Se Goethe nel corso del suo "Viaggio in Italia" fosse capitato all'Oasi protetta del Plemmirio ed in una trasposizione temporale, avesse avuto la fortuna di vedere e soggiornare nei giardini del Grand Hotel Minareto, non se ne sarebbe più andato.
Chiamarli giardini è diminutivo, "Parco del Minareto" è più consono, vista l'infinita varietà e la bellezza delle piante esotiche che adornano i 25000 mq. di questo giardino botanico.
Onore e gloria alla famiglia "La Spina" che ha pensato, voluto e realizzata con rara e vera passione questa Bellezza siciliana, anzi italiana, ora curata e mantenuta con vero amore da Antonio, figlio del fondatore. Qualità rare di questi tempi buii.
Un grazie a Lui ed a tutte le persone che ci lavorano per darci la gioia di apprezzare questa meraviglia.
Un grazie anche ad Archimede per aver difeso dall'alto del Faro rosso con i suoi "Specchi" questo promontorio e Ortigia, ora patrimonio dell'Unesco, capolavoro di arte storia ed architettura che si erge innanzi al Grand Hotel Minareto all'altro capo del golfo quasi a rispecchiarsi una nell'altro svelando le bellezze naturalistiche ed il secolare e mistico fascino del golfo.