By Expedia Team, on August 30, 2019

I 30 monumenti a Napoli da visitare

“Non solo pizza e Vesuvio, Napoli è pronta a sorprendervi con la sua incontenibile esuberanza, una storia millenaria e un’incredibile concentrazione di palazzi, musei, chiese e attrazioni. Da Posillipo a Chiaia, dal Vomero al centro storico dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, ecco i 30 migliori monumenti Napoli da vedere durante una visita nella città partenopea.

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### 1. Castel dell’Ovo

Il castello più antico di Napoli, Castel dell’Ovo risale al XII secolo e sorge su un promontorio sul mare formato dall’antica isola di Megaride. Fortificato da Valentiniano III nel V secolo d.C., ospitò l’esilio dell’ultimo imperatore romano Romolo Augusto. In seguito fu occupato da Normanni, Svevi, Angioini e fronteggiò innumerevoli attacchi. La sua lenta decadenza iniziò quando re Carlo I d’Angiò trasferì la corte a Castel Nuovo. Al suo interno ospita il Museo di Etno-preistoria con raccolte di reperti geologici e preistorici provenienti da scavi della Campania.

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### 2. Fontana del Gigante

Tre archi monumentali compongono la seicentesca fontana del Gigante che si può ammirare sul lungomare di via Partenope, nei pressi di Castel dell’Ovo. Voluta dal Duca d’Alba don Antonio Alvarez di Toledo, è decorata con statue di animali, mostri marini e divinità fluviali.

### 3. Cappella Sansevero

Costruita nel 1590 dalla famiglia Sansevero come cappella privata, nel Settecento fu restaurata in stile Barocco per volere di Raimondo di Sangro, Principe di Sansevero. Impreziosita con opere d’arte, sculture, tele e affreschi commissionati ai maggiori artisti dell’epoca, fu quindi trasformata nel mausoleo della nobile casata. Tra le varie statue e i monumenti funerari che ornano la cappella, spicca il Cristo Velato, capolavoro di Giuseppe Sanmartino, una scultura in marmo incredibilmente realistica del corpo di Cristo morto coperto da un sudario.

Non meno sorprendenti sono le Macchine Anatomiche custodite nella cripta: due scheletri umani su cui sono stati minuziosamente ricreati il sistema circolatorio e la muscolatura con l’aiuto di cera d’api, seta e filo di ferro.

### 4. Duomo di Napoli

Il portale gotico nella facciata è l’unico elemento originale della cattedrale di Santa Maria Assunta risalente al XIII secolo, ma più volte modificata a causa di terremoti e restauri. All’interno, particolarmente sontuosa è la seicentesca Reale Cappella del Tesoro di San Gennaro, patrono della città, martirizzato nel 305 d.C. al tempo di Diocleziano: uno stupefacente scrigno di opere d’arte e reliquie preziose. Qui, oltre al busto d’argento intessuto d’oro e gemme contenente il cranio, sono custodite le ampolle con il sangue del santo, che per un fenomeno inspiegabile si scioglie tre volte l’anno, a maggio, settembre e dicembre, durante il rito del prodigio dello scioglimento del sangue di San Gennaro. Reale_Cappella_del_Tesoro_di_San_Gennaro._1031.JPG?1567715866

Cappella reale di San Gennaro – Ph. Credit: Peppe Guida – Wikimedia -(commons.wikimedia.org/wiki/File:Reale_Cappella_del_Tesoro_di_San_Gennaro._1031.JPG)

### 5. Obelisco di San Gennaro

La più antica guglia di Napoli sorge in piazza Riario Sforza, vicino alla Cappella del tesoro di San Gennaro. Fu eretta da Cosimo Falzago nel ‘600 su commissione della Deputazione del Tesoro come segno di ringraziamento al santo per lo scampato pericolo in occasione dell’eruzione del Vesuvio del 1631. Posta su una colonna che termina con un elaborato capitello ionico, la statua in bronzo del santo è invece opera di Tommaso Montani.

