By Expedia Team, on April 21, 2017

Itinerario a Genova: il centro storico in 10 tappe tra caruggi, piazze e vecchi mestieri

“Francesco Petrarca per primo la nominò “la Superba”. Schiva e altera, nasconde molti tesori, incastonati fra i vicoli e il mare. Un itinerario a Genova.

<a href="https://www.google.com/maps/d/u/0/embed?mid=1HiwFOQZQIqNSdPe8HbtxAhSjqOU">https://www.google.com/maps/d/u/0/embed?mid=1HiwFOQZQIqNSdPe8HbtxAhSjqOU</a>

Se avete sempre associato Genova al porto e all’Acquario, sappiate che vi state perdendo il restante 90% del suo fascino. Il centro storico, che si nasconde dietro il rombo delle automobili che sfrecciano sulla sopraelevata antistante il porto, è invece un tesoro da scoprire lentamente, a piedi e preferibilmente con il naso all’insù. I palazzi di Genova non amano ostentare la loro eleganza, ma si lasciano scoprire e ammirare da chi non si è fatto scoraggiare nel cammino.

Ecco un itinerario lungo il centro storico di Genova che vi farà scoprire alcuni dei suoi tesori.

Vista di Genova dal porto - Alice Orrù

Vista di Genova dal porto – Alice Orrù

### La Commenda di San Giovanni di Pré

La Commenda di Prè (1) si riconosce per la sua facciata bicolore, che troneggia sulla piazza omonima, lungo la trafficata via Gramsci. Ai tempi della terza Crociata il mare arrivava fin qui e questo era uno dei punti di riferimento per tutti i pellegrini e i crociati che partivano dal porto di Genova verso la Terrasanta. Il piano terra funzionava come ospedale e ostello per i pellegrini, al primo piano si trovava la chiesa mentre al terzo gli uffici dei religiosi, dove ancora oggi si possono ammirare alcuni affreschi originali. La particolarità di questo edificio è poi la sovrapposizione di due chiese: quella inferiore era accessibile al culto pubblico, mentre quella superiore era aperta esclusivamente ai cavalieri. Dopo aver ammirato il complesso, potete incamminarvi lungo la via Prè, il cuore del quartiere omonimo, oggi uno dei più multiculturali di Genova.

Commenda di Prè, di Maurizio Beatrici - Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=35146986

Commenda di Prè, di Maurizio Beatrici – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=35146986

### Piazza dei Truogoli di Santa Brigida

Gli edifici della via Prè si fanno alti e stretti. Non è un caso che per molto tempo la via Prè sia stata anche una delle strade più famose della microcriminalità genovese, ora per fortuna decisamente ridotta. Lungo la via si aprono innumerevoli caruggi: guardate alla vostra sinistra e identificate vico dei Vivaldi, che vi porterà alla piazza dei Truogoli di Santa Brigida (2). Le mura delle case, alte e colorate di rosso e giallo, qui si allargano per ospitare un angolo molto caratteristico: i truogoli sono i vecchi lavatoi pubblici, che un tempo erano presenti in molte strade di Genova e risalgono alla metà del ‘600. Questi sono gli unici rimasti in città.

### Via del Campo e il ricordo di Fabrizio De Andrè

Ritornando sulla via Prè e percorrendola fino alla fine, vi troverete in via delle Fontane: avrete di fronte a voi l’entrata medioevale di Porta dei Vacca che vi introduce a un’altra imperdibile strada genovese. Siete in via del Campo, resa celebre dalla canzone omonima di Fabrizio De André. Un tempo questo era il centro del contrabbando e della prostituzione, mentre oggi è dedicata al cantautore genovese che la rese così famosa. A metà strada troverete Piazza del Campo, con una lastra in marmo che riporta alcuni versi della canzone. Al civico 29 (3) rosso (i numeri civici di Genova sono rossi in caso di locali commerciali o neri in caso di edifici residenziali) vi accoglierà un negozio di musica molto speciale: qui sorgeva un tempo il negozio di dischi e strumenti musicali di Gianni Tassio, simbolo della nascita della scuola genovese della canzone d’autore. Dopo la morte di De André questo negozio si convertì anche in museo, e potrete ammirare molti cimeli legati alla vita e alla carriera del grande cantautore genovese.

Via del Campo 29 Rosso, By Anselmoorsi - Own work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=35056551

Via del Campo 29 Rosso, By Anselmoorsi – Own work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=35056551

### Piazza delle Vigne

Se da via del Campo proseguite verso via di Fossatello, fermatevi per un caffè con la panna artigianale della Caffetteria Orefici Latteria Bonafede (4); a pochi metri da qui troverete alla vostra sinistra l’entrata di via della Maddalena. È una strada lunga e stretta, a tratti oscura, costellata di negozietti vintage, gastronomie etniche, negozietti di sartoria. Alla fine di questo cammino si aprirà una delle piazze più antiche di Genova, piazza delle Vigne. Deve il suo nome al fatto che intorno all’anno 1000 qui vi fosse un vigneto; oggi la piazza è dominata dalla Basilica di Santa Maria delle Vigne (5). I suoi interni dorati e magnificenti non potranno lasciarvi indifferenti. Una volta terminata la visita, rilassatevi in uno dei tavolini all’aperto del bar nella piazza, e ammirate i maestosi palazzi che la circondano, con le loro facciate decorate risalenti al XVI secolo.

Interno della Basilica di Santa Maria delle Vigne, di Bbruno - Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=30239824

Interno della Basilica di Santa Maria delle Vigne, di Bbruno – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=30239824

### I vicoli degli antichi mestieri

A pochi passi da Piazza delle Vigne, si torna su una delle vie principali e più antiche del centro storico di Genova, via di Soziglia. Affiancati ai negozi più moderni, si alternano storiche botteghe genovesi, come l‘Antica Confetteria Romanengo (6) che dal 1780 fa venire l’acquolina in bocca a tutti coloro che passano di fronte alla sua vetrina. O il Bar Pasticceria Klainguti (7), fondata dai fratelli svizzeri Klainguti che, invece che imbarcarsi per l’America dal porto di Genova, rimandarono il viaggio e fondarono questa bottega, frequentata anche da Giuseppe Verdi (una dedica autografa si trova appesa alla parete dietro il bancone delle brioches).

Risalendo poi verso via dei Macelli di Soziglia si possono ancora ammirare molte botteghe dedite alla gastronomia locale: la Bottega dello Stoccafisso (8) o la Macelleria Nico di fine ‘700 (9). E che dire dell’Antica Tripperia di vico Casana (10), che da duecento anni serve ai genovesi la trippa accomodata? Sono profumi antichi ma che ancora inebriano le strade di Zena.

La Bottega dello Stoccafisso - Alice Orrù

La Bottega dello Stoccafisso – Alice Orrù

****”