By Expedia Team, on August 31, 2017

Cosa vedere al Galata, il Museo del Mare di Genova

Galata Museo del Mare è il luogo di Genova in cui diventare esploratori, pirati, imbarcarvi verso l’America o viaggiare in un piroscafo di metà Ottocento.

Quante volte, da bambini, avete sognato di essere pirati o esploratori, di andare per mare come Cristoforo Colombo o imbarcarvi verso la Americhe a bordo di un piroscafo?Al Galata Museo del Mare a Genova questi sogni possono diventare realtà. State per entrare nel Museo del Mare più grande del Mediterraneo: rispolverate i vostri sogni d’avventura e preparatevi alla navigazione!

Il nome del museo è un omaggio a Galata, il quartiere di Istanbul che per secoli, e fino al XV secolo, accolse una delle maggiori comunità di genovesi del Mediterraneo.

Galata Museo del Mare, Genova - By Jensens - Own work, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=4715291

Galata Museo del Mare, Genova – By Jensens – Own work, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=4715291

### Da Cristoforo Colombo alla Galea del ‘600: il piano terra

Se c’è una cosa a cui Genova la Superba non è mai riuscita ad opporsi, questa è il mare: il mare ha levigato la città nei secoli, l’ha obbligata a evolversi e trasformarsi, a diventare porto di accoglienza e di partenze verso terre lontane.

Il piano terra del museo è quello che vi riporterà indietro di circa 540 anni. Prendete confidenza con quella che era la Genova del ‘400, ammirate le mappe antiche e le ricostruzioni storiche: vedrete che il mare è da sempre stato il protagonista della città.

Protagonisti di questo piano sono due grandi esploratori genovesi, Cristoforo Colombo e Andrea Doria. Troverete dei cimeli antichissimi che testimoniano la vita genovese dei due personaggi, ad esempio la lettera di Colombo destinata al figlio.

Superando la sezione esploratori, vi ritroverete dentro l’Arsenale, sotto lo sperone rosso di una galea del Seicento pronta a salpare: sentirete la voce di uno dei maestri d’ascia che vi inviterà a salire a bordo. State per diventare membri della ciurma!

### Salire a bordo di una vera Galea: il primo piano

L’ingresso nella galea è un salto nel tempo e nella storia. Le voci della ciurma vi inciteranno a remare e non tirare la fiacca: sarà un’esperienza totalizzante in cui vi sentirete visitanti-attori. Il percorso attorno alla Galea è interattivo, ricco di ricostruzioni storiche sulla vita e le condizioni dei marinai durante i viaggi e di spiegazioni tecniche sui metodi di costruzioni di questi colossi del mare.

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Troverete poi delle sale dedicate all’esposizione di atlanti e globi di ogni epoca: un vero sogno per chi da bambino faceva ruotare il mappamondo fantasticando di viaggi e avventure!

Il percorso di questo piano si chiude infine dentro la bocca di una balena. Gli appassionati di mistero potrebbero passare qui delle ore: l’esposizione è dedicata ai vascelli fantasma e alle creature marine mostruose.

### Come sopravvivere a una tempesta di mare e a un naufragio: il secondo piano

Se i vascelli fantasma non vi hanno spaventato abbastanza, il secondo piano del Galata vi darà una scossa di realismo. Qui si lasciano da parte i sogni e si entra nell’avventura vera e concreta: vi troverete davanti la zattera originale su cui Ambrogio Fogar e Mauro Mancini passarono 74 giorni senza cibo durante il naufragio nell’Atlantico, nel 1978.

Per provare un briciolo dell’adrenalina che comporta l’imbattersi in una tempesta marina, potrete dare una chance alla Sala della Tempesta 4D. È probabile che si divertiranno di più i vostri bambini, ma è un diversivo di qualche minuto da provare.

