By Expedia Team, on April 15, 2016

Un Tour enogastronomico di 72 ore in Galizia

“Tutto il meglio della Galizia: da la Coruña, per Santiago di Compostela, fino a Finisterre.

Qualche settimana fa ho avuto l’opportunità di viaggiare in Galizia per prendere parte a un tour enogastronomico di 72 ore. Per quanto possa sembrare impossibile, non avevo mai visitato questa stupenda regione prima d’ora… E dopo questo intensissimo weekend, non vedo l’ora di tornarci, magari con un po’ più di tempo a disposizione. Come si fa a non amare un posto in cui servono pesce fresco e frutti di mare a meno di 25€ a persona, compresi vino e dessert? A Barcellona, difficilmente troverete offerte del genere!

Oltre al tour enogastronomico di La Coruña, Santiago di Compostela e Finisterre, avrei voluto visitare anche Pontevedra, Lugo e Orense, ma il tempo a disposizione non era abbastanza… sarà per la prossima volta!

Per provare le migliori specialità galiziane, ho chiesto ai miei amici se avessero qualche posto da consigliare. Juan Carlos, che scrive sul blog Gastronomía en Verso (www.gastronomiaenverso.es), mi ha inviato un elenco di ottimi ristoranti che servono cucina tipica, alcuni a La Coruña, altri nell’entroterra. Pam, del blog Uno de Dos (www.unodedos.com) me ne ha consigliati altri due. Non contenta, ho continuato a chiedere ad amici di amici, galiziani che conoscevo e così via…

Prima fermata: La Coruña
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Abbiamo prenotato una camera all’Hotel Meliá María Pita, storico hotel ristrutturato qualche anno fa. Una spettacolare vista della città, colazione coi fiocchi e camere spaziose con bagno: ottima scelta!

Provate La Pulpeira de Melide (Plaza de España 16, La Coruña): il miglior polpo che abbia mai mangiato in vita mia. Mi sono rifiutata di ordinare polpo per il resto del mio viaggio in Galizia… non volevo dimenticare quel sapore squisito! Gorka Rodríguez, lo chef, ha ricevuto dal Fórum Gastronómico A Coruña 2015 il premio di miglior cuoco dell’anno. Oltre al polpo, dovete assolutamente provare il manzo galiziano e – per concludere in bellezza – una fetta di cheesecake come dessert.

Per una gita culinaria fuori porta, invece, segnatevi Betanzos, a 23 km da La Coruña: è conosciuta per i suoi ottimi ristoranti che servono le migliori tortillas di tutta la Spagna! Abbiamo provato la tortilla di La Casilla e poi, su suggerimento di Juan Carlos, anche quella di Casa Miranda. Devo ammettere che erano entrambe buonissime… e non saprei quale consigliarvi! A La Casilla abbiamo provato anche l’arrosto di manzo alla galiziana: un piatto che vale assolutamente la pena assaggiare, anche se pensate di essere già sazi.

### Alcune tappe gastronomiche da non perdere, passeggiando tra le strade di La Coruña

La churrería Bonilla a la Vista si trova al numero 52 di Calle Galera e serve i migliori churros di tutta la zona: un’autentica delizia, da provare almeno una volta nella vita!

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Altra tappa fondamentale del vostro viaggio a La Coruña è la Bodega Priorato, al numero 16 di Rúa Franja. Come si intuisce dal nome, qui potrete gustare dell’ottimo vino priorato, versato in un tradizionale porrón di cristallo e accompagnato da una manciata di noccioline. Le bucce vengono gettate direttamente sul pavimento, rendendo l’atmosfera del locale ancora più autentica e genuina. Questa romantica “bodega” sembra il classico posto in cui centinaia di giovani coppie si sono incontrate per la prima volta e magari innamorate, tra quattro chiacchiere e un bicchiere di buon vino.

Per cena, vi consigliamo A Mundiña, ristorante specializzato in cucina galiziana. Dovete assolutamente provare le vongole, l’astice (o lubrigante, in gallego) e la caldeirada di pescado (preparata con san martiño, gallinella, pinto o razza). Le ricette sono quelle tradizionali, tramandate dai pescatori della Costa da Morte in persona.

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Infine, una delle esperienze più indimenticabili della mia vita! Mattino presto (dopo la squisita cenetta della sera prima), tre ore al sorgere del sole, freddo, sonno e postumi del vino: nonostante tutto ciò, ci svegliamo per andare alla Lonja, il mercato del pesce di La Coruña.
L’edificio non è aperto al pubblico: per entrare, bisogna ottenere un permesso speciale (e questo ha reso tutto ancora più emozionante!).


