By Expedia Team, on October 20, 2016

Alla ricerca dell’antica Thailandia: le capitali del Regno del Siam

“Da Bangkok, lungo il Chao Phraya, ecco l’antica Thailandia, Ayutthaya, Sukhothai, capitali del Regno del Siam. Un itinerario rurale, un viaggio nel tempo.

Quando sono a Bangkok, approfitto di ogni occasione per saltare a bordo di un river taxi, i battelli che navigano sul Chao Phraya, e godermi la vista della città da una prospettiva decisamente affascinante. Con la brezza nei capelli, mi incanto a osservare la vita che scorre lenta tra i canali di Thonburi, i templi buddisti e i palazzi coloniali che si specchiano nelle acque del “Fiume dei Re”, da tempo immemorabile la principale arteria del paese, lungo il quale fiorirono città e commerci.

Bangkok infatti è la terza, nonché ultima, capitale dell’antico Regno del Siam, fondata dopo che le precedenti, Ayutthaya e Sukhothai, furono conquistate dai Birmani.

Cosa resta oggi di quelle potenti città, simbolo dell’antica Thailandia? Lo scopriamo percorrendo un suggestivo itinerario che, seguendo il corso del Chao Phraya, ci porta nel cuore di questo meraviglioso paese. E’ un viaggio alle origini della civiltà Thai, attraverso la fertile e lussureggiante pianura centrale, punteggiata di risaie e centri monumentali, dove il tempo scorre lento come le acque del grande fiume.

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### La Bangkok reale

Il punto di partenza è dove tutto ebbe…fine, cioè a Rattanakosin, l’isola artificiale sul Chao Phraya il cui nome significa “Il luogo in cui riposa il Buddha di Smeraldo”. Proprio qui, poco più di due secoli fa, fu fondata Bangkok (1), che tuttora è il cuore monumentale e cerimoniale della capitale della Thailandia. Aggiratevi senza fretta tra la magnificenza del Grande Palazzo Reale, che in realtà è un grandioso complesso di edifici, cortili, torri dorate e statue mitologiche disseminate in giardini curatissimi. Poi mettetevi pazientemente in fila per ammirare il veneratissimo Buddha di Smeraldo nel Wat Phra Kaeo, il principale tempio buddista del paese.

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Grand Royal Palace, Bangkok

### Ayutthaya, Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco

Lasciata Bangkok, ci dirigiamo verso Ayutthaya (2), dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1991. Vista la vicinanza con la capitale, da cui dista un’ottantina di chilometri, potete tranquillamente visitarla anche in giornata. Tanto più che raggiungerla è facile, in treno, autobus o, come ho fatto io, con i comodi minivan che partono dal Victory Monument.

“Ayutthaya, Thailand” by Celine Jacinto – Under Creative Commons license CC BY 2.0 (https://creativecommons.org/licenses/by/2.0/) – https://www.flickr.com/photos/celinejacinto/8038448106

La città fu fondata nel 1350 e per oltre quattro secoli fu la capitale del Regno del Siam. All’apice della sua potenza era una delle città più grandi e ricche del sud-est asiatico. La parte più antica sorge su un’isola formata dalla confluenza dei fiumi Chao Phraya, Pa Sak e Lopburi ed è piuttosto estesa. La buona notizia è che i templi più interessanti sono abbastanza ravvicinati, ma per spostarvi più agevolmente tra uno e l’altro, vi consiglio di noleggiare una bicicletta.

Pedalando tra le rovine, sostate al Wat Phra Si San Phet, il tempio reale universalmente noto come l’emblema dello stile di Ayutthaya, la cui architettura ispirò la costruzione del tempio del Buddha di Smeraldo di Bangkok. Fa parte dell’Ancient Palace, che fu per secoli la residenza dei monarchi, ma di cui restano solo rovine. Entrate poi nel Viharn Phra Mongkol Bopit, di solito abbastanza affollato di fedeli, per ammirare l’enorme Buddha di bronzo, uno dei più maestosi della Thailandia. Non potete lasciare il parco storico senza aver visitato il Wat Phra Mahatat, tra i più fotografati del paese. Non tanto per via dell’architettura o della sua storia, ma per la famosa testa di Buddha, che fa capolino tra le radici di un albero.

“Buddha head in tree roots, Wat Mahathat, Ayutthaya, Thailand” by Justin Vidamo – Under Creative Commons license CC BY 2.0 (https://creativecommons.org/licenses/by/2.0/) – https://www.flickr.com/photos/21160499@N04/7622957878

### Bang Pa-In, il palazzo reale d’estate

E se dopo una giornata in giro per templi, avete voglia di riposarvi e trovare un po’ di refrigerio, vi suggerisco una vera chicca: raggiungete Bang Pa-In (3), a una decina di chilometri da Ayutthaya. E’ un luogo incantevole, dove sorge il palazzo reale d’estate in stile thai, europeo e cinese, circondato da deliziosi giardini e laghetti. Qui i re si trasferivano nella stagione delle piogge, mentre voi potete tranquillamente passeggiare o rilassarvi all’ombra degli alberi.

### Lopburi, la città delle scimmie

Proseguendo verso nord, fate una deviazione per Lopburi (4), che nel XVII secolo era la seconda capitale del regno di Ayutthaya. Anche qui non mancano i templi antichi da visitare, famosi non tanto per il valore architettonico, bensì per i loro abitanti. Il Prang Sam Yot, edificio in stile Khmer considerato il simbolo della città, ospita infatti una scalmanata colonia di macachi, diventata la vera attrazione di questa tranquilla località di pianura, fino a qualche tempo fa defilata dai circuiti turistici. Non dimenticate che sono comunque animali selvatici e se non volete essere presi di mira dalle simpatiche bestiole, avvicinandovi al tempio vi conviene mettere al sicuro occhiali, collane, oggetti luccicanti e, soprattutto, noccioline e frutta, di cui le scimmiette sono golosissime.

“Lopburi Prang Sam Yot” by Mr.Peerapong Prasutr – Under Creative Commons CC BY-SA 4.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/deed.en) – https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Lopburi_Prang_Sam_Yot_2.jpg

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### Sukhothai, la più antica capitale del Siam

A questo punto del viaggio, dopo aver visto tante meraviglie, di certo non vi aspettate che il meglio debba ancora venire. E invece Sukhothai (5), la più antica capitale del Siam, è pronta a stupirvi. Adagiata in una vallata circondata da colline, a circa metà strada tra Bangkok e Chiang Mai, è una delle aree archeologiche più affascinanti del paese, riconosciuta dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità. La sua fondazione risale al XII secolo ed è considerata la culla della nazione thai.

Le rovine dei templi sono disseminate tra prati e laghetti di fior di loto, in un’atmosfera senza tempo. Lasciatevi incantare dall’imponenza del Wat Mahathat, il tempio più importante, e dalla trascendente serenità dell’enorme Buddha seduto del Wat Si Chum che misura la bellezza di 15 metri di altezza. Nella stagione secca, quando c’è il massimo afflusso di turisti, i monumenti vengono a volte illuminati di notte, di solito nel fine settimana (chiedete informazioni al riguardo all’ingresso). Allora Sukhothai diventa davvero un luogo magico che vi rimarrà per sempre nel cuore.

“Wat Si Chum, Sukhothai” by Khunkay – Under Creative Commons CC BY-SA 4.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/deed.en) – https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Wat_srichum_03.jpg

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