By Expedia Team, on August 7, 2019

Le 15 più belle chiese di Firenze

“Culla del Rinascimento, nonché città d’arte italiana per eccellenza, Firenze custodisce un patrimonio artistico e culturale senza pari. Se avete scelto il capoluogo toscano come meta del vostro prossimo viaggio, avrete tanti musei, ville e palazzi da visitare, ma anche molte chiese: tutt’oggi, le storiche architetture religiose della città custodiscono opere grandiose, firmate da alcuni degli artisti più famosi del ‘400 (e non solo). Ecco le 15 che proprio non dovreste escludere dai vostri itinerari.

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### 1. Cattedrale di Santa Maria del Fiore

Vera e propria icona, non solo di una città, ma dell’Italia tutta. La sua immensa cupola, la più grande in muratura mai costruita, fu progettata nel ‘400 da Brunelleschi e, a tutt’oggi, i suoi 116 metri svettano inconfondibilmente su Piazza del Duomo. Gli esterni della cattedrale, con l’elegante facciata marmorea 800esca e le pareti laterali minuziosamente decorate con marmi policromi, fanno da incipit alla grandiosità degli interni, tra cui spicca l’affresco della cupola – che Giorgio Vasari e Federico Zuccari realizzarono su una superficie di oltre 3600 m²! – dedicato al Giudizio Universale. Tra le tante chiese Firenze, si tratta indubbiamente della prima da visitare. Il modo migliore per farlo? Nonostante l’ingresso alla cattedrale sia gratuito, probabilmente conviene acquistare il biglietto a formula unica presso il Grande Museo del Duomo, che consente la visita di tutti i monumenti della Piazza, compreso il celebre Campanile di Giotto, il Battistero, il Museo dell’Opera del Duomo (con opere di Pisano, Ghiberti, Donatello e Michelangelo) e la Cupola di Brunelleschi (a cui si può accedere solo previa prenotazione dell’orario di visita).

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### 2. Battistero di San Giovanni

Nonostante appartenga al complesso del Grande Museo del Duomo, il Battistero di San Giovanni ha una storia ben diversa da quella della Cattedrale e rappresenta, per questo, una chiesa a sé stante. Le sue origini sono dibattute – c’è chi fa risalire la sua costruzione all’epoca paleocristiana (IV-V secolo d.C.) e chi all’anno Mille – ma sta di fatto che si tratta di una delle più antiche chiese di Firenze. I raffinati esterni in marmo bianco e verde, impreziositi da tre porte bronzee, racchiudono un vero e proprio tesoro: monumenti funebri, intarsi variopinti dati dall’impiego di una grande varietà di materiali lapidei e, soprattutto, lucenti mosaici, che rivestono interamente l’interno della cupola illustrando scene del Giudizio Universale.

### 3. Basilica di Santa Croce

La Basilica di Santa Croce viene considerata la più grande chiesa francescana al mondo e rappresenta una delle più alte espressioni del gotico fiorentino. In questo caso, l’importanza del monumento non è solo legata alle realizzazioni artistiche e architettoniche, ma anche e soprattutto al prestigio storico, come dimostrato dai leggendari personaggi che qui trovano sepoltura: Rossini, Michelangelo, Macchiavelli e Galileo Galilei sono alcuni dei grandi nomi che troverete inscritti sulle tombe al’interno della basilica. Gli enormi spazi interni comprendono 3 chiostri e ben 16 cappelle di famiglia, che accolgono un enorme patrimonio artistico: nelle cappelle dei Bardi e Peruzzi si trovano, ad esempio, gli affreschi di Giotto, dedicati alla vita di San Giovanni l’Evangelista e di San Francesco; nella Cappella Maggiore, invece, vi sono gli affreschi di Agnolo Gaddi, che raccontano la Leggenda della Vera Croce.

