By Expedia Team, on July 31, 2015

Passeggiate ad arte. Le arterie esclusive di Firenze

“Il Corridoio Vasariano, Ponte Vecchio o via Tornabuoni. I laboratori delle maestranze fiorentine o le botteghe artigiane. A Firenze Il lusso è di casa.

Il Corridoio Vasariano
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Una scorciatoia per permettere al granduca Cosimo I de’ Medici di raggiungere velocemente da casa il palazzo del governo, senza uscire per strada e garantendo la massima sicurezza. Fu così che nacque il progetto uno dei più celebri percorsi privati sopraelevati, il Corridoio Vasariano, realizzato nel 1565 dal grande architetto rinascimentale Giorgio Vasari in soli cinque mesi.

Il Corridoio Vasariano, lungo oltre un km, si apprezza ammirando il suo percorso che si snoda dentro la città offrendo mirabili scorci,
e ospita i celebri autoritratti dei più grandi artisti, collezionati nell’arco dei secoli.

Attraversandolo, ci si immerge nell’atmosfera medievale del potere in città: si parte da Palazzo Pitti e si arriva a Palazzo Vecchio, passando per gli Uffizi e il Giardino di Boboli, e tutto questo ammirando la più grande collezione di autoritratti al mondo. Dal 1500 qui, infatti, si continuano a collezionare le opere che determinano la percezione di sè dell’artista riprodotta sulla tela, come hanno fatto Tiziano, Delacroix, Velasquez o Chagall, per citarne alcuni.

Fino ad oggi il Corridoio non ha subito grandi modifiche, tranne le due finestre panoramiche di Ponte Vecchio volute da Mussolini nel 1938 per rendere ancor più gradita la passeggiata a Hitler. Del resto, forse, fu proprio grazie all’entusiasmo suscitato nel Führer che questo ponte fu l’unico ad essere risparmiato dalla furia dei tedeschi.

La visita deve essere prenotata con qualche settimana di anticipo sul sito ufficiale del Polo museale fiorentino (www.firenzemusei.it) o chiamando il numero 055.294883. In alternativa ci si può rivolgere alla segreteria della Soprintendenza per richiedere la “concessione degli spazi”, o ancora affidarsi ad agenzie turistiche cittadine. La passeggiata dura circa un paio d’ore.

Botteghe artigiane e negozi storici
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L’unicità e il bello di Firenze si scoprono anche passeggiando all’aperto lungo le strade, tra botteghe di artigianato di lusso e negozi storici. Per gli amanti dello shopping Via Tornabuoni si rivela un viaggio nel tempo e nella tradizione della città: qui nacquero maison leggendarie come Gucci e Ferragamo, che ancora conservano la sede principale (e il museo Ferragamo è senz’altro una tappa imperdibile per i fashion addict).

Michele Chiocciolini, giovane stilista toscano con un atelier in zona Zanta Croce, consiglia: “se cercate un taglio di tessuto particolare recatevi da Marik (via della Spada 35), per le scarpe su misura invece il must è il leggendario Mantellassi (via della Vigna Nuova 65), e per una pausa in un ambiente colto e raffinato l’ideale è l’Amblé (chiasso dei Del Bene). Per una borsa unica da scegliere nel colore e nel tipo di lavorazione della pelle (millepunti, alce o liscio), è consigliato un salto all’antica Pelletteria Artigiana Viviani (via Guelfa 3b), che permette ai clienti di visitare il laboratorio dove sono all’opera i maestri artigiani”.

La zona di Ponte Vecchio invece è perfetta per regalarsi un gioiello personalizzato, come quelli realizzati dall’omonimo marchio, bottega dalle radici solide che lavora diamanti e acquemarine con tecniche che mescolano tradizione e innovazione. Un’altra istituzione è la boutique dei Fratelli Piccini (Ponte Vecchio 21/23), 111 anni coronati di riconoscimenti, che premiano gli accostamenti audaci come il Diamond Bowl, anello ricavato da una conchiglia con incastonati diamanti e oro. Chi invece desidera accarezzare damaschi e broccati senz’altro dovrà recarsi all’Antico Setificio Fiorentino, in zona San Frediano (via Bartolini): questo laboratorio ancora oggi lavora sete grazie all’uso di telai manuali e semi meccanici, di cui uno disegnato da Leonardo Da Vinci. Un museo vivente dove è possibile acquistare tessuti di pregio infinito, emulando l’artista Capucci o la regina di Danimarca, che ha arredato con queste stoffe il Palazzo Reale di Amalienborg.

La grazia di Firenze si rivela nei dettagli, da godersi in lunghe passeggiate senza fretta lungo i vicoli e le strade principali della città,
dove ogni edificio antico ha una storia e una tradizione da raccontare.

Infine, vale la pena lasciarsi ammaliare dalla bottega Scarpelli (via Ricasoli 59): qui si ammirano lo straordinario lavoro certosino dei maestri Renzo e del figlio Leonardo, necessario per realizzare un mosaico in pietre dure, seguendo una tradizione iniziata nel Rinascimento. Per concludere la giornata nel segno dell’alta moda e della storia è obbligatorio fermarsi al Caffè Giacosa (via della Spada 10): rilevato da Cavalli di recente, il locale dove (si dice) sia stato inventato il Negroni spesso ospita mostre ed eventi.”