By Expedia Team, on March 6, 2017

Le 15 cose da vedere al Museo del Prado a Madrid

“Guida ai capolavori del Museo del Prado a Madrid: le meraviglie dell’arte spagnola e internazionale tra le collezioni storiche della Casa Reale.

Con centinaia di dipinti, sculture, opere grafiche e oggetti d’arte decorativa dall’antichità al 1881, il Museo del Prado è una tappa da non perdere a Madrid.

Il museo è un affascinante specchio del gusto dei Reali di Spagna nel corso del tempo. La sua collezione nasce infatti dalla passione dei sovrani, che dal Cinquecento non hanno mai smesso di acquisire opere provenienti da tutta Europa. Grande spazio prima di tutto ai grandi pittori spagnoli, ma anche ai fiamminghi e al Rinascimento italiano, con una predilezione per Venezia.

Qui sono conservate le maggiori collezioni al mondo di opere di Tiziano, Bosch, Rubens, Velàsquez, El Greco e Goya. Per un viaggio appassionante fra le più alte espressioni dell’arte, l’ideale è prenotare una visita guidata con ingresso prioritario.

Ecco un’anticipazione dei capolavori che potrete ammirare visitando il Museo del Prado.

### 1. Las Meninas (1656), Diego Velásquez

Frutto dell’inventiva del pittore seicentesco, il dipinto mostra il “dietro le quinte” del ritratto dei Reali di Spagna: Velásquez con il pennello davanti alla tela, l’infanta Margarita e le damigelle accompagnate dal cane accovacciato. Solo nello specchio in fondo alla stanza si scorgono il re e la regina.

Il capolavoro Las Meninas di Diego Velásquez ritrae un .jpg)

Il capolavoro Las Meninas di Diego Velásquez ritrae un “dietro le quinte” dei Reali di Spagna – Museo del Prado , via Wikimedia Commons

### 2. Trittico del Giardino delle Delizie (1490-1500), Hieronymus Bosch

Animali fantastici, corpi nudi, scene grottesche popolano un cult della storia dell’arte, la cui popolarità immediata scatenò un febbrile proliferare di copie.

Il formato del Trittico, tipico delle pale d’altare, è riproposto in una versione insolita dalla fantasia visionaria di Bosch. Con i battenti chiusi, l’opera mostra un’immagine della Terra in bianco e nero, ottenuta con la tecnica della grisaglia; all’interno risaltano i colori brillanti dei pannelli dell’Eden, del Giardino delle Delizie e dell’Inferno. La ricerca del significato del Trittico ha messo alla prova gli studiosi di tutti i tempi, ma siamo ancora lontani da una soluzione univoca.

Il pannello centrale del Trittico del Giardino delle Delizie, opera di Hieronymus Bosch (circa 1450-1516) -  , via Wikimedia Commons.jpg)

Il pannello centrale del Trittico del Giardino delle Delizie, opera di Hieronymus Bosch (circa 1450-1516) – , via Wikimedia Commons

### 3. Il 3 maggio 1808 (1814), Francisco de Goya y Lucientes

Passato alla storia come un simbolo della brutalità della guerra, Il 3 maggio 1808 mette da parte ogni idealizzazione, per documentare con angosciante realismo la fucilazione dei ribelli madrileni per mano delle truppe napoleoniche. In primo piano le reazioni degli spagnoli: l’uomo che alza le mani come un Cristo in croce, lo sguardo fiero del suo vicino, la rabbia di chi serra i pugni e il terrore di chi si copre il viso.

Il 3 maggio 1808, di Francisco Goya -  , via Wikimedia Commons.jpg)

Il 3 maggio 1808, di Francisco Goya – , via Wikimedia Commons

### 4. Cavaliere con la mano sul petto (1580), El Greco

L’identità del soggetto di questo dipinto è stata all’origine di una lunga diatriba: prima di giungere a Don Juan da Silva, qualcuno vi ha visto Miguel de Cervantes. Al di là del nome, protagonista è l‘aristocratico spagnolo per eccellenza, abbigliato di tutto punto alla moda seicentesca. Dal fondo scuro la luce fa emergere il volto malinconico e il gesto della mano destra.

