By Expedia Team, on July 18, 2016

Le 10 cose da vedere in Sardegna

“Dalla Maddalena al canyon di Gorropu, dai millenari Nuraghi alle grotte di Nettuno: 10 cose da vedere in Sardegna durante la vostra vacanza.

Passeggiare tra torri e bastioni alla scoperta della cultura nuragica o raggiungere lo spettacolare canyon Gorropu, nella cui gola la leggenda colloca spaventose creature, o ancora _scoprire l’ “aspra e amara Barbagia”, apprezzandone il misterioso fascino._ Tra le 10 cose da vedere in Sardegna ci sono riserve naturali, parchi, villaggi, testimoni silenziosi di cultura atavica, ancora viva. Ecco gli itinerari che abbiamo scelto per voi.

### 1. L’arcipelago della Maddalena e l’isola di Budelli

Disteso in acque incontaminate al largo della Costa Smeralda, il Parco Nazionale dell’arcipelago della Maddalena è un’area marina e terrestre protetta. Caprera, Santo Stefano, Spargi, Budelli – con la sua suggestiva spiaggia rosa – Santa Maria e Razzoli sono solo alcune delle 60 isole che fluttuano in un mare verde smeraldo. Questo arcipelago, tra i più suggestivi al mondo, che ha conservato l’assetto di circa 2mila secoli fa, corre lungo 180 chilometri di costa estendendosi per circa 20mila ettari.

Per vivere al meglio le bellezze del parco potrete effettuare, partendo da Palau, escursioni in barca, tra baie e insenature, alla scoperta delle isole più note dell’arcipelago.

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### 2. Un monumento millenario: il Su Nuraxi di Barumini

Il complesso nuragico di Barumini, uno dei 50 siti italiani inseriti dall’Unesco nella World Heritage List, comprende l’esemplare meglio conservato di tutti i 7mila nuraghi sardi, le celebri costruzioni difensive, icona di una regione antichissima. Il villaggio di Barumini, incastonato in un’area denominata Marmilla, nella Sardegna centro meridionale, racconta con le sue vestigia la storia della civiltà millenaria che ha abitato il territorio tra l’Età del Bronzo e il III sec. d.C..

Il maestoso Su Nuraxi, con i suoi 18 metri, circondato da un recinto composto da quattro torri laterali unite da mura, incanta i visitatori. Passeggiando tra i resti del millenario villaggio, sarà emozionante risalire, attraverso piccoli indizi, a usi e costumi di un popolo antichissimo.

l Nuraghe di Su Nuraxi By Ciamabue (http://www.flickr.com/photos/ciamabue/2814319966/)  , via Wikimedia Commons(1).jpg)

l Nuraghe di Su Nuraxi By Ciamabue
(http://www.flickr.com/photos/ciamabue/2814319966/) , via Wikimedia Commons

### 3. Il simbolo della vecchia Cagliari: il Bastione di San Remy

Il monumento, icona della città vecchia e dell’antico quartiere di Castello, costruito sulle antiche mura della città medievale, deve il suo nome al primo Viceré piemontese, il Barone di Saint-Remy. Alla fine del XIX secolo fu trasformato in una scalinata attraverso la quale si accede ad una passeggiata coperta e alla panoramica terrazza Umberto I.

Uno stile classicheggiante caratterizza la maestosa struttura composta da colonne in pietra forte, un calcare bianco e giallo, e capitelli corinzi. Da sala banchetti a rifugio per gli sfollati durante la Seconda Guerra Mondiale, la passeggiata coperta subì, nel tempo diverse trasformazioni, per diventare infine uno spazio culturale riservato a mostre d’arte.

### 4. Il paradiso di Chia, tra fenicotteri rosa e dune di sabbia

Una lunga striscia di spiagge e dune corre lungo il fianco sud-occidentale della Sardegna. Incastonata nel golfo degli Angeli, la baia di Chia, è un monumento naturale imperdibile per chi visita il sud della regione.

Spiagge di sabbia chiara – tra le più belle Su Giudeu, Cala del Morto e l’affollatissima Cala Cipolla – si alternano a piccoli promontori rocciosi, in un paesaggio incantato, percorso da stagni costieri e fenicotteri rosa. Alcune cale, come Cala de sa musica, sono raggiungibili solo dal mare.

