By Expedia Team, on February 7, 2017

Weekend a Venezia: cosa vedere in due o tre giorni

“La Serenissima è uno scrigno. Ecco un programma delle cose da vedere in un weekend a Venezia: piazze, chiese, musei, spuntini e ristoranti.

“La città dell’ozio, dell’amore, della musica”, così Hermann Hesse descriveva Venezia, una tela a colori scolpita sulla laguna, tra il docile annuire delle gondole e l’incedere lento dei vaporetti avvolti dalla nebbia. Quando la luna ammicca alle brìcole consumate dalle maree, la Serenissima spiazza i visitatori con le sua sorprendente bellezza. Vi suggeriamo qualche idea per trascorrere 48 o 72 ore nella città più romantica del mondo, sebbene non bastino a scoprire gli angoli più nascosti dei suoi sestieri. Lord Byron paragonava la città a un capolavoro che emerge dall’acqua “come al tocco della bacchetta di un mago”.

Ecco il programma delle cosa da vedere in due o tre giorni a Venezia.

### Sabato ore 10

Venezia si scopre a piedi, in gondola o in vaporetto. Prima di tuffarvi tra i monumenti della città scegliete l’abbonamento più conveniente – magari quello di 72 ore – che vi consentirà di spostarvi, durante il vostro soggiorno, da un sestiere all’altro, senza dover di volta in volta acquistare il biglietto. Dalla Stazione di Santa Lucia raggiungete il P**onte di Rialto, per scattare le prime foto del vostro soggiorno veneziano. Ultimato nel XVI secolo, questo ponte di pietra adagiato su palafitte, fu costruito al posto del ponte di legno, e ancor prima di barche, che un tempo era l’unico collegamento tra le sponde del Canal Grande. Ammirate i riflessi della laguna lungo il Canale, le barche fluttuanti in questo angolo fuori dal tempo prima di raggiungere P**iazza San Marco. Quando, con l’acqua alta, la maestosa Basilica di San Marco, il Campanile, la Torre dell’Orologio si riflettono nella piazza, tra le gambe dei passanti, lo spettacolo è magico.

Vale la pena di mettersi in fila per visitare la chiesa più importante della città, superbo esempio di stile romanico-bizantino. Approfittate della sosta in piedi per scrutarne l’elegante facciata con i cinque portali ed i preziosi mosaici. Lasciatevi incantare dal maestoso Campanile, un tempo circondato da botteghe e osterie dalla cui presenza deriva il modo di dire veneziano andemo bever un’ombra, ovvero ‘all’ombra del campanile’.

Il Ponte di Rialto all'alba - Photo credit Shutterstock

Il Ponte di Rialto all’alba – Photo credit Shutterstock

### Sabato ore 15

Concedetevi uno spuntino o una pausa cappuccino tra i tavolini dello storico Caffè Florian. All’interno di questa antica bottega da caffè, fondata nel 1720, frequentata, tra gli altri, anche da Lord Byron, Ugo Foscolo, Goethe e D’Annunzio, e dove Giacomo Casanova corteggiava le sue dame.

Dedicate l’intero pomeriggio alla visita delle stanze di Palazzo Ducale (San Marco 1), superbamente decorate da artisti come Tiziano, Veronese, Tiepolo, Tintoretto. Antica sede del doge e delle magistrature veneziane, capolavoro del gotico veneziano, questo palazzo è uno dei simboli straordinari della Repubblica del Leone. Un affascinante percorso vi condurrà attraverso le sale della vita politica, all’appartamento del Doge e al Ponte dei Sospiri. Questa caratteristica struttura fu costruita nel 1614 per unire Palazzo Ducale alle Prigioni Nuove. Il nome allude al sospiro dei prigionieri che, attraversando il canale sotto il ponte prima di raggiungere la cella, salutavano la libertà dalle anguste finestre che guardavano alla laguna.

Utilizzando lo stesso biglietto potrete visitare anche il vicino Museo Correr e il Museo Archeologico Nazionale (Piazza San Marco 52) e le Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana (Piazzetta San Marco 7), con i suoi oltre 600mila volumi a stampa e i 13mila manoscritti.

Il Ponte dei Sospiri scavalca il Rio di Palazzo, collegando il Palazzo Ducale alle Prigioni Nuove - By Paul Arps via Flickr

Il Ponte dei Sospiri scavalca il Rio di Palazzo, collegando il Palazzo Ducale alle Prigioni Nuove – By Paul Arps via Flickr

### Sabato ore 20

Iniziate la vostra serata veneziana gustando un cicheto – classico spuntino veneziano – n’ ombra de vin o uno spritz dal più antico bacaro della città. La Cantina Do Mori, a pochi passi da Rialto (Sestiere San Polo 429), con la sua caratteristica sala in legno risalente al 1462 e pochissimi posti a sedere, offre buoni tramezzini, stuzzichini e crostini con formaggi.

Per cena raggiungete la tradizionale cantina Do spade (San Polo 859) per assaggiare un piatto di bigoli in salsa, di spaghetti alla busara o di seppie in nero con polenta. Per un pasto più formale in un’atmosfera decisamente più elegante scegliete Do Leoni, il ristorante dell’Hotel Londra Palace (Riva degli Schiavoni 4171) che unisce la tradizione classica veneziana a pietanze più ricercate.