### 6. Palazzo Reale

Una delle quattro residenze ufficiali dei re Borboni durante il Regno delle Due Sicilie, il Palazzo Reale di Napoli fu costruito nel ‘600 dall’architetto Domenico Fontana. In origine destinato a ospitare il re Filippo III di Spagna, all’epoca governatore della città, divenne in seguito la residenza dei re Borboni, le cui statue adornano la lunga facciata sul lato est di Piazza del Plebiscito. All’interno, una scenografica scalinata barocca in marmo bianco conduce agli appartamenti reali che sono un tripudio di arredi, porcellane, arazzi, sculture e preziose opere d’arte barocche e neoclassiche.

### 7. Basilica di San Francesco di Paola

Punto focale della semicircolare piazza del Plebiscito, la Basilica di San Francesco di Paola è tra le chiese più iconiche di Napoli. La struttura neoclassica, sormontata da una cupola alta 53 metri e con un portico a colonne, è un chiaro riferimento al Pantheon di Roma.

### 8. Statua equestre di Carlo III di Borbone

Il monumento in Piazza del Plebiscito in onore di Carlo III di Borbone, capostipite della dinastia Borbonica, è opera di Antonio Canova. Fu realizzata all’inizio dell’800 per celebrare il ritorno dei Borboni dopo la dominazione napoleonica.

### 9. Statua equestre di Ferdinando I

Sull’altro lato dell’emiciclo di Piazza del Plebiscito, affianca la statua di Carlo II di Borbone quella di suo figlio Ferdinando I. Anche questa inizialmente doveva essere realizzata dal Canova, ma in seguito alla morte dell’artista veneto fu completata da Antonio Calì, al quale è attribuita la statua del cavaliere.1024px-Equestrian_statues_on_piazza_del_Plebiscito_%E2%80%93_Napoli.jpg?1567717352

_Statue equestri di piazza del Plebiscito – Ph. Credits: NatalyaSole – Wikimedia – File:Equestrian_statues_on_piazza_del_Plebiscito_%E2%80%93_Napoli.jpg?uselang=it_

### 10. Castel Nuovo

Conosciuto anche come Maschio Angioino, è uno dei simboli di Napoli, con la sua inconfondibile struttura a cinque torri. Costruito da Carlo I d’Angiò nel 1282 per trasferirvi la corte dal vecchio Castel dell’Ovo, successivamente fu ampliato da Alfonso I d’Aragona, al quale si deve l’arco trionfale in stile rinascimentale eretto per celebrare il suo ingresso vittorioso in città.

Nei secoli fu la residenza di re e viceré di Napoli e tra le sue mura si sono alternati sovrani francesi, aragonesi, spagnoli e austriaci. Affascinanti tracce di questa lunga storia si ritrovano nelle sale dell’Armeria, di Carlo V e della Loggia, mentre negli ambienti superiori del castello è ospitato il museo civico con collezioni di opere d’arte e dipinti napoletani. naples-1904953_1280.jpg?1567715983

### 11. Chiesa di Santa Barbara

Nel cortile del Maschio Angioino si trova la trecentesca chiesa gotica di Santa Barbara, nota anche come Cappella Palatina. Sulle pareti, tra pregevoli cicli pittorici, si possono ammirare anche rari frammenti di affreschi di Giotto, andati in gran parte perduti, che rappresentavano Storie del Vecchio e del Nuovo Testamento.

### 12. Castel Sant’Elmo

Costruito nel Medio Evo in posizione strategica su una collina, fu trasformato nella caratteristica fortezza a forma di stella nel ‘500 da Don Pedro di Toledo. Merita una visita anche per ammirare lo straordinario panorama sulla città e le collezioni di sculture, dipinti e installazioni della scena artistica napoletana del museo ospitato all’interno.

### 13. Monastero di Santa Chiara

Un’inaspettata oasi di pace nel cuore di Napoli. Nonostante i severi danneggiamenti subiti durante la guerra, la chiesa di Santa Chiara è uno dei più significativi monumenti Napoli d’epoca barocca. La parte più sorprendente dell’antico monastero delle Clarisse è però il chiostro maiolicato, ravvivato da vivaci piastrelle di ceramica realizzate nelle botteghe di Capodimonte che ricoprono le colonne del giardino e le panche, mentre le pareri sotto il portico sono decorate da affreschi del XVII secolo con scene dell’Antico Testamento.naples-881106_1280.jpg?1567716054

### 14. San Domenico Maggiore

Affacciata sulla piazza omonima, in pieno centro, è considerata la chiesa più bella di Napoli. Completata nel XIV secolo, ha mantenuto l’impianto originale a tre navate, ma l’interno è stato nel tempo arricchito da opere d’arte, stucchi e dorature che culminano nel sontuoso altare maggiore del XVII secolo.

