By Expedia Team, on May 6, 2016

La strada del Chianti: un giro per cantine, vicino a Firenze

“Un itinerario per cantine lungo la Strada del Chianti è un sogno per chi ama il vino e la Toscana. Paesaggi da sogno, castelli, borghi e un buon bicchiere!

La zona collinare compresa tra le province di Firenze e di Siena, la terra del Chianti, è particolarmente rinomata per le coltivazioni di Sangiovese, vitigno principe del Chianti, che prospera in queste terre ricche di argilla e calcare.

Un percorso a tappe lungo la strada del Chianti vi farà conoscere paesaggi da cartolina e specialità vitivinicole da far felice il palato. I comuni che vengono inclusi tradizionalmente nel Chianti sono: Barberino Val d’Elsa, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Gaiole in Chianti, Greve in Chianti, Poggibonsi, Radda in Chianti, San Casciano Val di Pesa e Tavernelle Val di Pesa.

Leggi qui per scoprire di più sulla Strada del Chianti e sulle differenze tra Chianti e Chianti classico.

Abbiamo scelto alcune cantine in cui fermarsi per comporre un itinerario all’insegna del vino e delle meraviglie toscane. Prima di partire, però, bisogna conoscere la leggenda che si nasconde dietro l’immagine del gallo nero che fa bella sfoggia di sé sulle bottiglie del Chianti Classico ed è da secoli il simbolo della terra del Chianti.

### La leggenda del gallo nero

La leggenda narra che, proprio grazie a quest’animale, Firenze fu in grado di prendere il controllo dei territori collinari a ridosso di Siena. Da tempo, infatti, le due città si contendevano, a suon di battaglie, la zona del Chianti. Decisero allora di porre fine alla questione con un’insolita sfida: al canto del gallo, due cavalieri avrebbero dovuto partire dalle rispettive città e il punto del loro incontro avrebbe costituito il confine fiorentino-senese. Mentre i senesi scelsero un gallo bianco e lo rimpinzarono per bene la notte precedente, i fiorentini scelsero un gallo nero e lo tennero a digiuno: quest’ultimo, affamato, col suo canto svegliò il cavaliere ben prima del sorgere dell’alba, regalandogli così largo anticipo sullo sfidante. L’incontro tra i due cavalieri avvenne a 12 km dalle mura di Siena e Firenze così fece suo tutto il Chianti.

Oggi il pennuto è divenuto il marchio del Consorzio dei produttori del vino Chianti Classico.

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### 1. Il Castello Vicchiomaggio

Cominciamo l’itinerario da un inglese. La Toscana, si sa, negli ultimi anni è stata “conquistata” dagli stranieri, che hanno acquistato cascine, terreni e aziende vinicole. Il Castello di Vicchiomaggio ha precorso i tempi perché la tenuta fu comprata dal piemontese Federico Matta negli anni ’60, ma fu presa in gestione dal figlio londinese John Matta a partire dal 1982. John Matta fa parte di quel nucleo inglese che si innamorò a tal punto del Chianti che la zona fu ribattezzata “Chiantishire”, visto il gran numero di britannici trasferitisi nel territorio. La qualità del vino del Castello di Vicchiomaggio è cresciuta nel corso del tempo, tanto che John Matta, nel 2002 e nel 2005, vinse il premio come “Produttore di vini italiano dell’anno” alla International Wine and Spirit Competition. Da provare assolutamente le versioni diverse del Chianti Classico, da quelli più giovani a quelle più invecchiate.

### 2. Il Castello dei Rampolla

A Panzano in Chianti, antico borgo medievale, frazione di Greve in Chianti, si trova la storica azienda del Castello dei Rampolla, i cui vigneti sono ubicati in una conca calcarea e soleggiata a sud. La cantina, la cui fondazione risale agli anni ’70, utilizza esclusivamente tecniche di agricoltura biodinamica. Tra i vini più rinomati, consigliatissimo il SanMarco IGT.

Panzano in Chianti - By Mattana (Own work)  , via Wikimedia Commons

Panzano in Chianti – By Mattana (Own work) , via Wikimedia Commons

### 3. Antiche fattorie di Isole e Olena

La nascita di quest’azienda, anch’essa situata a Barberino Val d’Elsa, risale agli anni ’50, quando la famiglia De Marchi acquistò le due fattorie di Isole e Olena, trasformandole in questa rinomata cantina insignita di premi internazionali. I suoi prodotti variano da vini tradizionali toscani a progetti più innovativi, come il Cepparello, 100% da uve Sangiovese.

### 4. Il romantico Castello di Monsanto

A una trentina di chilometri da Firenze, nel comune di Barberino Val d’Elsa, sorge l’azienda Castello di Monsanto, fondata negli anni ’60 da Aldo Bianchi. Tramandata da generazioni, la passione enologica della famiglia Bianchi si è incentrata sulla coltivazione dei vitigni di Sangiovese, di cui il Chianti Classico è un prodotto di eccellenza. Consigliati anche il Vin Santo del Chianti Classico DOC e il pregiato Rosato.

#### Photo Credit

Foto di copertina: Pano Vico d’Elsa – By Vignaccia76 (Own work) , via Wikimedia Commons”