By Expedia Team, on April 19, 2017

15 borghi medievali in Piemonte da non perdere

“Da Cortemilia a Orta San Giulio, da Volpedo ad Agliè abbiamo selezionato per voi i 15 borghi medievali più belli del Piemonte.

Portici e castelli, torri di guardia, stradine acciottolate avvolte dal silenzio. Hanno il profumo del vino e le forme morbide delle nocciole delle Langhe, i borghi medievali del Piemonte. L’assetto originale, depositato talvolta su vestigia più antiche, conferisce loro un fascino misterioso, assorto, fuori dal tempo.

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### 1. Vogogna (Verbano-Cusio-Ossola)

L’identità medievale di Vogogna, immerso nel cuore della Val d’Ossola, è racchiusa nella mastodontica struttura del castello visconteo, costruito nel 1348 per volere del vescovo di Novara Giovanni Visconti, e tra le rovine dell’antica rocca risalente al IX-X secolo, andata quasi completamente distrutta. Ai piedi della scalinata che conduce al Castello incontrerete il trecentesco Palazzo Pretorio. Prima di lasciare Vogogna fate un salto nella Chiesa di San Pietro, probabilmente di origine longobarda, e a Casa Marchesa, la più antica abitazione nobiliare del borgo, a Piazza Camillo.

### 2. Orta San Gulio (Novara)

Adagiato sulle acque limpide dell’omonimo lago, il borgo di Orta ammicca all’Isola di San Giulio. La posizione appartata di questo pittoresco centro in provincia di Novara ha fatto sì che le fortificazioni distrutte nel 1311 non fossero mai ricostruite. Piazza Motta, dove dal 1228 ogni mercoledì si svolge il mercato, è il salotto della cittadina. Portici, palazzotti e ippocastani delimitano i tre lati de borgo racchiuso, sul lato nord, dal broletto. Da qui si dipana una strada in salita detta “Motta” che conduce alla Chiesa di Santa Maria Assunta.

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Orta e l’Isola di San Giulio – By MM (Own work) , via Wikimedia Commons

### 3. Candelo (Biella)

La cittadina di Candelo, perla della provincia di Biella, è conosciuta soprattutto per il borgo del Ricetto un autentico gioiello medievale, uno degli esempi meglio conservati di questa caratterstica struttura. Il termine “ricetto” indica in genere un edificio fortificato protetto all’interno di un paese, dove si accumulavano i beni del signore e dove la popolazione stessa si ritirava in caso di attacchi dall’esterno. Il Ricetto di Candelo, che non risulterebbe essere stato mai destinato a uso stabile di abitazione, offre una vista panoramica sull’intero comprensorio delle Prealpi Biellesi.

Ricetto di Candelo – By Maria Grazia schiapparelli (Own work) , via Wikimedia Commons

### 4. Agliè (Torino)

Il Castello Ducale costruito inizialmente nel 1141, inserito nel circuito dei Castelli del Canavese, e in origine di proprietà dei conti San Martino di Agliè, è senza dubbio il fiore all’occhiello di questo borgo. Oltre alla trecentesca Chiesa di San Gaudenzio che accoglie la Tomba del poeta Guido Gozzano, e alla Chiesa Parrocchiale, non perdetevi Villa Meleto, residenza estiva del poeta e la Chiesa di Santa Maria della Rotonda, collocata, secondo la tradizione, su un antico tempio pagano dedicato a Diana e ricostrita ex novo nel periodo romanico.

### 5. San Benigno Canavese (Torino)

Il nome di San Benigno, a una ventina di chilometri da Torino, è legato a quello della famosa Abbazia di Fruttuaria, fondata nel 1003 da Guglielmo da Volpiano. Oggi si scorge ancora il campanile di questa imponente costruzione in pietra. Altra testimonianza medievale legata a San Benigno Canavese è il Ricetto del 1400, del quale sono ancora visibili una delle tre porte e alcune torri. Su alcune facciate si possono ancora scorgere parti di finestre bifore e di decorazioni in cotto.

Mosaici nell’Abbazia di Fruttuaria, via Wikimedia Commons

### 6. Exilles (Torino)

Il borgo di Exilles, in Alta Val di Susa, è noto soprattutto per il suo omonimo forte. L’esistenza di un vero e proprio complesso fortificato risale al 1155. A partire da questa data il forte e il paese passarono di mano in mano tra la dominazione piemontese e quella francese. Oltre a questa costruzione, particolarmente suggestiva è la Chiesa Parrocchiale di San Pietro Apostolo, menzionata già nel 1029. La sua torre campanaria, sebbene rimaneggiata, offre una bella testimonianza dell’originario impianto romanico.

### 7. Sacra di San Michele (Torino)

Più che un borgo, la Sacra di San Michele – detta anche Abbazia di San Michele della Chiusa – è un complesso architettonico arroccato sulla vetta del Monte Pirchiriano, in Val di Susa. Si tratta di uno dei luoghi simbolo del Piemonte. La costruzione della basilica sarebbe avvenuta tra il 999 e il 1002. Nei decenni successivi la struttura dell’abbazia fu affidata ai Benedettini. Oggi sono visibili le rovine del cosiddetto Monastero Nuovo che racchiudeva le celle, la biblioteca, la cucina dei monaci, e la Torre della bell’Alda, avvolta nella leggenda. La nuova chiesa, che è anche quella attuale, ha inglobato le strutture preesistenti, trasformando lo stile da romanico in gotico. Vale la pena ammirare questa suggestiva abbazia che ha ispirato allo scrittore Umberto Eco Il nome della rosa.

