Nel pieno centro storico di Viagrande, nascosto dal muro di cinta della proprietà, un ex palmento del 1852, completamente ristrutturato e trasformato in una dimora ricca di fascino.
Lo spazio
L’ingresso, in comune con i proprietari (residenti nella villa difronte) conduce a sinistra al garage (non tutti i monovolumi riescono ad entrare) e a destra al giardino con piscina, circondata da siepi e ampi spazi verdi.
Prima di accedere al suo interno, sotto un patio, troverete una zona living e subito dopo una con tavolo da pranzo (per 8 persone); entrambe separano fisicamente il palmento dalla zona esterna e dalla piscina.
In effetti anche queste ultime non si trovano all’interno dell’abitazione ma sembrano una naturale prosecuzione dell’arredo interno.
Si trovano sotto un patio: un salottino con tre divani e un tavolino in mezzo sono posti davanti l’ingresso e proseguendo verso l’interno si trova la zona pranzo con un tavolo per 8.
Il patio non è in legno ma in muratura; ai suoi lati ci sono degl’archi che vengono parzialmente schermati da delle cassine che non oscurano ma permettono alla luce naturale di filtrare (senza abbagliare) e creare atmosfere di relax e perfette per una lettura.
Entrando il primo ambiente che troverete è la cucina, dotata di ogni confort (frigo, microonde, bollitore, tagliere, tostapane); il colore predominante, anche del soffitto, è un arancio pastello chiaro, non del tutto uniforme, in alcuni punti crea delle chiazze più scure che si mescolano perfettamente con il marrone delle travi e del pavimento.
Una porta di fronte l’ingresso conduce all’antibagno (dotato di armadio) e quindi al bagno con doccia.
Un varco sulla destra porta al cuore della casa. Allo stesso livello del torchio la zona living con divano e poltrona letto, in mezzo un tavolino basso in legno.
Pur trovandoci in un unico ambiente e quindi ad un unico livello sembra che gli elementi circostanti, gli arredi, gli oggetti, siano posizionati ad altezze e luoghi molto distanti tra loro.
Il soggiorno, sulla sinistra, ad un livello più basso, rispetto la camera da letto (con letto matrimoniale, accessibile attraverso delle scale in muratura), che è ubicata più in alto e da essa è possibile ammirare tutta questa zona.
Rivestimenti in legno, mensole in vetro, ceste di vimini, lampade a forma di bottiglia, campane appese alle pareti, sono i complementi arredo presenti al suo interno, che rendono l’atmosfera calda e accogliente.
Tali componenti non sembrano essere stati collocati occupando uno spazio non loro, dovendosi quindi adattare, ma sembra che essi stessi siano parte dello spazio e dell’ambiente circostante, come se fuoriuscissero spontaneamente e naturalmente dal legno e dalla pietra, come una farfalla dal suo bozzolo.
Gli oggetti infatti si mischiano e si fondono tra loro fino a trovare la loro posizione ideale, come tante tessere di un puzzle: svelando una cornice caratterizzata da eleganza, gusto estremo e infinita cura dei dettagli.
Alla fine del patio troverete il doppio barbecue e difronte la piscina, dotata di doccia esterna e ovviamente lettini per godersi il sole siciliano.
Tutto intorno angoli e anfratti dove rifugiarsi per piacevoli momenti di relax o semplicemente per ammirare la vegetazione rigogliosa.
Accesso per gli ospiti
L’ingresso della proprietà è in condivisione della famiglia Migliori, la cui villa si trova nella stessa proprietà.
Gli ospiti avranno accesso all'intero palmento.
Altre cose da tenere a mente
Viagrande (Varanni in siciliano) è un comune italiano di 8 670 abitanti[1] della città metropolitana di Catania in Sicilia.
Viagrande si trova alle pendici dell'Etna, ad un'altezza media sul livello del mare di 410 metri. Il territorio comunale si estende da San Giovanni La Punta quasi fino all'inizio del centro abitato di Zafferana Etnea.
Il clima è quello tipicamente pedemontano collinare etneo, meno piovoso della corrispondente fascia collinare del versante orientale, con estati secche e ventilate e inverni non particolarmente rigidi e piovosi. In ambito strettamente locale risulta molto gradevole il microclima estivo del quartiere di Viscalori, da sempre zona di villeggiatura viagrandese, anche se in parte ha perso negli ultimi anni tale connotazione.