Le cappelle laterali non sono da meno, in particolare sono degne di nota quella dedicata a San Tommaso d’Aquino, che studiò nell’annesso monastero domenicano, e la cappella di San Michele Arcangelo, che incorpora una chiesetta del X secolo. Da non perdere la sacrestia, che sfoggia sul soffitto l’affresco Trionfo della fede sull’eresia ad opera dei Domenicani di Francesco Solimena.

### 15. Obelisco di San Domenico

Tra i più popolari monumenti Napoli, la statua bronzea di San Domenico benedicente svetta in cima allo sfarzoso obelisco di fronte alla chiesa di San Domenico Maggiore. Voluto come ex-voto dai napoletani nel 1656 per salvare la città dall’epidemia di peste e realizzato con il contributo dei padri domenicani, è un’imponente opera dalla slanciata struttura piramidale decorata con stemmi, putti, medaglioni e busti dei santi domenicani.1024px-Napoli_-_piazza_San_Domenico_Maggiore_e_guglia_1030736.JPG?1567716939

Obelisco di San Domenico – Ph. Credits: Lalupa – Wikimedia – ![File:Napoli-_piazza_San_Domenico_Maggiore_e_guglia1030736.JPG](https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Napoli-_piazza_San_Domenico_Maggiore_e_guglia1030736.JPG)?uselang=it

### 16. Chiesa San Gregorio Armeno

Tra i vicoli pittoreschi di Spaccanapoli e la “via dei presepi”, la chiesa di San Gregorio Armeno è tra le più antiche della città. Nonostante l’aspetto barocco, risalirebbe a prima dell’anno Mille e insieme all’attiguo monastero forma uno dei più importanti complessi religiosi di Napoli. La chiesa è nota anche come Santa Patrizia perché, tra ori e stucchi, custodisce le reliquie della patrona della città (insieme a San Gennaro). Splendido il chiostro, al centro del quale campeggia una monumentale fontana barocca.

### 17. Monumento a San Gaetano

Nella centrale piazza omonima la settecentesca statua di San Gaetano da Thiene, raffigurato a braccia aperte su un piedistallo di marmo circondato da angeli, fu voluta dai padri della vicina chiesa di San Paolo Maggiore, dove si trova la tomba del santo, come voto per la scampata peste del 1656

### 18. Certosa di San Martino

In cima alla collina del Vomero, merita una visita anche per lo splendido panorama sulla baia e il Vesuvio che si può ammirare dal Belvedere. L’antico monastero certosino fu iniziato nel ‘300, ma poi ampliato fino a diventare un magnifico complesso barocco. La chiesa è riccamente decorata con marmi, dipinti e vivaci affreschi settecenteschi. Il museo contiene una suggestiva raccolta di presepi napoletani, tra cui il celebre Presepe di Cuciniello con centinaia di personaggi, animali e oggetti in miniatura.san-martino-2105815_1280.jpg?1567716437

### 19. Fontana dell’Esedra

Situata alla Mostra d’Oltremare, la grandiosa Fontana dell’Esedra è opera d’inizio Novecento degli architetti Carlo Cocchia e Luigi Piccinato, che presero ispirazione dalla fontana della Reggia di Caserta. La più grande fontana di Napoli si estende su una superficie di circa 900 metri quadrati con getti che possono raggiungere i 40 metri di altezza, con una quinta di centinaia di alberi d’alto fusto a fare da sfondo.

### 20. Fontana del Sebeto

La monumentale fontana di largo Sermoneta fu commissionata nel 1635 a Cosimo Fanzago dall’allora viceré. La figura centrale del vecchio rappresenta il Sebeto, il fiume che un tempo scorreva nel centro di Napoli, circondato da mostri e tritoni da cui sgorga l’acqua.

### 21. Statua del Dio Nilo

Tra le più antiche statue presenti in città, la scultura in marmo di Largo del Corpo di Napoli risale al II-III secolo d.C. e sarebbe opera di egiziani stabilitisi all’epoca sotto il Vesuvio. Il Dio Nilo è raffigurato come un vecchio dalla lunga barba, con un braccio appoggiato su una sfinge e l’altro che regge una cornucopia.