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Facciata di Santa Croce – Di Diana Ringo – CC BY-SA 4.0 commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=35415803)

### 4. Basilica di Santa Maria Novella

Se la Basilica di Santa Croce è un punto di riferimento per l’ordine francescano, la Basilica di Santa Maria Novella lo è per l’ordine domenicano. Stiamo parlando di una delle chiese più importanti della città che, come ben mostra la facciata di Leon Battista Alberti, rappresenta uno dei più rilevanti manifesti del Rinascimento Fiorentino. Al suo interno sono custoditi veri e propri capolavori, firmati da alcuni dei più noti artisti del tempo. Oltre ai crocifissi – quello della navata realizzato da Giotto, quello della Cappella Gondi da Brunelleschi – tutti da ammirare sono gli affreschi: nella Cappella Tornabuoni (nella parte anteriore della chiesa) troverete quelli del Ghirlandaio, nella Cappella Strozzi (nel transetto destro) quelli realizzati da Filippino Lippi e infine, nella terza arcata della navata di sinistra, potrete vedere la celebre Trinità del Masaccio.

### 5. Basilica di San Lorenzo

Oltre ad essere tra le chiese più antiche della città, è indubbiamente tra le più importanti. Forse guardando l’aspetto rustico della sua facciata non si direbbe, ma la Basilica di San Lorenzo è stata, per 300 anni, il duomo di Firenze, fino a quando questo titolo non venne affidato a quella che attualmente è la Cattedrale di Santa Maria del Fiore. Tra gli enormi spazi interni, che non potrebbero contrastare più di così con l’incompleta semplicità della facciata, si celano molte opere realizzate da grandi artisti del Rinascimento fiorentino. Va sottolineata l’importanza delle Sagrestie (quella Vecchia, progettata da Brunelleschi e quella Nuova, edificata da Michelangelo) e della celebre Cappella dei Principi, la cui cupola è seconda in grandezza solo a quella di Santa Maria del Fiore; è proprio in queste aree che si trovano le tombe della famiglia de’ Medici. Non dimenticate, inoltre, di visitare i chiostri della Basilica, in particolare il cosiddetto Chiostro dei Canonici: da qui si accede alla cinquecentesca Biblioteca Medicea Laurenziana, una delle più importanti raccolte di manoscritti al mondo.

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Basilica di San Lorenzo – By PriorImage – CC BY-SA 3.0 (commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=6885391)

### 6. Abbazia di San Miniato al Monte

In Via delle Porte Sante, uno dei punti più elevati di Firenze, si può godere di una vista mozzafiato su tutta la città. Ed è proprio qui, in questo punto, che si trova l’Abbazia di San Miniato al Monte, una delle più raffinate espressioni del romanico fiorentino. La chiesa, dedicata a San Miniato, primo martire della città, possiede una facciata caratterizzata da decorazioni geometriche in marmi bianchi e verdi, che ricordano quelle di Santa Maria Novella e di Santa Croce. Gli interni custodiscono un importante patrimonio artistico: a partire dai pavimenti intarsiati, fino alla Cappella del Crocefisso di Michelozzo, che presenta decorazioni in terracotta di Luca della Robbia e una pala d’altare firmata da Gaddi. D’obbligo, se fate tappa all’Abbazia di San Miniato al Monte, è poi una visita al cimitero monumentale delle Porte Sante, situato entro il bastione fortificato della basilica. Qui si trovano le tombe di alcuni personaggi celebri, tra cui gli scrittori Carlo Collodi e Vasco Pratolini.

