Fondata nel lontano 1721, l'Università Centrale del Venezuela è la più antica di tutto il paese. Il campus principale dell'istituto accademico comprende un giardino botanico, due stadi, una sala concerti, diverse opere d'arte e alcuni esempi di architettura moderna.
La città universitaria è stata progettata dall'architetto Carlos Raúl Villanueva, uno dei più importanti e influenti artisti venezuelani del XX secolo. Villanueva lavorò assieme ad alcuni esponenti dell'avanguardismo sudamericano con l'obiettivo di creare un ambiente unico in cui natura e architettura potessero coesistere. I lavori di costruzioni durarono in tutto vent'anni: dal 1940 al 1960.
Una visita completa del campus richiede almeno mezza giornata. Il giardino tropicale occupa, da solo, una superficie di circa 65 ettari e ospita un'importante collezione di cactus, orchidee, palme e altre rare specie vegetali del luogo. Un intero spazio all'interno del campus, chiamato "Tierra de Nadie", è dedicato alle attività di gruppo come classi di yoga, lezioni di danza, ecc.
L'Aula Magna, invece, è utilizzata sia come sala concerti che come sala per seminari e conferenze. Il soffitto è caratterizzato dalla presenza di strani oggetti a forma di dischi volanti (chiamati "Nubes Flotantes"), progettati dallo scultore americano Alexander Calder allo scopo di migliorare l'impianto acustico dell'auditorium.
Le pareti sono decorate da stupendi affreschi, mentre in giro per l'edificio potrete trovare diverse sculture tra cui il celebre Cloud Shepherd di Hans Arp e L'Amphion di Henri Laurens.
Del campus universitario fa parte anche lo Stadio Olimpico, un impianto da quasi 24.000 posti a sedere che ospita le partite interne del Caracas FC e del Deportivo Petare, oltre a concerti e gare d'atletica. Accanto è stato costruito anche l'Estadio Universitario de Caracas, autentico tempio del baseball in grado di contenere fino a 23.000 spettatori.
L'Università Centrale del Venezuela si trova leggermente a est rispetto al centro di Caracas, ed è facilmente raggiungibile in metro (fermata Ciudad Universitaria), autobus o taxi.