El Greco a Toledo: itinerario tra opere e luoghi
“A meno di un’ora in treno da Madrid troverete l’antica Toledo, una città ricca di storia e cultura. Visitare il capoluogo della Castiglia-La Mancia è come fare un tuffo nel passato ed è l’occasione per ammirare alcuni dei capolavori di uno dei più celebri pittori spagnoli, El Greco, che a Toledo visse a cavallo tra ‘500 e ‘600.
Preparatevi ad attraversare i confini del tempo per scoprire i segreti di questa affascinante città dichiarata Patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO nel 1986.
Cenni storici
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Tuttora circondata da gran parte della cinta muraria che un tempo la rendeva impenetrabile e attraversata da un labirinto di stradine strette e tortuose, Toledo conserva ancora il fascino dell’epoca in cui fu scelta come capitale dell’Impero spagnolo da Carlo V.
Sotto l’imperatore, la città conobbe un periodo di grande prosperità ed espansione e fu arricchita di numerosi edifici importanti. Tra questi spiccano l’ospedale di Santa Cruz, l’Alcázar e la Puerta Nueva de Bisagra, oltre a una miriade di chiese, conventi e monasteri di piccole dimensioni, tutti raffinati esempi di stile plateresco.
Nel 1561, la città subì tuttavia un duro colpo quando Filippo II, figlio dell’imperatore e nuovo re di Spagna, decise di trasferire la corte a Madrid. Qui il monarca sarebbe stato più vicino all’Escorial, luogo da lui scelto come sede di un monumentale complesso che avrebbe ospitato la reggia, un monastero e il pantheon reale.
Al di là delle vicende politiche e monarchiche, nel corso dei secoli Toledo divenne un importante centro religioso e culturale, nonché uno spazio di convivenza pacifica tra cristiani, ebrei e musulmani. Tutt’oggi è conosciuta come la “città delle tre culture” e viene spesso citata come esempio di tolleranza e rispetto per la diversità, anche se alcuni sembrano dimenticare il decreto di espulsione degli ebrei dalla Spagna emanato dai Re cattolici nel 1492.
Questa città così ricca di arte e cultura non poteva non affascinare El Greco, un pittore tanto geniale quando presuntuoso e superbo, che si era trasferito dall’Italia in Spagna con l’intenzione di diventare il pittore di corte di Filippo II. Le sue opere non incontrarono tuttavia il favore del monarca austero e bigotto, che le riteneva troppo umane e troppo poco divine.
Fallito il suo intento, nel 1577 il pittore si trasferì a Toledo, dove realizzò alcune delle sue opere più importanti e rimase fino alla morte. Per consentirvi di comprendere appieno il profondo legame tra El Greco e questa meravigliosa città, abbiamo deciso di proporvi un itinerario artistico che ripercorre i luoghi che videro svilupparsi il suo genio.
Sulle tracce del Greco
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Le notizie certe sulla vita del pittore in città sono ben poche. Al suo arrivo a Toledo godeva già di una certa fama come artista, avendo vissuto in importanti centri culturali del tempo come Roma e Venezia e avendo goduto di patrocini illustri, tra cui quello della famiglia Farnese.
Nonostante questo, i lunghi anni trascorsi nella città spagnola non sono ben documentati. Le poche informazioni che sono arrivate fino a noi riguardano prevalentemente dispute legali tra El Greco e i committenti delle sue opere. Il motivo? Nella maggior parte dei casi il mancato pagamento degli importi pattuiti per i lavori.
Controversie a parte, ciò che sappiamo con sicurezza è che, nonostante le difficoltà, Doménikos Theotokópoulos decise di fare di Toledo la sua casa e di trascorrere il resto della sua vita nella città castigliana.
Le prime opere
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Il punto di partenza del nostro itinerario sulle tracce dell’illustre pittore sono le opere che lo portarono a trasferirsi nella città castigliana e che gli furono commissionate da Luis de Castilla, figlio del decano della Cattedrale di Toledo. È probabile che uno dei primi luoghi in cui l’artista si trovò a lavorare fu il Convento de Santo Domingo el Antiguo.
L’edificio, risalente al VI secolo, fu ricostruito nel XI secolo in seguito alla conquista della città da parte di Alfonso VI di León e oggi è incluso tra i beni di interesse culturale della Spagna. In questo spazio, la cui architettura colpisce per la semplicità delle forme, tipica dello stile mudéjar, El Greco lasciò la sua impronta attraverso la pala dell’altare maggiore e due pale per gli altari laterali.