### 7. Basilica della Santissima Annunziata

Sebbene il suo primo nucleo fondativo risalga al ‘200, la Basilica della SS. Annunziata ha conosciuto una storia tortuosa, fatta di ampliamenti e rifacimenti successivi, conclusosi solo nella seconda metà dell’800. La chiesa è estremamente diversa rispetto alle precedenti basiliche fiorentine: gli esterni sono meno impressionanti e la facciata porticata, priva del decorativismo policromo tipicamente rinascimentale, appare sobria e lineare. Gli interni, però, sono tutto fuorché sobri: opulente decorazioni barocche riempiono interamente la chiesa, le cui navate accolgono moltissime cappelle. La più importante tra queste – e ve ne accorgerete – è quella dell’Annunziata, in cui è conservato il celebre affresco dell’Annunciazione: la leggenda narra che il pittore Bartolomeo, a cui i Servi di Maria affidarono il compito di dipingere l’affresco, resosi conto della sua incapacità nel rappresentare degnamente il volto della Vergine, si addormentò, stremato; al suo risveglio, per miracolo, il volto apparve già dipinto, completato da un angelo. L’affresco, da cui la Basilica ha tratto il suo nome, è diventato oggetto di profonda devozione da parte dei fiorentini (e non solo!).

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Veduta esterna della basilica della Santissima Annunziata – By Sailko, CC BY 3.0 (commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=69427997)

### 8. Basilica di Santa Maria del Carmine

Dedicata alla Beata Vergine del Carmine, questa chiesa è celebre soprattutto per la sua Cappella Brancacci, il cui ciclo di affreschi è universalmente considerato uno degli esempi più elevati di pittura rinascimentale. Firmatari dell’opera sono Masaccio e Masolino, due dei più grandi artisti del Rinascimento italiano, a cui si aggiunge, con un intervento di circa 50 anni successivo, Filippino Lippi. Degne di nota sono senz’altro anche altre parti della chiesa, come ad esempio la splendida Cappella Corsini, con un’architettura e una decorazione squisitamente barocche.

### 9. Basilica di Santo Spirito

Anche l’ordine agostiniano pone a Firenze il suo punto di riferimento e lo trova nella Basilica di Santo Spirito, nel quartiere Oltrarno. Anch’essa progettata da Filippo Brunelleschi, la chiesa presenta una facciata completamente disadorna, pur custodendo interni preziosi. Prestate attenzione alla vetrata disegnata dal Perugino, ai capitelli decorati lungo tutta la navata, ai 40 altari laterali corredati di ricchi tesori e alle tante opere d’arte, tra cui spiccano il Crocifisso ligneo del giovane Michelangelo e la Pala Nerli di Filippo Lippi. Per concludere, non negatevi una passeggiata nei chiostri dell’ex-convento, soprattutto il Chiostro dei Morti – così chiamato per la grande quantità di lapidi disposte sulle sue pareti – e il Chiostro Grande dell’architetto fiorentino Ammannati.

### 10. Chiesa di Orsanmichele

A Firenze chiese ce ne sono, ma quella di Orsanmichele è proprio speciale e, nonostante le ridotte dimensioni e l’attutita notorietà, si merita un posto nella top ten. La storia di questo piccolo gioiello, strutturato su tre livelli, è strana: nacque come monastero femminile, con un vasto orto circostante (da qui il nome Orsanmichele), per poi trasformarsi in una loggia con funzione di magazzino dei cereali per il mercato delle granaglie. Oggi, la chiesa occupa solo il piano terra. Luogo di culto ed edificio civile si fondono così in un’unica architettura, i cui esterni sono caratterizzati da superfici curatissime, decorate da grandi trifore gotiche e statue racchiuse in nicchie. All’interno, si possono osservare vetrate, affreschi e altari preziosi, tra cui spicca il tabernacolo dell’Orcagna.

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Orsanmichele, dettagli delle nicchie esterne – Di Paolo da Reggio, CC BY-SA 3.0 (commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1196146)

### 11. Basilica di Santa Trinita

A poco meno di 5 minuti a piedi da Palazzo Strozzi, troverete la Basilica di Santa Trinita, una chiesa molto antica che ha tenuto segno del susseguirsi di diversi gusti architettonici. Nato come sobrio edificio romanico, nella seconda metà del ‘200 iniziano i lavori di ampliamento che la trasformano in un’abbazia gotica mentre, verso la fine del ‘500, si avviano gli adattamenti tardomanieristi che interesseranno soprattutto la facciata. In questo mix di espressioni stilistiche non mancano le opere degne di nota, in particolare nella Cappella Sassetti – dove si possono osservare gli affreschi del Ghirlandaio – e delle cappelle Strozzi e Davizzi, con opere firmate da alcuni dei più noti artisti fiorentini del ‘500 e del ‘600.

