Quarta isola italiana in ordine di grandezza dopo la Sicilia, la Sardegna e l'isola d’Elba, sebbene sia meno turistica rispetto le altre del Mediterraneo, conserva il suo prezioso patrimonio storico e paesaggistico. La sua città è un centro festoso e vivace in piena attività durante ogni stagione, mentre l'aspro ma verdeggiante entroterra ricorda molto i paesaggi della Sardegna meridionale. Nel raggiungerla, potrai notare che l'isola è collegata anche fisicamente alla terraferma sarda sin da tempi antichi e che le rovine del ponte romano sono ancora visibili alla destra dell'attuale ponte stradale. Sant'Antioco è sorprendentemente grande. Arrivando in auto, puoi raggiungere il centro storico arrivando a Corso Vittorio Emanuele, il viale principale di Sant'Antioco. Da Piazza Umberto I, in fondo al corso, parte Via Garibaldi che conduce al brulicante Lungomare Cristoforo Colombo e Via Regina Margherita, che sale nel cuore della città vecchia. La città custodisce l’antico Santuario di Sant’Antioco Martire, patrono della Sardegna, cui è dedicata l’antica festa che si svolge con la sfilata di costumi tradizionali che accompagna la processione ogni 23 Aprile. Di particolare interesse è anche la visita al Museo etnografico che conserva gli usi e i costumi dell’isola e il Museo Archeologico Ferruccio Barreca che custodisce la storia della città con numerosi reperti di origine fenicio-punica. Molto caratteristico è anche il lungomare del paese, dove non manca mai qualche pescatore alle prese con il pescato del giorno o dal quale è possibile imbarcarsi su uno dei tanti pescherecci che offrono il servizio di Pescaturismo per assaporare l’ebbrezza di una giornata in mare.
Al di là della cittadina, l'isola di Sant'Antioco consiste soprattutto di pendii coperti da macchia mediterranea, con qualche casa bianca sparsa qua e là, tra vigne ed arbusti. Quasi tutte le spiagge si trovano sulla costa meridionale ed orientale, alle quali si arriva dalla strada che va verso sud, uscendo dalla città. La spiaggia di Maladroxia regala ai turisti desiderosi di immergersi nelle sue acque cristalline un basso fondo di sabbia grigia e sottile, contornato da scogli e rocce. Il panorama è dominato dalla costa orientale del Golfo di Palmas. Nell'area retrostante la spiaggia si trova l’omonimo borgo turistico e una collina sormontata dal nuraghe S'Ega de Marteddu. Battuta dal vento è meta ideale per i surfisti ed è amata da quanti desiderano praticare la pesca subacquea. Altra spiaggia da nn perdere è Coacuaddus (che significa “coda di cavalli” dalla sinuosità della costa e delle insenature) un lungo arenile caratterizzato da un fondo di sabbia bianca a grani grossi, suddiviso in due parti da una grossa roccia. Questa baia, per via delle verdi colline che la circondano, ha un'acqua ricca di riflessi turchesi e verdi, su un basso fondale, che consente la balneazione anche ai più piccoli in tutta sicurezza. Nei pressi degli scogli, la ricca vita sottomarina rende estremamente interessanti le immersioni subacquee o anche le escursioni con maschera e boccaglio. Le vicine campagne, ricche di essenze della macchia mediterranea con i loro fragranti profumi, sono invece una meta ambita da chi ama godere del paesaggio campestre e predilige panorami mozzafiato sulla costa.
Sulla costa occidentale dell'isola di Sant'Antioco, la spiaggia di Cala Sapone si presenta con un fondo di sabbia a grani grossi mista a conchiglie e frammenti di corallo, con scogli e bianche rocce piatte, Dalla spiaggia o dal mare è possibile raggiungere altre piccole baie, tutte molto suggestive come la Cala della Signora, piattaforma di scogli piatti raggiungibile a piedi o a nuoto da Cala Sapone. In questo piccolo golfo, le acque trasparenti ed i raggi del sole creano dei variopinti contrasti di luce. Non moloto distante, La spiaggia di Cala Lunga si presenta con un fondo di sabbia simile a Cala Sapone, con grani grossi mista a conchiglie e frammenti di corallo. Dalla spiaggia o dal mare è possibile raggiungere altre piccole baie, tutte molto suggestive, come la Cala dei Tuffi, una vera e propria piscina naturale con pareti rocciose.
Per gli amanti della storia e della cultura, degna di nota è una tappa alla necropoli punica di Sulky, una delle importanti del Mediterraneo con un numero di tombe molto esteso la cui cronologia va dai primi anni del V alla fine del III sec. a.C. Sulky sorgeva nel luogo dell'odierna Sant'Antioco, nell'omonima isola. I resti dell'insediamento arcaico sono costituiti da una sovrapposizione di ambienti rettangolari e quadrangolari, secondo uno schema ortogonale semplice. L'insediamento di Sulky venne penalizzato dalla conquista cartaginese dell'isola, anche se, dal IV secolo a.C. sono numerosi i resti di età punica che ne attestano la ripresa economica. Nel IV sec. a.C. si colloca lo sviluppo della cinta muraria fortificata, completata da alcune torri, una porta a vestibolo con due leoni monumentali e una sorta di fortilizio ubicato nella zona del tofet. Proprio il tofet, situato all'estremità settentrionale dell'abitato, in località Guardia de Is Pingiadas, costituisce uno degli elementi di continuità di vita più significativo della storia dell'antica colonia. Infatti, il primo impianto del santuario è da collegarsi al primo periodo di vita dell'insediamento, con il rinvenimento di oggetti di derivazione nuragica, sintomo di un integrazione pacifica del popolo levantino con le genti locali.
Un’isola tutta da scoprire con le offerte viaggio last minute a Sant’Antioco, tra sole, spiagge dorate e mare cristallino, con una buona dose di storia e cultura che in Sardegna è presente in ogni suo angolo nascosto. La tradizione culinaria unita all’ospitalità locale ne completano l’essenza.