Glamour anni ’20: hotel in stile proibizionismo

“L’epoca del proibizionismo si è conclusa molto tempo fa, ma il fascino esercitato dalle feste mondane, dal lusso sfrenato e dallo stile di vita licenzioso continua a pervadere misteriosi speakeasy, eleganti cocktail bar e hotel in stile proibizionismo ispirati a quegli anni leggendari. Immergetevi nello straordinario mondo del Grande Gatsby rivivendo la magia dei ruggenti anni ’20.

### The Drake, Chicago, Illinois

The Drake fu il secondo locale di Chicago a ottenere una licenza per la vendita degli alcolici nel periodo post-proibizionismo e oggi è un edificio di importanza storica che rimane a testimonianza degli anni in cui la città era controllata da bande criminali e gangster di fama internazionale come Al Capone. Affacciato sul Lago Michigan, l’hotel è decorato riccamente con enormi lampadari di cristallo, lampade a forma di testa di drago e soffitti a cassettoni in legno. Una volta in città, non perdete l’occasione di visitare il Chicago History Museum, dove potrete ammirare una serie di curiosi marchingegni che venivano utilizzati per nascondere gli alcolici, o di partecipare a uno dei tanti tour dedicati al proibizionismo e al passato criminale della città. Una volta tornati in hotel, concludete la giornata nell’elegante bar Coq D’or sorseggiando un bicchiere di whisky (oggi completamente legale per chiunque abbia compiuto 21 anni).

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### Arizona Biltmore, Phoenix, Arizona

Inaugurato nel 1929, in piena epoca proibizionista, l’Arizona Biltmore era un popolare luogo di ritrovo per l’alta società del tempo. La sua “sala misteriosa”, ovvero uno speakeasy nascosto nell’edificio principale del resort, era dotata di un fornitissimo armadio di alcolici che si trasformava in libreria in caso di retate da parte delle autorità. Inoltre, allo scopo di individuare per tempo l’eventuale arrivo delle macchine della polizia, sul tetto dell’hotel era stato installato un potente faro. Se volete vivere il brivido della clandestinità, potete ancora accedere alla sala misteriosa per un drink… ma solo se conoscete la parola d’ordine. Una curiosità: secondo alcuni, il famoso cocktail Tequila Sunrise sarebbe stato inventato proprio qui all’Arizona Biltmore dal barman Gene Sulit.

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### St. Regis New York, New York

Se esiste una città simbolo dei ruggenti anni ’20 e del periodo del proibizionismo è sicuramente New York. Inoltre, da quando Angel’s Share ha rilanciato la moda dei bar segreti circa 20 anni fa, alcuni dei migliori bar della grande mela sono tuttora nascosti dietro misteriose lavanderie o in loschi seminterrati. Costruito da John Jacob Astor IV, il ricco magnate americano che perse la vita nel naufragio del Titanic, il St. Regis New York è più sontuoso di quanto si riesca a immaginare. Entrando nella St. Regis Roof, la spettacolare sala da ballo dell’hotel, avrete l’impressione di tornare al 1927, anno in cui venne aggiunta alla struttura.

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### Montage Beverly Hills, Los Angeles, California

Il Montage Beverly Hills ospita uno dei bar più chic (e soprattutto più segreti) di Los Angeles. Situato al secondo piano dell’hotel, è aperto solo agli ospiti e a chi ha la fortuna di conoscerlo. Decorato nel tipico stile degli speakeasy, con divani in pelle, arredi in mogano e bicchieri di cristallo, è il luogo ideale per sorseggiare un ottimo Scotch e, più precisamente, un’esclusiva selezione di Macallan Single Malt, tra cui un whisky invecchiato 65 anni da 5000 dollari al bicchiere servito su cubetti ghiacciati in pietra saponaria o ghiaccio prodotto con l’acqua delle Highland Springs. Altri drink particolarmente amati dai clienti sono i cocktail Skinny Ma-Linky Longlegs e Old Fashioned.

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### Omni William Penn Hotel, Pittsburgh, Pennsylvania

Dopo alcuni decenni di disuso, l’Omni William Penn Hotel ha riaperto Speakeasy, un bar segreto situato proprio sotto la hall dell’albergo. Ispirato alla Pittsburgh anni ’20, il locale offre un’atmosfera intima, sensuale e accogliente, con divani in pelle e velluto rosso e carta da parati damascata. Per un’esperienza ancora più autentica, ordinate un Sidecar, un bourbon o una birra artigianale locale. Considerando che nel 1929, il Prohibition Bureau stimava che la produzione di birra illegale avesse raggiunto proporzioni tali che la rete fognaria di alcune città era stata intasata dagli scarti di luppolo, non è difficile immaginarsi a sorseggiare un drink clandestino al bancone di questo elegante locale.

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