### 12. Chiesa di Ognissanti

La Chiesa di Ognissanti ha origini molto antiche, nonostante la sua facciata barocca faccia presagire il contrario. Edificata nel ‘200 dall’ordine degli Umiliati, che costruirono il loro complesso conventuale e la chiesa, nei secoli ha accolto opere firmate da alcuni dei più grandi artisti del passato. Qui sono custoditi affreschi di Botticelli e del Ghirlandaio, ma anche il Crocifisso di Ognissanti, tra i più celebri dipinti di Giotto. L’importanza di questa chiesa, risiede anche nelle sepolture ospitate al suo interno: oltre alla tomba del pittore Sandro Botticelli, qui troverete quelle dei più importanti esponenti dei Vespucci (per intenderci, la famiglia di cui faceva parte anche Amerigo, il famoso navigatore che diede il nome all’America).

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Veduta della Chiesa di Ognissanti, nella piazza omonima – by Putneypics – (www.flickr.com/photos/38983646@N06/3591498702/- CC BY 2.0)

### 13. Chiesa dei Santi Apostoli

Tra il Ponte Vecchio e il Ponte Santa Trinita, sul Lungarno degli Acciaiuoli, si trova l’antica Piazza del Limbo, così chiamata perché un tempo sede del cimitero dedicato ai bambini morti prima di essere battezzati. È proprio su questa piazzetta che si affaccia la piccola Chiesa dei Santi Apostoli, una delle chiese più antiche della città e tra le più amate dalla comunità. La facciata in stile romanico è molto semplice e i suoi interni poco appariscenti. Ciò nonostante, si tratta di un luogo molto ricco di storia, custode anche di alcune opere d’arte di rilevanza notevole: oltre che sulle tavole di Maso da San Friano, non mancate di soffermarvi sul delicato tabernacolo in terracotta invetriata di Andrea Della Robbia.

### 14. Chiesa di Santa Maria Maddalena dei Pazzi

Più distante dal Lungarno, in Borgo Pinti, sorge invece la Chiesa di Santa Maria Maddalena dei Pazzi, una chiesa estremamente particolare e dalla storia travagliata. Il tempo, gli stili architettonici successivi e diverse istituzioni religiose, hanno lasciato il segno sulle mura di questo complesso monumentale, che fu inizialmente benedettino, poi cistercense, in seguito carmelitano, per poi passare agli Agostiniani dell’Assunzione, a cui è affidato tutt’ora. Al suo interno, oltre a vedere le numerose cappelle ricche di opere d’arte, non potrete evitare di fare sosta presso la sala capitolare dell’ex-convento: qui si trova infatti il celebre affresco del Perugino dedicato alla crocifissione di Cristo, ritenuto una delle opere più esemplari del maestro umbro.

### 15. Basilica di San Marco

La facciata della chiesa, in pieno stile neoclassico, può trarre in inganno il visitatore: non si tratta di una chiesa settecentesca, bensì di un’architettura risalente al XII secolo e rimaneggiata nei secoli successivi. Originariamente, faceva parte dell’antico convento di San Marco ed è qui che operarono alcuni personaggi religiosi rimasti celebri nella storia, come Frà Bartolomeo, Beato Angelico e Girolamo Savonarola. All’interno della chiesa hanno lasciato il segno artisti importanti, come Passignano, Gianbologna, Gherardini e Beato Angelico, a cui si attribuisce il prezioso crocifisso dell’altare maggiore. Non dimenticate di visitare anche il Museo Nazionale di San Marco, che oggi trova sede nell’ex-convento adiacente alla basilica.

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