Pompei antica: la vita quotidiana in 5 mosse, tra casa, lavoro e tempo libero
“Una visita al sito archeologico più famoso della Campania fa rivivere la vita quotidiana tra luoghi, usanze e costumi: 5 cose da sapere dell’antica Pompei.
Della Pompei antica, oggi, si conservano non solo elementi urbanistici e architettonici ma anche un’istantanea che ci rivela la vita di duemila anni fa. Vi propongo 5 cose da sapere su usi e costumi della Pompei dell’epoca.
### 1. La casa
La casa signorile (domus) aveva un cortile centrale che era il cuore della vita casalinga: al centro, era posizionata una vasca (l’implùvium), che raccoglieva l’acqua piovana; intorno ad essa si trovavano le camere da letto (cubìcula) e quella da pranzo. Quest’ultima fu successivamente sostituita dal trìclinium, un locale in cui era servito il pasto, con un tavolo basso al centro e letti a forma di “U”. Nelle cucine, poste lateralmente al cortile, oltre al focolare, era collocato un lavabo, da cui partiva un tubo collegato direttamente all’adiacente latrina.
### 2. I pasti
La colazione si consumava all’alba: pane e formaggio o gli avanzi della sera. A metà giornata si faceva uno spuntino in taverna: focacce, salsicce, frutta e dolciumi. Dalle quattro si consumava l’abbondante cena: antipasti di uova, carne, pesce, dolci e frutta. I convitati mangiavano sdraiati, appoggiati sul gomito sinistro e le cene erano allietate da cantanti o suonatori. I più ricchi mangiavano piatti costosi come il gàrum, una salamoia di pesce fermentato, e bevevano molto vino. I meno abbienti bevevano invece la pòsca, fatta di aceto diluito nell’acqua.
### 3. Il lavoro
La giornata lavorativa iniziava all’alba e non durava oltre le otto ore. Le strade di Pompei erano affollate di gente occupata in diverse attività e piene di banchi e merci varie. I negozi generalmente erano a conduzione familiare e i lavori più redditizi erano quelli degli orafi, dei fornai e degli argentieri. Esistevano anche mestieri improvvisati come quello dei maghi, che vendevano amuleti o pozioni. Gli schiavi erano acquistati al foro come oggetti, esposti con le loro specifiche capacità, in base alle quali venivano poi impiegati nell’artigianato, nei lavori domestici o in campagna. Quelli istruiti curavano la contabilità del padrone o l’istruzione dei suoi figli.
### 4. Le terme
Rappresentavano un’occasione sociale. I Pompeiani vi andavano per incontrare amici, conversare o cercare appoggi politici. Entrando, lasciavano i vestiti nello spogliatoio (l’apoditèrium) e si recavano in palestra, in piscina, nel caldàrium, per il bagno caldo o nel lacònicum, per il bagno turco. Prima di uscire, passavano nel tepidàrium, la zona temperata, e infine nel frigidàrium.
### 5. Il bordello
Anche a Pompei si svolgeva il mestiere più antico del mondo, in particolare nel Lupanare (da “lupa”, che in latino significa “prostituta”). Questo era un bordello molto organizzato, a differenza di altri improvvisati al piano superiore delle botteghe. Il lupanare aveva cinque stanze, sia al piano terra che a quello superiore, e una latrina: le attività si svolgevano su comodi materassi poggiati su strutture in pietra e le pareti delle stanze erano decorate da quadretti raffiguranti le posizioni di accoppiamento. Le prostitute erano schiave greche e orientali e il ricavato andava al tenutario, il lenone.
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#### Photo Credit
Foto di copertina: Tempio di Giove a Pompei – By Mentnafunangann – Own work, CC BY-SA 3.0, LEGGI ANCHE: Itinerario a Napoli: a piedi tra arte e cultura!**”
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