### 22. Obelisco dell’Immacolata

Splendida espressione dell’arte barocca, il sontuoso obelisco di piazza del Gesù fu innalzato nel ‘700 dai padri gesuiti della chiesa di Gesù Nuovo, che affaccia sulla stessa piazza. Alta una ventina di metri, la guglia marmorea riccamente decorata con statue e mezzirilievi di santi e scene del Vangelo, culmina nella statua in rame dell’Immacolata.

### 23. Fontana del Nettuno

Realizzata alla fine del ‘500 su progetto di Domenico Fontana e l’intervento di diversi artisti dell’epoca, ha cambiato più volte collocazione, fino a quella definitiva in piazza Municipio. Sopra una grande vasca circondata da una balaustra, la statua di Nettuno con il tridente, opera di Michelangelo Naccherino, campeggia su una coppa sorretta da ninfe e satiri. 1024px-Nettuno6.JPG?1567715598

Fontana del Nettuno – Ph. Credit: Baku – Wikimedia – File:Nettuno6.JPG

### 24. Fontane-obelischi

Quattro sfingi posano alla base delle due fontane simmetriche di piazza del Mercato, di chiara ispirazione egizia. Sormontate da obelischi a forma piramidale e decorate con ghirlande di fiori e teste di leone, servivano in origine anche come abbeveratoio per gli animali.

### 25. Monumento ai Martiri napoletani

La leggiadra statua della Virtù dei Martiri, posta sulla sommità della colonna al centro di piazza dei Martiri celebra tutti i napoletani che hanno dato la vita per la libertà e la patria. Il basamento è circondato da quattro leoni, ognuno dei quali rappresenta i caduti nelle diverse fasi storiche della città.

### 26. Mausoleo di Virgilio

Nel parco Vergiliano a Piedigrotta, dichiarato monumento nazionale, si trova il sepolcro dove secondo la tradizione riposano le spoglie del sommo poeta. La tomba di Virgilio è un basso edificio d’epoca romana con all’interno la camera sepolcrale, sormontato da un tamburo di forma cilindrica.

### 27. Edicola di San Gennaro

Tra le più celebri e pregevoli delle antiche edicole sacre disseminate nel centro di Napoli, l’edicola sul sagrato della chiesa di Santa Caterina a Formiello fu eretta all’inizio del ‘700 come ex-voto dei fedeli al santo patrono per aver salvato la città da eruzioni e pestilenze. Elemento centrale del monumento in stile barocco, realizzato in marmo bianco e piperno, è la cornice ottagonale che racchiude il busto di San Gennaro.

### 28. Porta Capuana

Posta sull’antica strada per Capua, da cui il nome, fu voluta nel 1484 da Ferrante d’Aragona come parte del sistema difensivo della città, oggi andato in gran parte distrutto. L’elegante arco rinascimentale in marmo bianco, chiaro richiamo agli archi trionfali romani, è affiancato da due possenti torri merlate, simboli di Onore e Virtù.1024px-Porta_Capuana_-_panoramio_%281%29.jpg?1567715383

_Porta Capuana – Ph. Credit: Mister No – Wikimedia – File:Porta_Capuana_-_panoramio_(1).jpg_

### 29. Porta San Gennaro

Un tempo unico punto di accesso verso nord, oggi invece situata in pieno centro storico nei pressi di piazza Cavour, è la porta più antica della città, addirittura antecedente all’anno Mille. A renderla davvero particolare è l’affresco seicentesco di Mattia Preti, unico rimasto tra quelli dipinti dall’artista sulle varie porte di Napoli: un ex-voto in ringraziamento per la fine della peste, che raffigura San Gennaro e altri santi.

### 30. Monumento a Vittorio Emanuele II in piazza Bovio

La statua equestre in onore di Vittorio Emanuele II, opera di fine ‘800 di Alfonso Balzico, si innalza su un imponente basamento al centro di piazza Bovio, conosciuta anche con il vecchio nome di piazza Borsa. Ai piedi del monumento sono sistemate altre due statue minori, che rappresentano un’aquila e Partenope, la sirena che secondo la leggenda avrebbe dato origine alla città.

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