Architetture religiose
Chiesa di Santa Maria dell'Idria
La chiesa Madre è dedicata alla Madonna dell'Idria, anche se popolarmente viene chiamata "a Chiesa 'i Santu Mauru", in quanto le reliquie del santo sono custodite al suo interno. La parrocchia Santa Maria dell’Idria (o dell'Itria) situata di fronte alla piazza principale del paese, piazza San Mauro, fu edificata dopo il parziale crollo della Chiesa Madre, dovuto al sisma del 1639. La cupola, costruita su un tamburo ottagonale, risale al 1860. Il terremoto di Messina del 1908 danneggiò le strutture dell’edificio al punto che si dovette restaurarlo completamente. Tra il 1916 e il 1924 l'architetto Fichera progettò l’attuale campanile. La chiesa ha pianta a croce latina a tre navate e all'interno è decorata con stucchi contemporanei alla ricostruzione. Gli altari sono di gran pregio, soprattutto quelli della navata destra. La facciata, suddivisa da tre portali, in pietra lavica, contribuisce a creare i giochi di luce e di chiaroscuri, in contrasto con l’intonaco bianco, tipici di uno stile architettonico siciliano del XVIII secolo. Anche le grandi lesene, che partono dalle fondamenta e finiscono sotto la cornice, che si trovano ai lati dei portali e le finestre rotonde al di sopra dei portali laterali, hanno la stessa funzione. Sono da considerarsi un lascito della tradizione tardo rinascimentale, le colonne scanalate di ordine corinzio addossate al portale centrale lavorate “a calzetta”, che si rifanno alla chiesa di Sant'Agata, grande capolavoro del Vaccarini.
Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria
La seconda parrocchia cittadina (per territorio parrocchiale) è dedicata a Santa Caterina d'Alessandria vergine e martire. La chiesa si trova nell'omonimo quartiere, su via Garibaldi, angolo via Vittorio Emanuele. In passato l’edificio si legava alle abitazioni vicine tramite l’elemento comune della pietra lavica. L’edificio attuale risale sicuramente al XVII secolo, anche se già nel 1633 esisteva già una chiesa dedicata a Santa Caterina. Il prospetto è piuttosto semplice ed è diviso in due ordini: il primo, ai cui lati ci sono due semplici lesene, ha al centro un portale architravato; il secondo, diviso dal primo da un frontespizio triangolare, è destinato alla cella campanaria ospitante ben sei campane, costituita da un alto basamento sul quale vi sono due monofore con arco a tutto sesto. In fondo si trova una cornice poco aggettante e un frontespizio triangolare. La parte laterale della chiesa è interrotta da un portale architravato e da finestre ad arco ribassato.
Chiesa di San Biagio
La terza parrocchia è quella della chiesa di Viscalori (in siciliano "u quatteri 'e viscalori"), dedicata a San Biagio . La chiesa, si trova nella piazza principale della frazione di Viscalori, sembra essere in armonia con l’architettura dei palazzi che la circondano. Fu eretta come collegiata nel 1831, tuttavia la struttura della chiesa lascia intendere che sia sorta al posto di una chiesa che aveva le stesse dimensioni. Probabilmente il terremoto del 1693 la danneggiò, fu provvisoriamente restaurata e fu edificata nel secolo successivo. Ha pianta ovoidale, con presbiterio absidato e si eleva su un’ampia scalinata. È suddivisa da tre fasce su piani diversi: a centro quattro paraste sostengono un architrave che si conclude in alto con un frontespizio triangolare privo di decorazioni. Nelle fasce laterali si possono notare una nicchia rettangolare, un frontespizio semicircolare e un motivo decorato ad anello. Lo spazio superiore ha una fascia su ciascun lato, un motivo decorativo a catenaria e un orologio. Al centro il prospetto ha un muro che ha una monofora circolare murata e una targa in marmo. La cella campanaria, costituita da tre monofore, viene divisa dal prospetto da una cornice poco sporgente.
Architetture civili
Interessante il Palazzo Turrisi Grifeo di Partanna (via Garibaldi 57/59), recuperato dal progressivo degrado grazie all'acquisto da parte dell'Amministrazione Comunale intorno al 1980 e, dopo circa un trentennio, ai lavori realizzati dalla Protezione Civile. Dal 30 ottobre 2017, a seguito della temporanea chiusura per inagibilità dello storico municipio di Piazza San Mauro, il palazzo è stato destinato a sede degli uffici comunali del sindaco, del segretario comunale e dell'Area Affari Generali (Servizi Demografici, Segreteria, URP, Protocollo, Notifiche, CED, Servizi Cimiteriali).
Fra le numerose proprietà private di pregio esistenti nel territorio di Viagrande, spicca la settecentesca villa Manganelli Biscari (via Garibaldi 303), ristrutturata nella seconda metà dell'Ottocento come luogo di villeggiatura della famiglia Paternò, baroni di Manganelli e principi di Sperlinga.
Il Palazzo Mirone-Deodato, al centro del paese, in via Garibaldi ad angolo con la via Mirone, in stile liberty, fu realizzato da Francesco Fichera. Nel 2015 il palazzo è divenuto sede della "Fondazione dott. Alfio la Spina", con annesso un pregevole museo della medicina, ricco di testimonianze e strumenti di lavoro della tradizione medica del '900.
Numero di registrazione
IT087053C2YPRO5RPA