Attualmente, all’interno della chiesa è ancora possibile ammirare tre opere originali: San Giovanni Battista, San Giovanni Evangelista e la Resurrezione di Cristo. Anni più tardi, fu proprio il Convento de Santo Domingo a ospitare le spoglie del Greco.
Procediamo tuttavia per ordine e passiamo al secondo incarico di Luis de Castilla, vale a dire l’Espolio. L’opera, destinata a decorare la stanza che ospitava una preziosa reliquia, ovvero un brandello della veste indossata da Gesù Cristo prima di essere crocefisso, orna tuttora la sagrestia della cattedrale.
Ammirando queste tele è possibile apprezzare un talento già maturo, che si distingue per l’intensità e l’acidità della pigmentazione, così come per la sicurezza con cui viene distribuito lo spazio.
Il dominio dei chiaro-scuri e la concezione delle figure rivelano un artista fiero, sicuro della sua tecnica, in cui le forme umane si allungano e assumono una dimensione eterea, in composizioni dinamiche e piene di vita.
Nonostante dalla documentazione del tempo risulti che l’artista incontrò parecchie difficoltà nell’ottenere il pagamento di queste opere da parte dei committenti, esse contribuirono a consolidare la sua reputazione a Toledo conferendogli grande prestigio e
assicurandogli nuovi incarichi da parte dell’aristocrazia della città, che dimostrò di apprezzare il suo raro talento commissionandogli ritratti e lavori destinati a decorare le chiese e le cappelle patrocinate dalle famiglie più abbienti. A questo periodo risale uno dei suoi più grandi capolavori, La sepoltura del Conte di Orgaz.
### La Casa del Greco
Si pensa che in quegli stessi anni, El Greco si sia trasferito in una delle proprietà del Marchese di Villena, anche se non esiste alcuna prova certa dell’esatta ubicazione della dimora del pittore.
Attualmente è possibile visitare il Museo del Greco, conosciuto anche come la Casa del Greco. Nonostante il nome, l’edificio fu acquistato all’inizio del XX secolo poiché, a quanto pare, si trovava molto vicino alla casa in cui visse realmente l’artista e che fu distrutta da un incendio.
Situato nel cuore della Judería, l’antico quartiere ebraico della città, l’edificio fu restaurato e decorato con arredi dell’epoca in cui visse El Greco e oggi ospita una collezione delle sue opere, tra cui: la serie degli Apostoli, i ritratti di Diego e Antonio de Covarrubias y Leiva, il Redentore e Veduta e pianta di Toledo.
### Il quartiere ebraico
Approfittando della posizione del museo, è giunto il momento di esplorare una delle zone di maggiore importanza storica di Toledo, la cosiddetta Judería. Il quartiere ospitò per secoli le famiglie ebraiche più ricche della città, fino a quando il decreto di Granada non ne sancì l’espulsione.
Passeggiando per le sue strette e suggestive stradine, avrete modo di notare incastonate nel selciato alcune piastrelle di ceramica colorata con lettere e simboli ebraici. Si tratta di un’iniziativa del municipio della città volta a promuovere i numerosi luoghi di interesse dello storico quartiere nonché a delimitarne i confini geografici.
Un’attrazione imperdibile è sicuramente la Sinagoga de Santa María La Blanca, vero e proprio gioiello del XII secolo. Edificata in stile mudejár, è caratterizzata da un netto contrasto tra la semplicità degli esterni e la raffinatezza degli interni, con archi e colonne che ricordano quelli delle moschee. Nonostante oggi appartenga alla Chiesa cattolica, l’edificio non è adibito al culto ed è aperto al pubblico.
Alla scoperta di Toledo
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Toledo è una città che offre a ciascun turista la possibilità di scegliere liberamente tra numerosi itinerari, tutti diversi, ma allo stesso tempo accomunati dalla figura allungata e lo sguardo onirico di quel greco geniale ed edonista.
Non perdete l’occasione di passeggiare per le sue antiche stradine e persino di uscire dai suoi confini per ammirare una splendida vista della città dalla riva opposta del Tago. E questa è solo una di infinite possibilità: una visita a Toledo è sempre una scommessa sicura per chi desidera una vacanza culturale che rimanga scolpita nella memoria.
#### Photo Credit
Vistas de Toledo. Dmitry Dzhus. Creative Commons Attribution 2.0 Generic. Wikimedia Commons – “
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