accanto all'albero si trova un'elaborata fontana coperta di incisioni in arabo costruita dal governatore turco Gazi Hasan alla metà del XVIII secolo e ancora oggi funzionante.
Se la vostra visita si svolge in estate, potrete assistere a una pratica tradizionale che coinvolge gli abitanti del luogo e i turisti. Ogni anno, a settembre, le donne del posto costruiscono due corone con le foglie del grande platano. Una è composta di foglie vecchie e viene gettata in mare, l'altra, intrecciata con foglie nuove, resta sulla costa. Questa corona simboleggia l'inizio del nuovo anno e deve resistere senza rompersi all'azione di 40 onde, dopo di che viene riportata sull'albero.
Il Platano di Ippocrate si trova nel centro cittadino, sulla Piazza del Platano, di fronte al Castello dei Cavalieri, ed è facilmente raggiungibile da qualsiasi zona dell'isola.