Dirigendosi verso Portoferraio si è accolti dal meraviglioso porto naturale, approdo sicuro e centro di scambi commerciali in epoca etrusco - romana, venne fortificato da Cosimo I de Medici nella seconda metà del Cinquecento. Nel poema epico di Apollonio Rodio i mitologici Argonauti di Giasone sbarcarono sulle bianche spiagge di Portoferraio, detto anticamente Porto Argo, le stesse che oggi accolgono i villeggianti. Nel porto si impone la massiccia Torre del Martello eretta a scopo difensivo insieme agli altri Bastioni Medicei del centro storico, svolse anche la funzione di prigione durante il granducato dei Lorena, da qui il nome di Torre di Passannante, fatto prigioniero dopo aver attentato la vita del Re d’Italia Umberto I di Savoia. L’ingresso principale del porto ricorda, con l’epigrafe in latino affissa sulla Porta a Mare, la fondazione della nuova città di Cosmopoli nel 1548 del Granducato di Toscana. Di fronte al porto il Promontorio delle Grotte rivela al visitatore i resti della Villa delle Grotte e della Villa della Linguella, ville romane affacciate sul mare delle quali si possono ancora ammirare mosaici e decorazioni.
Le belle mura continuano a cingere il centro storico di quella che è stata definita la Città Rosa, per le sue vie settecentesche lastricate di pietra rosata. Dopo aver controllato la presenza di qualche evento nella Sala della Gran Guardia è possibile dirigersi verso la Biscotteria, il Palazzo Comunale, e seguendo una lunga scalinata raggiungere la Villa dei Mulini che, insieme alla Villa di San Marino, fu residenza di Napoleone durante il suo esilio di 10 mesi nell’Elba in seguito al trattato di Fontainebleau. Napoleone unificò i comuni dell’Isola d’Elba e identificò in Portoferraio il capoluogo del suo piccolo regno. Riportò al suo antico splendore quella che nel Seicento era la Chiesa del Carmine, facendone un teatro, oggi Teatro dei Vigilanti. Negli interni del teatro è tutt’ora conservato il sipario rappresentante Napoleone in veste di apollo, protettore delle arti. Numerose opere imperiali sono raccolte nella Villa di San Marino, in Località San Marino, una delle residenze più frequentate dall’imperatore. Nel risalire le stradine del centro incontriamo la graziosa Chiesetta della Misericordia anch’essa custode di cimeli napoleonici e, di fronte il Centro Culturale De Laugier, sede della biblioteca e della pinacoteca Foresiana. Proseguendo la visita ci si imbatte nel Forte Stella dove venne eretto il Faro, uno dei fari più antichi d’Europa, che sovrasta il centro storico. Ma una delle fortificazioni granducali più maestose dell’Elba è di certo il Forte Falcone, punto più alto della città, regala una vista meravigliosa sulla darsena del porto. Non molto lontano è possibile visitare la Chiesa di Santo Stefano alle Trane importante esempio di architettura romanico pisana.
Dopo la visita alla città ci si può rilassare godendosi l’acqua cristallina della Spiaggia delle Ghiaie e della Spiaggia Sansone entrambe di fine ghiaia bianchissima. Oppure, poco distante dal centro cittadino, in direzione Procchio, si trova la Spiaggia della Biodola e la piccola Spiaggia di Scaglieri. Tra il comune di Portoferraio e di Rio nell’Elba, all’estremità del golfo di Portoferraio, si torva la località di Bagnaia che è possibile visitare via mare grazie ad un servizio di trasporto pubblico con partenza a Portoferraio.
Tre api d’oro sono la bandiera dell’Isola d’Elba stabilita da Napoleone onde indicare l’operosità dei suoi lavoratori. I prodotti che questa terra regala sono semplici e genuini rielaborati sapientemente dalla sapienza contadina. Gli antipasti elbani aggiungono ai piatti di terra le note salate di mare delle acciughe, l’olio d’oliva verde e dorato insaporisce gentilmente le pietanze ad ogni portata. Tra i piatti più prelibati troviamo lo Stoccafisso alla riese che, accompagnato dai capperi profumati, dai pomodori cresciuti al sole e dalle erbe aromatiche mediterranee, sembra permetterci con un solo assaggio di gustare l’intera toscana. Non può mancare il celebre Passito dell’Elba DOCG è un pregiato liquore rosso rubino, l’Aleatico amato da Napoleone, è prodotto a Portoferraio fin dal Seicento dalla famiglia di Senno, non necessita alcool aggiunto da qui il nome derivante dall’uva da cui è ricavato. Da non perdere anche la degustazione dell’Ansonica, passito ambrato DOC prodotto anche dall’Isola del Giglio e dai vigneti siculi, e, per finire, l’Elba Bianco, l’Elba Rosso ed il Rosato, tutti certificati dal marchio DOC.
Il tramonto è l’ora più bella per ammirare il centro storico, la luce dorata esalta i colori degli edifici storici e l’atmosfera è resa ancora più sognante dai bastioni protesi verso il mare. Per concludere la serata oltre ad un’ampia scelta di ristoranti per assaggiare le ricette tipiche toscane, i numerosi locali lungo la via principale del centro accendono la vita notturna. Dopo la frenetica vita quotidiana perché non concedersi un viaggio last minute a Portoferraio ?.