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Sacra di San Michele – By GJo (Own work) , via Wikimedia Commons

### 8. Saluzzo (Cuneo)

Oltre a essere noto per aver dato i natali allo scrittore Silvio Pellico, questo piccolo comune del cuneese rappresenta un tipico esempio di architettura medievale, pur conservando, nel circuito delle antiche mura, le caratteristiche di epoche diverse. La Castiglia, l’antica residenza fortificata dei Marchesi di Saluzzo, fu costruita inizialmente come roccaforte tra il 1271 e il 1286 insieme al primo sistema di mura cittadine, per divenire dimora signorile nel XV secolo. La Torre Civica segna invece il passaggio di Saluzzo a capitale rinascimentale.

### 9. Bergolo (Cuneo)

Risalirebbero al 1091 le prime notizie intorno a questo piccolo comune in provincia di Cuneo. E’ un raro esempio di borgo rurale medievale rimasto intatto nel corso dei secoli. Le varie espressioni dell’arte contemporanea depositate sulla facciata delle case dagli artisti che hanno partecipato al concorso “Bergolo paese di pietra”, dialogano con le case, con gli archi, con le architetture religiose di questo centro nel cui territorio le “Strade del sale” incontravano le “Vie del mare”. Gli appassionati d’arte potranno visitare la Cappella di San Sebastiano, risalente al XII secolo, la cui struttura, in stile romanico, è stata recentemente riportata alle linee primitive.

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Bergolo, Cappella di San Sebastiano – By Laurom (Own work) , via Wikimedia Commons

### 10. Villar San Costanzo (Cuneo)

Nel toponimo “Villar”, molto probabilmente di derivazione medievale, sono racchiuse le antiche origini di questo borgo in provincia di Cuneo. L’Abbazia di San Costanzo, costruita nell’VIII secolo, per volere del re longobardo Ariperto II, e il Santuario di San Costanzo al Monte, risalente al XII secolo, sono gioielli da non perdere se visitate questo centro. Poco distante dall’abitato di Villar San Costanzo, tra Brusca e Dronero, si trova la Riserva Naturale del Ciciu del Villar, con le sue caratteristiche “colonne di erosione” ai piedi del Monte San Bernardo.

### 11. Barolo (Cuneo)

Il primo insediamento effettivo di questo centro che deve la sua fama al nobile vino, è di origine barbarica e risale all’Alto Medioevo. Il nucleo originario del Castello eretto da Berengario I e di cui sopravvive oggi il mastio, serviva da difesa contro le scorrerie Saracene. L’affascinate struttura con i suoi mille anni di storia è certamente un luogo da visitare.

Vigneti vicino a Barolo - By Megan Mallen - Flickr: Piemonte, Italy, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=16210445

Vigneti vicino a Barolo – By Megan Mallen – Flickr: Piemonte, Italy, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=16210445

### 12. Grinzane Cavour (Cuneo)

La vista dell’imponente Castello medievale di Grinzane Cavour è una vera sorpresa per chi giunge in questo paesino del cuneese. La torre della fortificazione risalirebbe al 1350. A partire dell’Ottocento Camillo Benso conte di Cavour risiedette in questa fortezza per quasi 20 anni. Chi visita Grinzane può ammirare questo imponente edificio che ogni anno ospita l’Asta Mondiale del Tartufo Bianco di Alba.

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Il Castello di Grinzane Cavour – By Sbisolo (Own work) , via Wikimedia Commons

### 13. Neive (Cuneo)

La parte alta di questo antico borgo, immerso nel cuore delle Langhe Occidentali, a pochi chilometri da Alba, presenta un caratteristico impianto medievale. Le stradine acciottolate del centro storico si inerpicano verso la duecentesca Torre dell’Orologio, insinuandosi tra gli eleganti palazzi in cotto, come la Casaforte dei conti Cotti di Ceres o il Palazzo della contessa Demaria. Dell’antico castello fortificato distrutto nel 1276, fiore all’occhiello di questo centro noto come “terra dei quattro vini” – Barbaresco, Barbera, Moscato e Dolcetto – rimane oggi solo una torre quadrangolare accanto al monastero di monaci benedettini.

Panorama di Neive – By Laurom (Own work) , via Wikimedia Commons

### 14. Cortemilia (Cuneo)

Quest’antico borgo dell’Alta Langa, famoso per la nocciola tonda, conserva ancora qualche traccia del Medioevo, periodo in cui Cortemilia avrebbe ricoperto un importante ruolo politico e mercantile nel territorio. Dell’antico castello restano suggestivi ruderi, come la torre circolare alta 30 metri. Meritano una visita il Complesso di San Francesco che conserva interessanti affreschi – e le Chiese di San Pantaleo e San Michele.

La Pieve e, sullo sfondo, il Castello di Cortemilia – By User:Giovanni Destefanis (Own work) , via Wikimedia Commons

### 15. Volpedo (Alessandria)

Il pittore Giuseppe Pellizza, nativo di Volpedo, ebbe molto a cuore le vecchie mura di questo antico borgo in provincia di Alessandria. La Pieve romanica di San Pietro, rimaneggiata nel XV secolo, con i suoi affreschi quattrocenteschi, è il primo monumento da ammirare per chi arriva nel paesino. Di grande pregio sono poi i bastioni cinquecenteschi che racchiudevano l’antico castrum e che delineano la parte antica del borgo. Prima di lasciare Volpedo visitate la Casa-Studio di Giuseppe Pellizza dove sono conservati oggetti personali, libri e alcune opere dell’artista.

La facciata della Pieve di Volpedo – By Laurom (Own work) , via Wikimedia Commons

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#### Photo credit

Foto di copertina: Il lago Orta visto da Madonna del Sasso – By Alberto Orlandini – A panoramic photo I took and made with Hugin and already published on Panoramio, Public Domain, https://www.expedia.it/explore/10-idee-originali-per-un-weekend-romantico-in-piemonte)**”