Cosa vedere a Montecarlo di Lucca, tra Medioevo e tradizioni
“Viaggio alla scoperta di uno dei borghi medievali più interessanti e meglio conservati della regione: Montecarlo di Lucca
Se da Firenze ci si sposta verso il mare andando ad ovest, in direzione Lucca, si incontra la piacevole Valdinievole con i suoi terreni famosi per la floricoltura e, subito dopo, la Lucchesia con le colline sulle quali ulivi e viti si estendono a perdita d’occhio. Esattamente al confine tra le due zone, su di un colle isolato, a 162 metri sul livello del mare, sorge il comune di Montecarlo di Lucca, un borgo medievale pittoresco e splendidamente conservato.
Nato intorno al 1333 per volere del governo lucchese e dell’imperatore Carlo IV, come avamposto fortificato a difesa di Lucca dall’esercito fiorentino, il borgo per secoli fu teatro della contesa tra Pisani, Lucchesi e Fiorentini appunto per l’egemonia sul territorio, fino al 1775, quando, palesatasi la supremazia dello Stato Fiorentino, perse di interesse strategico e venne smilitarizzato.
La Montecarlo di oggi, che conta intorno ai 4000 abitanti, è un comune ricco di testimonianze storiche, chiese, monumenti e vanta ancora la solida fortezza che, con le sue mura, resiste allo scorrere del tempo. Numerose inoltre sono le iniziative di promozione del territorio come la “Festa del Vino”, la rassegna teatrale “Montecarlo estate”, il “Montecarlo Jazz and Wine” o ancora le “Sere d’Estate”.
### La Rocca del Cerruglio
Così chiamata, la fortezza di Montecarlo, è una delle più antiche e meglio conservate della zona. Aperta al pubblico e visitabile solo da maggio a ottobre nei week end, oggi la fortezza è il simbolo del paese. La Rocca venne costruita sulle rovine del Castello di Vivinaia ed ha una forma triangolare alle cui estremità sorgono tre torri semicircolari di pietra ancora merlate, mentre una doppia cortina muraria in cotto venne eretta successivamente a completarne la difesa.
Un giardino all’italiana, oggi, adorna lo spazio tra le mura, una volta sede della piazza d’armi, mentre la sale ed i cortili all’interno della Rocca, restaurati e ben conservati da privati, sono spesso sede di eventi culturali e mostre d’arte. Delle quindici torri rompitratta originarie ne rimangono tre, cosi come tre sono le porte, delle quattro iniziali, ancora integre: la piccola Porta a Lucca, la porta Fiorentina e la Porta Nuova.
Passeggiare nei vicoli sull’antico ciottolato, circondati dagli stemmi, i portoni, le splendide finestre in pietra di Montecarlo è come fare un viaggio indietro nel tempo intrigante e suggestivo.
### Chiese, monumenti e il teatro più piccolo d’Italia
Il piccolo comune toscano è sede di diverse chiese, addirittura sei. La più antica è la Pieve di San Pietro di cui si trova traccia già nell’anno 846. L’edificio romanico con la sua architettura e le decorazioni è una tappa obbligata della visita a Montecarlo. La chiesa Collegiata di S.Andrea si contraddistingue per la bellezza degli affreschi della cupola e per le dimensioni dell’edificio, è infatti il più alto del paese. Le chiese di S. Anna, S. Giuseppe e S. Salvatore insieme a quella del Turchetto infine, rappresentano testimonianze ben conservate del culto cristiano nei secoli passati.
Numerose sono anche le lapidi che omaggiano le vittime della guerra, mentre nella piazza principiale si trova il solenne monumento ai caduti.
A Montecarlo c’è poi un’importante tradizione teatrale che ha trovato, nei secoli, luogo di espressione in uno dei teatri più piccoli e curiosi della zona, il Teatro dei Rassicurati. Dal 1639 infatti, ed ancora oggi, in questo ambiente che riproduce in piccolo le caratteristiche di un vero e proprio “teatro dell’opera”, vanno in scena spettacoli, concerti e piccole rappresentazioni amatoriali (da qui passò anche un giovane Giacomo Puccini). Il teatro, mimetizzato nella strada principale del paese tra gli altri edifici, è finemente decorato e ben conservato. Le visite possono essere organizzate tutti i giorni, tramite l’ufficio del turismo, ma solo nel periodo estivo.
### Enogastronomia
Un viaggio a Montecarlo non sarebbe completo senza una sosta in una delle numerose osterie ad assaggiare le prelibatezze prodotte in questi luoghi, prima di tutto il vino, bianco e rosso, e l’olio extravergine di oliva. La tradizione vinicola della zona è antica e ben documentata nel Museo del Vino presso l’Enoteca Lavagna, dove sono esposti gli attrezzi usati in passato per la vendemmia e l’imbottigliamento ed alcune fotografie storiche.
Dal 1969 al vino di Montecarlo, è stata attribuita la Denominazione di Origine Controllata, ed i suoi estimatori continuano a percorrere la famosa Strada del Vino e dell’Olio di Lucca e Montecarlo per apprezzarne le qualità.
Alla Buca Del Norcino l’attenzione per le materie prime dei piatti è assoluta, ed in caso voleste riproporre le ricette della trattoria agli amici, potrete acquistare gli ingredienti direttamente da loro. Anche all’Osteria del Vecchio Olivo la tradizione fa da padrona: pappardelle al ragù di lepre, fiorentina alla brace e tanti altri splendidi piatti vi aspettano in una cornice pittoresca. Alla Casata Davini infine potrete degustare vino, olio e birra e farne scorta per i periodi lontani dalla Toscana, vendono all’ingrosso e al dettaglio!
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#### Photo Credit
Foto di copertina: “Le Colline della Toscana” by Paolo Bertintto – Under Creative Common license CC BY SA 2.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0/) – https://www.expedia.it/explore/borghi-in-toscana-15-gioielli-medievali-da-visitare)**”
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