La città confina a sud con lo stagno di Quartu che è diviso dal mare da un ampio arco sabbioso: la spiaggia del Poetto, località balneare urbana che si prolunga fino a Cagliari. Lungo il panoramico percorso litoraneo che conduce a Villasimius, s’incontrano alcune spiagge e località di grande interesse paesaggistico: al porto di Marina di Capitana trovano un sicuro approdo le imbarcazioni da diporto e a questa località è stata attribuita la bandiera Blu, attestato assegnato anche ad altre spiagge del litorale, come la spiaggia di Kala’e Moru, l’approdo dei Saraceni, che s’ incontra dopo aver superato l’altra bellissima spiaggia di Mari Pintau (mare dipinto), così denominata per la bellezza dei suoi arenili e del mare che qui assume colori particolarmente belli. Una spiaggia poco frequentata, nota a chi pratica pesca subacquea, è la spiaggia d’Is Mortorius, che s’incontra dopo Marina di Capitana, le acque sono limpide con una variegata fauna acquatica e con due vicine calette. Poco distante da questa spiaggia è possibile visitare il principale nuraghe di Quartu s. Elena, il nuraghe Diana (denominato anche Janna), l’interesse di questo sito è legato al fatto che è l’unico nuraghe del territorio costruito in un’unica soluzione e che è visitabile internamente.
Il territorio di Quartu ospita alcuni parchi che presentano molte attrattive naturalistiche: lo stagno di Molentargius con le Saline di stato(ora dimesse), insieme al Poetto, costituiscono una zona umida protetta, eletta a nidificazione da molte specie d’uccelli, oltre agli aironi, presenti in gran numero, si possono vedere alcune rare specie per il nostro Paese, basti citare l’Avocetta, il Pollo sultano o l’Airone cinerino. A nord della città invece troviamo un ambiente montano protetto, il Parco dei Sette Fratelli, zona ricca di foreste, sorgenti e cascate, luoghi ideali per trekking o alla scoperta del rarissimo cervo sardo.
Se siete nei dintorni a fine luglio, non perdetevi il viaggio delle sette vergini (dette Traccheras) sul carro Sa Tracca, che a forma imbarcazione, è condotto ad un’antica chiesa costiera: è la festa di S. Giovanni che forse rievoca il mito pagano d’Adone. A settembre in occasione delle feste di s Maria non perdetevi le gare dei poeti campidanesi che si sfidano l’un l’altro con improvvisate rime in lingua sarda, una delle tante iniziative di questi giorni di festa che prevedono anche sagre, spettacoli folkloristici e la possibilità di ammirare i sontuosi costumi tradizionali che hanno pochi rivali in tutta la Sardegna. Una manifestazione di carattere internazionale è Sciampitta, uno spaccato sull’universo variegato del folclore di varie parti del mondo.
La tradizione culinaria di queste terre sarebbe, da sola, un motivo per un viaggio last minute a Quartu Sant’Elena: la città è soprattutto famosa per i suoi dolci, tanto che è stata creta una Scuola Civica Dolciaria, ma la tradizione gastronomica in generale è particolare, in quanto frutto d’incontro tra diverse tradizioni dell’isola, non perdete l’occasione di assaggiare il pane (coccoi o modizzosu) o i piatti tradizionali come la fregola o il cattas, e per dessert c’è l’imbarazzo della scelta, tra pistoccus, gattò, gueffus e tanti altri, senza scordare i prelibati vini provenienti dalle colline del Cagliaritano.