By Expedia Team, on September 9, 2015

New York: il cinema in memoria dell’11 settembre

“Il cinema ricorda le Torri gemelle e lo skyline di Manhattan. “The Walk” è un incredibile e spettacolare atto d’amore per New York City e le Twin Towers.

Dal 29 maggio 2015 è possibile guardare il mondo da ancora più in alto, da 380 metri, grazie all’apertura al pubblico dei piani più alti del New World Trade Center di New York. Una vista incredibile, a 360°, sulla città come nemmeno il celebre Empire State Building permette. Un’esperienza che va ben oltre il semplice turismo, visti i significati che può assumere. E dei quali è stata rivestita. 541 metri totali – equivalenti a 1776 piedi (come l’anno della Dichiarazione d’Indipendenza statunitense) – per essere il quarto edificio più alto del mondo e il primo d’America, ma soprattutto per ribadire un messaggio di resistenza e rinascita. Il complesso del Nuovo World Trade Center sorge, infatti, là dove erano le Torri gemelle abbattute nel drammatico attentato dell’11 settembre. A ricordarle per sempre (insieme alle migliaia di vittime) due enormi fontane e il Memorial Museum che, insieme al Transportation Hub di Santiago Calatrava, completano l’opera.

Ma quel giorno ha sempre continuato a rimanere presente, e non solo nella memoria dei newyorkesi e degli americani tutti, grazie anche a una serie di film dedicati alla tragedia e a molti dei temi ad essa collegati come terrorismo, pregiudizi, odio e religione. A partire dal “11 settembre 2001” (11’09″01 – September 11) del 2002, che raccolse 11 episodi – di 11 minuti, 9 secondi e un fotogramma ciascuno – di importanti registi di 11 Paesi diversi. I cortometraggi di Yusuf Shahin, Amos Gitai, Claude Lelouch, Sean Penn, Mira Nair, Ken Loach, Danis Tanovic, Alejandro González Iñárritu, Shohei Imamura, Idrissa Ouédraogo e Samira Makhmalbaf sono forse la prima e più forte testimonianza di quella ripresa che citavamo e insieme dell’impatto che l’evento ha avuto sul mondo intero. Per avere la percezione di quello che ebbe invece sugli stessi newyorkesi, però, non si può invece prescindere da “La 25ª ora”, film dello stesso anno firmato da Spike Lee, nel quale per la prima volta venne mostrato Ground Zero.

Il compianto Philip Seymour Hoffman davanti al Ground Zero nel capolavoro “La 25° ora” di Spike Lee. Courtesy of © Buena Vista International, 2002.

Negli anni successivi un quartetto di film si è distinto nel raccontare i diversi punti di vista sull’attacco alle Torri, e non solo. A partire dal documentario del 2004 con cui Michael Moore vinse la Palma d’oro al Festival di Cannes e che scavava nelle contraddizioni del governo degli Stati Uniti e nelle colpe dell’allora Presidente George W. Bush, nella gestione dell’emergenza, per i legami mantenuti con la famiglia Bin Laden e per la strumentalizzazione politica e l’utilizzo del dolore nazionale al fine di giustificare le campagne militari in Afghanistan e Iraq.

Oliver Stone e Nicolas Cage sul set del disaster movie “World Trade Center”. Courtesy of © Paramount Pictures, 2006.

Anche il messicano Iñárritu è tornato sul tema con “Babel” nel 2006, cercando di raccontare ‘gli altri’, in un momento in cui gli Usa si sentivano davvero soli contro tutti. Ovviamente non poteva mancare la ricostruzione, tanto del dirottamento del volo UA93 – che non raggiunse mai il suo obiettivo grazie al sacrificio degli stessi passeggeri – messo in scena da Paul Greengrass in “United 93” (2006), quanto del crollo stesso del WTC in “World Trade Center” di Oliver Stone che è sicuramente il titolo di riferimento in questo senso, per la scelta di portare sullo schermo l’attentato stesso dall’interno degli edifici abbattuti. Furono Nicolas Cage e Michael Peña a interpretare i due agenti della polizia portuale rimasti prigionieri delle macerie nel film uscito nelle sale statunitensi l’11 settembre 2006.

Joseph Gordon-Levitt è il funambolo Philippe Petit nell’atteso “The Walk”, film di Robert Zemeckis in uscita a ottobre 2015. Courtesy of © Sony, 2015

Lontano dalla tragedia, l’imminente “The Walk” di Robert Zemeckis sarà invece un incredibile e spettacolare atto d’amore per New York City e le Twin Towers. In uscita a ottobre, il film interpretato da Joseph Gordon-Levitt riprende la vera storia di Philippe Petit, funambolo che attraversò la distanza tra le due torri, lungo un cavo d’acciaio collegato tra le due terrazze. La sua impresa durò 45 minuti per un totale di otto passaggi tra un edificio e l’altro. In basso i newyorchesi erano prima terrorizzati e subito dopo in stato di ammirazione davanti al quel meraviglioso spettacolo.”