Impossibile descrivere cosa si prova nel vedere tutta quella gente che si dà appuntamento all’alba per comprare e vendere pesce. Sarà stato l’orario insolito o il fascino del posto, ma ricordo che
l’atmosfera era davvero magica… Risate, abbracci e pacche sulle spalle: come ha detto Montse, uno dei pescatori che ho conosciuto, “un gruppo di ragazzi (un po’ troppo cresciuti) che sta per entrare in classe”.

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E se vi avanza del tempo, dovete assolutamente visitare il vicino villaggio di Carral, famoso per il suo ottimo pane. In qualunque parte della Galizia andiate, troverete del pane squisito, ma quello di Carral è davvero inimitabile!

Finisterre
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Quello stesso giorno siamo andati a Finisterre (Fisterra, in gallego), soprannominata “il confine della terra”. Abbiamo avuto soltanto il tempo di mangiare al Tira do Cordel (la migliore spigola che abbia mai assaggiato) e di ammirare il tramonto da Cabo Fisterra, il punto d’arrivo del Cammino di Santiago: il promontorio, di rocce granitiche, si alza fino a 600 metri dal livello del mare e guardare l’oceano da quassù, assieme a tutti i pellegrini, è una grande emozione.

Santiago di Compostela
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L’hotel AC Palacio del Carmen è il posto ideale per chi cerca una sistemazione accogliente. E con un po’ di fortuna, avrete una camera con vista da dove godere dello spettacolare panorama. La struttura offre un bellissimo giardino, perfetto per rilassarsi qualche ora al sole, meditare e fare yoga o esercizi all’aperto. E se volete coccolarvi un po’, potrete usufruire della spa in loco, dotata di piscina, sauna, bagno turco e palestra. Non può di certo mancare la colazione al Café de Altamira, il ristorante di un hotel dalle singolarissime decorazioni, fedele riproduzione dei tradizionali wine bar galiziani dall’atmosfera rétro ma con l’aggiunta di elementi moderni.

### Dove (e cosa) mangiare a Santiago

Il ristorante Abastos 2.0 è uno dei migliori locali in cui io abbia mai mangiato: consigliatissimo! Ci sono andata con un mio amico che, qualche settimana prima, era stato al El Celler de Can Roca – uno dei migliori ristoranti al mondo – e lui mi ha assicurato che la differenza non era poi così tanta.

Ma la vera ciliegina sulla torta del nostro weekend enogastronomico in Galizia è stato il ristorante Casa Marcelo. La mia amica Marta ci è stata qualche giorno dopo di noi e il suo commento è stato: “Oh, mio Dio… sto per piangere! Ho mangiato così bene che stavo quasi per abbracciare il cameriere.” La nostra reazione è stata più o meno la stessa. E pensare che eravamo così sazi che avevamo quasi rinunciato ad andarci.

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Per fortuna il mio stomaco è un pozzo senza fondo… perché non credo di aver mai mangiato così bene in tutta la mia vita. Forse è stato l’effetto di questa girandola di emozioni, a partire dalla visita al mercato del pesce e proseguendo con il viaggio a Fisterra, poi la cena all’Abastos 2.0 e la passeggiata per le vie di Santiago, fino alla messa nella Cattedrale di San Giacomo (dove abbiamo visto il botafumeiro)…

Casa Marcelo è letteralmente “rinata” nel 2012, dopo aver rivoluzionato per ben 13 anni la cucina galiziana con i suoi deliziosi piatti e un ambiente accogliente, con tanto di cucina a vista. Da quando il vecchio menu non c’è più (nel vero senso della parola: è stato seppellito nel giardino del ristorante e ci sono le fotografie a testimoniarlo), il ristorante è passato a una nuova concezione della cucina e oggi serve specialità galiziane e giapponesi.

Ostriche, canestrelli, dim sum, shao mai con pollo al curry, vellutata di porri e patate con tuorlo d’uovo e pancetta iberica (una morte lenta e dolce), “carciofi dell’amore” (che vi faranno resuscitare e poi morire nuovamente), bistecca alla tartara con lombata nostrana (un po’ troppo piccante per i miei gusti, ma davvero squisita) e poi temaki di tonno e churrasco con salsa chimichurri… Vi giuro che ho provato ad assaggiare un po’ di tutto… anche se nel mio povero stomaco non c’era davvero più spazio. Per dessert, formaggio fresco del posto con membrillo (un formaggio di latte crudo preparato appositamente per questo ristorante), cioccolato, sorbetto al mandarino e un bicchiere di Pedro Ximénez**. Ho deciso: visiterò di nuovo la Galizia anche solo per tornare al ristorante Casa Marcelo.

By see above  , via Wikimedia Commons

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