Il Cavaliere con la mano sul petto di El Greco (1580 circa) -  , via Wikimedia Commons

Il Cavaliere con la mano sul petto di El Greco (1580 circa) – , via Wikimedia Commons

### 5. Annunciazione (ante 1435), Beato Angelico

Si compone di due scene la pala del frate di Fiesole: a destra la Vergine Maria riceve l’annuncio dell’Angelo sotto il portico della sua casa; a sinistra, nel giardino, la cacciata di Adamo ed Eva dall’Eden. A legarle è il messaggio di speranza dell’incarnazione di Cristo. Un dipinto pieno di spiritualità e bellezza, recensito dal Vasari che, riferendosi al volto di Maria, commentò così: “un profilo di viso tanto devoto, delicato e ben fatto, che par veramente non da uomo, ma fatto in paradiso”.

L'Annunciazione di Beato Angelico (circa 1395-1455) -  , via Wikimedia Commons

L’Annunciazione di Beato Angelico (circa 1395-1455) – , via Wikimedia Commons

### 6. Danae (1553), Tiziano

Questo famoso dipinto fu commissionato dal futuro re di Spagna Filippo II, grande fan di Tiziano, in occasione delle nozze con Maria Tudor. Protagonista è l’episodio mitologico in cui Zeus seduce la principessa Danae, trasformandosi in pioggia d’oro. Fra le morbide sfumature del pittore veneto, notiamo dettagli nuovi: la serva che cerca di accaparrarsi il prezioso bottino e il cagnolino da compagnia acciambellato sul lato del letto.

La Danae di Tiziano (1553) -   , via Wikimedia Commons

La Danae di Tiziano (1553) – , via Wikimedia Commons

### 7. Passaggio agli Inferi (1515-1524), Joachim Patinir

La sensibilità per il paesaggio di Patinir, del tutto nuova per l’epoca, domina la composizione. Rapiti dall’incanto turchese del fiume e dal rigoglio della natura, quasi dimentichiamo il soggetto: Caronte che trasporta un dannato sullo Stige. A sinistra il Paradiso culmina in un’architettura di vetro, mentre gli angeli guidano le anime verso la salvezza. Sulla destra il fuoco dell’Inferno sorvegliato da Cerbero, il cane a tre teste.

Passaggio agli Inferi di Joachim Patinir (circa 1480-1524) -  , via Wikimedia Commons

Passaggio agli Inferi di Joachim Patinir (circa 1480-1524) – , via Wikimedia Commons

### 8. Autoritratto con guanti (1498), Albrecht Dürer

Dürer dipinse l’autoritratto subito dopo il successo delle stampe dell’Apocalisse e di ritorno dal viaggio a Venezia, che gli diede consapevolezza del suo status di artista. Si rappresentò perciò fiero e in abiti eleganti, sullo sfondo di un paesaggio che appare oltre la finestra aperta, com’era consuetudine nella pittura fiamminga.

Autoritratto con guanti di Albrecht Dürer (1498) -  , via Wikimedia Commons

Autoritratto con guanti di Albrecht Dürer (1498) – , via Wikimedia Commons

### 9. Saturno (1820-1823), Francisco de Goya y Lucientes

Un’opera leggendaria, in cui espressionisti e surrealisti riconobbero l’esordio dell’arte moderna. L’allucinato Saturno che divora i suoi figli per timore di essere detronizzato fa parte delle cosiddette Pitture Nere, un ciclo di 13 dipinti murali che decoravano la casa di Goya. Fu il barone di Erlanger a far trasferire l’opera su tela dopo la morte del pittore. La novità è nelle pennellate rapide e informali, ma soprattutto nel carattere privato del dipinto, in cui gli incubi di Goya possono prender forma senza curarsi di pubblico e committenza.

Particolare di Saturno, opera di Francisco de Goya y Lucientes (1820-1823) - By Soerfm (Own work)  , via Wikimedia Commons

Particolare di Saturno, opera di Francisco de Goya y Lucientes (1820-1823) – By Soerfm (Own work) , via Wikimedia Commons

### 10. Ritratto di cardinale (1510-1511), Raffaello

Uno dei più alti esempi della ritrattistica di Raffaello. Naturalezza, eleganza e aristocratico distacco caratterizzano l’opera, che raffigura un cardinale della corte di Giulio II. Da notare i raffinati contrasti cromatici e la luce che scolpisce forme e superfici.

