Come Pompei, anche gli scavi di Ercolano sono un dettagliato percorso conoscitivo all’interno della società romana, che qui ha conservato quasi intatte le antiche case, i teatri ed i luoghi di culto, portando alla luce molte informazioni sull’organizzazione sociale e sulla vita quotidiana del tempo. Meta di milioni di turisti, una vacanza ad Ercolano rappresenta una tappa culturale obbligata se vi trovate lungo le coste napoletane.
Più piccola e meno sfarzosa rispetto Pompei, Ercolano era considerata dai romani una località più residenziale, oggi museo a cielo aperto facilmente fruibile grazie ad un percorso a tappe segnalato. Durante gli scavi per la creazione di un pozzo nel 1709, vennero alla luce i suoi primi marmi pregiati, rivestimento di un antico teatro. I lavori proseguirono per tutto il XVIII ed il XIX secolo, riportando pian piano alla luce l’antica Herculaneum, nome che secondo la mitologia greca, deriva dal dio Ercole che proprio qui vi fondò la sua città. Va segnalato che gli scavi emersi, rappresentano solo una frazione dell’antica città, sepolta oggi sotto la più moderna Ercolano.
L’area archeologica si compone di diversi quartieri definiti da stradine e piazze, racchiusi tra loro in un incrocio ortogonale. Molti sono i punti di interesse, in primis le case private e le ville signorili, che spesso son riuscite a conservare il loro meraviglioso aspetto originale, con mobili e strutture lignee. Tra le tante, spicca la Casa dei Cervi e la Casa dell’Atrio, entrambe con panorami mozzafiato sul Golfo di Napoli. Casa dei Cervi è forse la dimora più elegante dell’antica Ercolano, grazie alle sue terrazze ed alla statua dei due cervi sbranati da un cane. Casa dell’Atrio invece, è costituita da un ingresso con pavimentazione in mosaico, cosí come la Casa di Nettuno e Anfitride con il mosaico in pasta vitrea sulla parete orientale. Nella zona nord dell’edificio dedicato al Dio del mare, è altresí presente un ninfeo rivestito da un mosaico, abbellito da maschere teatrali in marmo. Adiacente, un’antica bottega è riuscita a conservare una serie di anfore ed i resti di un letto in ottone.
Chiude in bellezza, Villa dei Papiri, conosciuta anche come Villa dei Pisoni, costruzione tra le più imponenti di Ercolano. Secondo alcuni studi recenti, potrebbe esser appartenuta al suocero o al figlio di Gaio Giulio Cesare. Al tempo, Villa dei Papiri sorgeva a strapiombo sul mare e presentava una grossa struttura quadrata con ingresso diretto dalla costa, preceduto da un porticato a colonne. Il complesso era pavimentato con un mosaico classico romano a tessere bianche e nere. Le sue mura riuscirono a conservare una biblioteca ospitante quasi duemila papiri scritti in greco antico, alcuni dei quali riguardanti la filosofia epicurea.
Cammiando lungo le vecchie vie di Ercolano, avrete modo di ammirare anche la Grande Palesta - Ginnasio e le innumerevoli fila di botteghe, antico fulcro commerciale dell’acropoli. Ne sono esempi la Grande Taverna di Priapo e la bottega di un fabbro di nome Plumbarius. L’ultima zona degli scavi, più a sud, raggruppa i due edifici sacri, eretti in onore di Venere, Ercole, Giove, Giunone e Minerva. Pronti allora a scoprire le bellezze dell’acropoli romana famosa in tutto il mondo, grazie ai pacchetti vacanze ad Ercolano?