By Expedia Team, on April 3, 2017

Pompei antica: la vita quotidiana in 5 mosse, tra casa, lavoro e tempo libero

“Una visita al sito archeologico più famoso della Campania fa rivivere la vita quotidiana tra luoghi, usanze e costumi: 5 cose da sapere dell’antica Pompei.

Della Pompei antica, oggi, si conservano non solo elementi urbanistici e architettonici ma anche un’istantanea che ci rivela la vita di duemila anni fa. Vi propongo 5 cose da sapere su usi e costumi della Pompei dell’epoca.

### 1. La casa

La casa signorile (domus) aveva un cortile centrale che era il cuore della vita casalinga: al centro, era posizionata una vasca (l’implùvium), che raccoglieva l’acqua piovana; intorno ad essa si trovavano le camere da letto (cubìcula) e quella da pranzo. Quest’ultima fu successivamente sostituita dal trìclinium, un locale in cui era servito il pasto, con un tavolo basso al centro e letti a forma di “U”. Nelle cucine, poste lateralmente al cortile, oltre al focolare, era collocato un lavabo, da cui partiva un tubo collegato direttamente all’adiacente latrina.

Villa dell'Ara Massima - By Canadacow - Flickr, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=444293

Villa dell’Ara Massima – By Canadacow – Flickr, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=444293

### 2. I pasti

La colazione si consumava all’alba: pane e formaggio o gli avanzi della sera. A metà giornata si faceva uno spuntino in taverna: focacce, salsicce, frutta e dolciumi. Dalle quattro si consumava l’abbondante cena: antipasti di uova, carne, pesce, dolci e frutta. I convitati mangiavano sdraiati, appoggiati sul gomito sinistro e le cene erano allietate da cantanti o suonatori. I più ricchi mangiavano piatti costosi come il gàrum, una salamoia di pesce fermentato, e bevevano molto vino. I meno abbienti bevevano invece la pòsca, fatta di aceto diluito nell’acqua.

Affresco della Casa dei Casti Amanti - Di WolfgangRieger - Marisa Ranieri Panetta (ed.): Pompeji. Geschichte, Kunst und Leben in der versunkenen Stadt. Belser, Stuttgart 2005, ISBN 3-7630-2266-X, p. 206, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=6216874

Affresco della Casa dei Casti Amanti – Di WolfgangRieger – Marisa Ranieri Panetta (ed.): Pompeji. Geschichte, Kunst und Leben in der versunkenen Stadt. Belser, Stuttgart 2005, ISBN 3-7630-2266-X, p. 206, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=6216874

### 3. Il lavoro

La giornata lavorativa iniziava all’alba e non durava oltre le otto ore. Le strade di Pompei erano affollate di gente occupata in diverse attività e piene di banchi e merci varie. I negozi generalmente erano a conduzione familiare e i lavori più redditizi erano quelli degli orafi, dei fornai e degli argentieri. Esistevano anche mestieri improvvisati come quello dei maghi, che vendevano amuleti o pozioni. Gli schiavi erano acquistati al foro come oggetti, esposti con le loro specifiche capacità, in base alle quali venivano poi impiegati nell’artigianato, nei lavori domestici o in campagna. Quelli istruiti curavano la contabilità del padrone o l’istruzione dei suoi figli.

Panificio - Di Mentnafunangann - Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=42966103_WLM_001.JPG)

Panificio – Di Mentnafunangann – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=42966103

### 4. Le terme

Rappresentavano un’occasione sociale. I Pompeiani vi andavano per incontrare amici, conversare o cercare appoggi politici. Entrando, lasciavano i vestiti nello spogliatoio (l’apoditèrium) e si recavano in palestra, in piscina, nel caldàrium, per il bagno caldo o nel lacònicum, per il bagno turco. Prima di uscire, passavano nel tepidàrium, la zona temperata, e infine nel frigidàrium.

Il caldarium delle terme di Pompei - By Velvet - Own work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=16431055

Il caldarium delle terme di Pompei – By Velvet – Own work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=16431055

### 5. Il bordello

Anche a Pompei si svolgeva il mestiere più antico del mondo, in particolare nel Lupanare (da “lupa”, che in latino significa “prostituta”). Questo era un bordello molto organizzato, a differenza di altri improvvisati al piano superiore delle botteghe. Il lupanare aveva cinque stanze, sia al piano terra che a quello superiore, e una latrina: le attività si svolgevano su comodi materassi poggiati su strutture in pietra e le pareti delle stanze erano decorate da quadretti raffiguranti le posizioni di accoppiamento. Le prostitute erano schiave greche e orientali e il ricavato andava al tenutario, il lenone.

Quadretto erotico da Lupanare - By Sailko - Own work, CC BY 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=30949677

Quadretto erotico da Lupanare – By Sailko – Own work, CC BY 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=30949677

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#### Photo Credit

Foto di copertina: Tempio di Giove a Pompei – By Mentnafunangann – Own work, CC BY-SA 3.0, LEGGI ANCHE: Itinerario a Napoli: a piedi tra arte e cultura!**”