Il resto del percorso è dedicato alla scienza navale e alla strumentazione nautica: provate a mettere in pratica quello che avrete imparato, simulando la guida del brigantino “Anna”, un’imbarcazione mercantile che solcava il Mediterraneo e l’Atlantico nell’Ottocento.

### Memoria e Migrazioni, emigrare verso l’America in piroscafo: il terzo piano

Alla scoperta del passato per comprendere il presente: è questo il motto della sezione MeM, Memoria e Migrazioni, del Museo del Mare di Genova. All’ingresso del terzo piano il personale del museo vi consegnerà un passaporto e un biglietto: state per impersonare uno degli innumerevoli migranti italiani che, a partire dal 1850, iniziarono a imbarcarsi da Genova per attraversare l’Atlantico. Il passaporto che vi verrà dato contiene un nome e delle informazioni anagrafiche: scoprirete chi siete e qual è la vostra destinazione andando avanti lungo il percorso.

Dovrete avere pazienza prima di imbarcarvi sul piroscafo ‘Città di Torino’: attraverserete i vicoli di Genova, passerete il controllo migratorio, probabilmente non verrete sempre trattati con i guanti, soprattutto se il vostro personaggio non appartiene alle classi alte.Una volta saliti sul ponte di imbarco, entrerete ufficialmente nel piroscafo, ricostruito con cura nei dettagli. Non troverete sfoggio di lussi o privilegi, se non con qualche eccezione.

Documenti dell'emigrante italiano interattivi, Galata Museo del Mare Genova - foto di Alice Orrù (Own work)

Documenti dell’emigrante italiano interattivi, Galata Museo del Mare Genova – foto di Alice Orrù (Own work)

Prendete qualche minuto da passare nelle cuccette di terza classe in stiva, uno dei momenti più toccanti del percorso: dai piccoli altoparlanti nascosti fra i letti, potrete ascoltare le lettere che i nostri connazionali emigrati scrivevano ai loro familiari una volta iniziato il viaggio.Sono tanti i pannelli informativi in cui vengono ricostruite le storie di questi nostri migranti d’altri tempi: un vero insegnamento che ricorda che il tema delle migrazioni e le difficoltà loro connesse ci riguardano in prima persona da qualche secolo.

Il salto verso il presente è immediato, alla fine del vostro viaggio in piroscafo, mentre ascoltate le testimonianze di chi è arrivato in Italia come migrante moderno.

La darsena - Di Twice25 - Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=10489489

La darsena – Di Twice25 – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=10489489

### Il museo a cielo aperto e il sommergibile Nazario Sauro

L’ultimo piano del Galata è una passeggiata a cielo aperto che sovrasta il porto e il centro storico di Genova. La terrazza panoramica decorata con un giardino pensile vi permetterà di riprendere aria dopo una visita così intensa.

Dall’alto noterete che c’è un’altra attrazione, esterna al Museo ma a cui potete accedere con il vostro biglietto: il sottomarino S518 Nazario Sauro.Indossate i vostri caschetti protettivi e immergetevi: siete dentro un sommergibile che è rimasto in attività dal 1976 al 2002. Muovetevi con cautela e meraviglia: passerete dentro cabine di comando, avrete occasione di toccare con mano la strumentazione e vedere dal vivo come veniva organizzata la vita di chi lavorava sotto al mare. L’esperienza è resa ancora più realistica grazie alle riproduzioni sonore di radar, sonar, alle comunicazioni di servizio ed emergenza registrati dal personale durante l’attività del sottomarino.

Il pre-show del terzo piano del museo permette di vivere questa esperienza anche alle persone che non possono accedere al sommergibile (persone con disabilità, donne in gravidanza e bambini al di sotto dei 4 anni).

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#### Photo Credit

Foto di copertina: Il sottomarino Nazario Sauro S 518 a Genova – Di Twice25/Rinina25 – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://www.expedia.it/explore/5-idee-per-un-weekend-a-genova-con-bambini)**”