Dopo cena godetevi una passeggiata rilassante tra le caratteristiche calli – le tipiche stradine – percorse da negozietti e ristoranti, respirando l’anima vibrante della città.

Il Canal Grande illuminato dalle tinte del tramonto - Photo credit Shutterstock

Il Canal Grande illuminato dalle tinte del tramonto – Photo credit Shutterstock

### Domenica ore 10

Una passeggiata di pochi minuti vi condurrà da Piazza San Marco al caratteristico sestiere di Cannaregio. Dopo aver visitato la Chiesa di San Geremia, dove è conservata la reliquia di Santa Lucia, raggiungete l’antico Ghetto Ebraico. Al Ghetto Nuovo si accede tramite due ponti in corrispondenza dei quali esistevano un tempo robusti cancelli che venivano chiusi e sorvegliati di notte. Respirate l’intima atmosfera tra gli alti edifici di questo caratteristico quartiere, tra antichi panifici, cortili e panni stesi alle finestre. Raggiungete Fondamenta Nove dove potrete imbarcarvi sul vaporetto 4.2 per raggiungere Murano.

La domenica mattina, in alcune fornaci dell’isola è possibile assistere all’arte, famosa in tutto il mondo, con la quale i maestri vetrai danno vita a caratteristiche sculture. Sono sufficienti un paio d’ore per apprezzare l’isola del vetro, con le sue chiese, i colori delle murrine, gli scintillanti souvenir che dalle vetrine sembrano animarsi attraverso un caotico e straniante caleidoscopio di figure.

Un caratteristico angolo del Ghetto Ebraico nel Sestiere di Cannaregio - By Samantha De Martin

Un caratteristico angolo del Ghetto Ebraico nel Sestiere di Cannaregio – By Samantha De Martin

Un uomo in barca lungo un canale di Murano - Photo credit Shutterstock

Un uomo in barca lungo un canale di Murano – Photo credit Shutterstock

### Domenica ore 15

Dopo aver gustato un buon piatto di baccalà alla veneziana con polenta presso l’Osteria Al Duomo (Fondamenta Maschio 20-21) prendete il vaporetto 12 alla volta di Burano dove il blu, il rosso, il giallo delle facciate descrivono un paesaggio unico, immerso in una pace surreale. Passeggiare tra le casette di Burano, tra le finestre che espongono piantine e panni stesi, mette di buonumore. In questo colorato e pittoresco angolo di paradiso senza tempo, il campanile storto della Chiesa di San Martino, sorveglia le casette che si allungano sul canale. Talvolta il sole scalda qualche anziana donna, intenta, sull’uscio di casa o all’interno di un negozio, a lavorare il merletto, arte della quale Burano va fiera. La si vede ad esempio da Emilia, un raffinato negozio che espone sciarpe, lenzuola, tovaglie realizzate a mano, con tanto di fotografie di Johnny Depp e Priscilla Presley innamorati del “punto Burano”.

Durante il viaggio di ritorno, mentre il vaporetto lascia l’isola è impossibile non immortalare la magia della laguna. Accaparratevi un posto all’esterno per scattare qualche foto. La traversata lungo l’autostrada d’acqua della laguna vi regalerà, soprattutto al tramonto, uno spettacolo raro.

Un suggestivo scorcio di Burano con le colorate casette - Photo credit Shutterstock

Un suggestivo scorcio di Burano con le colorate casette – Photo credit Shutterstock

### Domenica ore 20

Concedetevi una passeggiata a piedi da Piazza San Marco verso Sant’Elena attraverso la pittoresca Riva degli Schiavoni. Camminando lungo la laguna apprezzerete i Giardini Pubblici della Biennale e una vista sul Lido. Quando il vento e gli olmi del Parco delle Rimembranze – un suggestivo giardino che costeggia il Bacino di San Marco – danno il via al valzer delle foglie, l’atmosfera a Sant’Elena è magica. A cena, bastano una zuppa del giorno, le sarde in saor o il tipico baccalà mantecato dell’osteria Pampo (Calle Generale Antonio Chinotto 24) a soddisfare i palati più esigenti e poco inclini ai circuiti troppo turistici.

### Lunedì: alla scoperta della Venezia autentica

Per apprezzare il volto più intimo e meno turistico di Venezia, basterà raggiungere l’Isola della Giudecca, adagiata sull’omonimo canale, davanti al sestiere di Dorsoduro. Passeggiando, dalla Chiesa palladiana del Redentore alla struttura neogotica del Molino Stucky, tra vecchie botteghe e antichi forni, vi sembrerà di essere tornati indietro nel tempo. Sull’isola ha anche sede la caratteristica Casa dei Tre Oci che ospita uno spazio per le esposizioni d’arte e fotografia.

Prima di concludere il vostro weekend a Venezia, raggiungete, possibilmente al tramonto, l’Isola della Certosa. Fermarsi ad ascoltare il vento sul pontile che collega questa piccola striscia di terra all’imbarco dei vaporetti è come immergersi in un’atmosfera magica. Intrattenetevi per qualche minuto tra boschetti di pioppi e frassini, assaporando qualche istante di serenità. Per cena raggiungete il Lido e godetevi un po’ di relax tra il Casinò, la più antica casa da gioco d’Italia e d’Europa, il Palazzo del Cinema e i caratteristici edifici in stile liberty.

#### Photo credit

Foto di copertina: Veduta di Venezia al tramonto – By Somo_Photography via pixabay.com”