### 5. Nella spettacolare gola di Su Gorropu

Nella gola dello spettacolare canyon di Su Gorropu è racchiusa la Sardegna più selvaggia, insieme alle tante leggende che hanno caratterizzato nei secoli questo luogo inaccessibile, sferzato dai venti. Sa mama de Gorropu, Sos drullios, Sa Tentassione erano, secondo il mito, demoni che abitavano la gola.

Il monumento naturale, scrigno di biodiversità, alto circa 500 metri, traccia il confine tra i comuni di Urzulei e Orgosolo, nel Supramonte. Per ammirarlo da vicino potrete scegliere il percorso escursionistico più adatto a voi, un trekking emozionante che vi condurrà alla scoperta di questo gigante misterioso.

### 6. Stintino e la spiaggia della Pelosa

Con l’incantevole spiaggia della Pelosa, rassicurata dalla torre aragonese cinquecentesca, Stintino, è un must per chi sceglie di trascorrere le vacanze nel nord dell’isola. Le lunghe spiagge bianche, il mare dal colore unico, i fondali bassi sono l’orgoglio di questo piccolo borgo nato per ospitare le 45 famiglie costrette a lasciare l’Asinara che, nel 1885, si apprestava a diventare sede di un lazzaretto.

I colori unici della spiaggia di Stintino. Photo credit: Shutterstock

I colori unici della spiaggia di Stintino. Photo credit: Shutterstock

### 7. L’Asinara in fuoristrada tra asinelli e spiagge incontaminate

Un’escursione in fuoristrada attraverso i sentieri sterrati, alla scoperta di rapaci, uccelli trampolieri, asinelli bianchi, stagni salmastri, tra rocce granitiche e macchia mediterranea. Scoprire il Parco Nazionale dell’Asinara a bordo di una jeep è un’esperienza emozionante.

Oltre a visitare il carcere di massima sicurezza potrete dedicarvi al trekking lungo il sentiero del Castellaccio, attraverso i percorsi battuti dagli antichi abitanti dell’isola. Se preferite godervi il sole e il mare immersi in una natura incontaminata, Cala dei Ponzesi e Cala d’Arena vi accoglieranno nella loro suggestiva cornice.

### 8. Gita in Barbagia, cuore selvaggio della Sardegna

Un paesaggio spettacolare e selvaggio, attraversato da gole, rupi e falesie, le tipiche cortes in pietra, abitazioni rurali che conservano ancora traccia di una cultura antica, sopravvissuta al tempo. Anche gli angoli più lontani dal mare, in Sardegna, sprigionano fascino. Il cuore più selvaggio dell’isola si chiama Barbagia, una vasta regione montuosa della Sardegna centrale, che si estende sui fianchi del Gennargentu. Esplorare la regione, rimasta a lungo inaccessibile persino ai potenti conquistatori romani, è un’esperienza unica soprattutto per conoscere una lingua e tradizioni rimaste quasi intatte.

### 9. Visita alla casa di Grazia Deledda

I manoscritti originali, la cucina, la dispensa ricostruita, con arredi d’epoca, sulla base del romanzo Cosima, e ancora la medaglia del Premio Nobel, la camera da letto, il piccolo cortile. La casa di Grazia Deledda, a Nuoro, è un album ricchissimo che racconta la vita della scrittrice. Tra documenti, libri, filmati, vetrine con oggetti personali dell’autrice di Canne al vento, i visitatori avranno la possibilità di ripercorrere le tappe più significative della vita dell’icona letteraria orgoglio della Sardegna.

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### 10. Il tesoro di Alghero: le grotte di Nettuno

Percorrendo una scalinata di circa 600 gradini che si snoda lungo la parete del massiccio di Capo Caccia, potrete raggiungere le grotte dedicate al dio Nettuno, le più spettacolari della Sardegna. Se preferite un itinerario più comodo potrete raggiungere queste affascinanti formazioni carsiche via mare partendo dal porto di Alghero – che dista 24 chilometri – o dall’imbarco del molo della Dragunara a Porto Conte. Tra stalattiti e stalagmiti**, il lago salato di Lamarmora, e varie sale naturali interne, la grotta si allunga per circa quattro chilometri regalando ai turisti un’esperienza indimenticabile.

#### Photo credit

Foto di copertina: Le suggestive grotte di Nettuno. By Tobias Helfrich (Own work) , via Wikimedia Commons

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