Ritratto di cardinale, Raffaello (1510-15111) -  , via Wikimedia Commons

Ritratto di cardinale, Raffaello (1510-15111) – , via Wikimedia Commons

### 11.

Gruppo di Sant'Ildefonso, Particolare, (I secolo d.C.), Museo del Prado - By Hendrik Dacquin, via Flickr e Wikimedia Commons

Gruppo di Sant’Ildefonso, Particolare, (I secolo d.C.), Museo del Prado – By Hendrik Dacquin, , via Flickr e Wikimedia Commons

Un capolavoro di scultura romana, che in età ellenistica riprende i modelli della classicità greca. I due bellissimi giovani a grandezza naturale rappresentano Castore e Polluce mentre offrono un sacrificio alla dea Persefone, che regge l’uovo da cui i celebri gemelli mitologici sono nati.

### 12. Il trionfo della Morte (1562), Pieter Brueghel il Vecchio

“Centinaia di morti, di scheletri, attivissimi scheletri, sono occupati a trascinare con sé un numero altrettanto grande di uomini vivi: figure di ogni genere, in massa o isolate, tese in uno sforzo inaudito; la loro energia supera di molto quella dei viventi che stanno attaccando”. Così Elias Canetti descrisse l’opera di Brueghel. Nello spazio cartografico della tradizione fiamminga, l’iconografia mediterranea incontra il genere delle scuole nordiche della danza macabra, per illustrare le forze distruttive con cui la vita è destinata a lottare.

Il Trionfo della Morte di Pieter Brueghel il Vecchio (1526/1530-1569) -  , via Wikimedia Commons

Il Trionfo della Morte di Pieter Brueghel il Vecchio (1526/1530-1569) – , via Wikimedia Commons

### 13. Davide e Golia (1597-1598), Caravaggio

Una rappresentazione dell’episodio biblico inusuale e per nulla celebrativa, dove un eroe bambino si concentra sui capelli del gigante decapitato. Da notare il pugno ancora stretto del defunto Golia, i potenti chiaroscuri di Caravaggio e il volto del cattivo sconfitto, che ha i lineamenti del pittore.

Davide e Golia di Caravaggio (1597-1598) -  , via Wikimedia Commons

Davide e Golia di Caravaggio (1597-1598) – , via Wikimedia Commons

### 14. Natura morta (1602), Juan Sánchez Cotán

Una composizione austera e intensa del maestro della natura morta spagnola, nota anche come bodegon per le scene ambientate in taverne e cucine popolari. I colori luminosi di frutta, ortaggi e cacciagione spiccano sul fondo nero di un ripostiglio, in uno stile accattivante e realistico che trovò molti estimatori.

Natura morta, Juan Sanchez Cotàn (1602) - Museo del Prado  , via Wikimedia Commons

Natura morta, Juan Sanchez Cotàn (1602) – Museo del Prado , via Wikimedia Commons

### 15. Deposizione (1434-1435), Rogier van der Weyden

Uno dei capolavori dell’artista fiammingo. Impossibile osservarlo con distacco: quest’olio su tavola ci trasporta all’interno della scena dei Vangeli, grazie all’espressività di figure che vengono fuori dallo sfondo come un gruppo scultoreo. Da notare, la resa delle texture attraverso la luce, come nella cappa damascata di Giuseppe d’Arimatea.

Deposizione, Rogier van der Weyden (1399/1400-1464) -  , via Wikimedia Commons

Deposizione, Rogier van der Weyden (1399/1400-1464) – , via Wikimedia Commons

È possibile acquistare un biglietto per una visita guidata al museo del Prado con ingresso prioritario!

**

#### Photo credit

Foto di copertina: Particolare de Las Meninas di Diego Velásquez (1656) – Museo del Prado , via Wikimedia Commons

APPROFITTA delle migliori offerte di Expedia per una casa vacanza a Madrid!**”