By Expedia Team, on February 15, 2016

Un giorno a Venezia: le dritte per vivere la città da local

“Una giornata a Venezia con alcuni veneziani doc nei loro punti preferiti della città: tappe di rito tra primizie enogastronomiche, shopping ed eventi.

Per muoversi a Venezia è essenziale conoscere l’abc della sua toponomastica. I sestieri guai a chiamarli borghi o quartieri, le vie si chiamano calli, le piazze campi e le piazzette campielli, salvo alcune eccezioni facilmente riconoscibili, come Piazza San Marco, Via Garibaldi, Strada Nova o simili. Poi ci sono le salizade (calli larghe di importanza speciale), i sotopòrteghi (passaggi di collegamento tra le calli ricavati direttamente nel corpo di un edificio), i rami (calli cieche secondarie, la cui unica funzione è consentire l’accesso alle abitazioni che vi si affacciano), le rughe (calli lunghe, particolarmente importanti per le numerose attività commerciali che vi risiedono da secoli), i rii terà (vie pedonali ricavate per interramento di un canale preesistente) e molte altre peculiarità che si scoprono solo con l’assidua frequentazione della città labirintica.

In ogni caso, una volta memorizzati i suddetti pochi termini, potrete muovervi abbastanza agevolmente tra gli autoctoni senza destare troppi sospetti e non sembrare perlomeno alieni appena sbarcati in laguna.

### Ore 10 – A Rialto per la spesa e uno spritz con gli avvocati

Il Mercato di Rialto, Courtesy of © ARTE.it, Venezia 2015

Il Mercato di Rialto, Courtesy of © ARTE.it, Venezia 2015

La spesa dei veneziani al Mercato di Rialto è un rito che dai tempi della Serenissima si ripete tutte le mattine nel cuore della città tra i banchi di pesce freschissimo del mercato ittico e le bancarelle variopinte del mercato ortofrutticolo, dove si possono trovare le primizie stagionali di Sant’Erasmo, come le castraùre, il tipico Carciofo Violetto raccolto agli inizi di ogni primavera (Casaria, Campo della Pescaria, Fondamenta Riva Olio, fermata ACTV Rialto Mercato Vecchio, orari: mercato ittico 7-14, mercato ortofrutticolo 7-20).

Dopo la spesa è di rigore l’aperitivo al Mercà, un minuscolo locale specializzato in cicchetti (stuzzichini rompidigiuno tipicamente veneziani) e aperitivi, nonché in vini veneti, friulani e altoatesini, che all’ora di punta è brulicante di avvocati – data la prossimità al Tribunale di Venezia – e il sabato mattina dispensa polpette di tonno e buonumore ai numerosi veneziani doc giunti in campo con l’intera famiglia per godersi il sole di mezzodì (Campo Cesare Battisti già della Bella Vienna – Erberia, San Polo 213, tel. +39 346 834 0660).

al Merca in Erberia, Courtesy of © ARTE.it, Venezia 2015

al Merca in Erberia, Courtesy of © ARTE.it, Venezia 2015

### Ore 13 – Pranzo a San Bortolo con la Regina dei cappelli

All’ora di pranzo attraversiamo il Ponte di Rialto e ci spostiamo in una delle trattorie più gettonate della città, la Rosticceria Gislon (oggi Ristorante S. Bartolomeo), punto fermo nella geografia gastronomica diurna dei veneziani, che con i suoi risotti di pesce espressi e le mozzarelle in carrozza all’acciuga o al prosciutto, sempre calde, è una vera e propria istituzione (Calle della Biscia, San Marco 5424/A, tel. +39 041 522 3569).

Baluardo di venezianità autentica è anche la signora Giuliana Longo, modista con pedigree che ha il suo atelier poco distante, nel lato sud-ovest di Campo San Salvador, ed è una vera esperta di mode e storia del copricapo. Nella bottega di famiglia infatti si vendono e producono cappelli di ogni foggia dal 1901 e accanto alle classiche pagliette da gondoliere e ai veri Panama si trovano le creazioni uniche e senza tempo di Giuliana, cappelli da sogno che portano alto il vessillo della tradizione artigiana storica della città (Calle del Lovo, San Marco 4813, tel. +39 041 522 6454).

La bottega storica di Giuliana Longo in Calle del Lovo, Courtesy of © ARTE.it, Venezia 2015

La bottega storica di Giuliana Longo in Calle del Lovo, Courtesy of © ARTE.it, Venezia 2015

### Ore 15 – Al Ghetto con Živa Kraus, veneziana ad honorem

Ci spostiamo ora nel lato opposto della città, in pieno Ghetto ebraico, per una visita all’IKONA Photo Gallery di Živa Kraus, artista e gallerista croata naturalizzata italiana, che nei suoi spazi espositivi ha ospitato negli anni l’intero gotha della fotografia mondiale. Živa è nata a Zagabria da una colta famiglia di medici e avvocati e sin dall’adolescenza frequenta Venezia, dove si è trasferita definitivamente agli inizi degli anni ’70, diventando giovanissima assistente della stessa Peggy Guggenheim, fondando poco dopo la sua galleria alle Zattere accanto allo studio di Emilio Vedova e iniziando così a regalare ai veneziani una serie interminabile di mostre e progetti artistici di sommo livello, nelle sedi più prestigiose della città.

Živa Kraus nella sua IKONA Photo Gallery in Campo del Ghetto Nuovo, Courtesy of © Wikimedia Commons, Photo by Rino Gropuzzo, Venezia 2009
https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Ziva_kraus.jpg

La Galleria di Živa è anche una delle varie sedi dell’IKONA VENEZIA International School of Photography, scuola fondata nel 1989 come crocevia e luogo d’incontro per fotografi ed artisti internazionali, per realizzare workshop, mostre e conferenze.

(Campo di Ghetto Nuovo 2909, tel. +39 041 528 9387)

### Ore 18 – Conferenza all’Ateneo Veneto, culla della cultura veneziana

Il nostro pomeriggio all’insegna dell’arte e della cultura prosegue in direzione dell’Ateneo Veneto, la storica istituzione che da oltre 200 anni promuove la divulgazione delle scienze, delle lettere, delle arti e della cultura in ogni sua manifestazione e in particolare di ambito veneziano, annoverando tra i suoi membri, solo per citarne alcuni, gli stessi Daniele Manin, Nicolò Tommaseo, Alessandro Manzoni, Antonio Fogazzaro e Carlo Rubbia.

L’Ateneo Veneto offre ai cittadini un ampio programma di conferenze su vari temi di diverso interesse (dalla psicoanalisi alla storia) e ospita mostre d’arte aperte al pubblico nei differenti periodi dell’anno e in occasione della Biennale d’Arte (Campo San Fantin, San Marco 1897, tel. +39 041 522 4459).

Mostra all'Ateneo Veneto in Campo San Fantin, opera di Zhang Hong Mei, Friendship Project China, Republic of San Marino Pavilion,  56. Esposizione Internazionale d'Arte, Courtesy of © ARTE.it, Venezia 2015

Mostra all’Ateneo Veneto in Campo San Fantin, opera di Zhang Hong Mei, Friendship Project China, Republic of San Marino Pavilion, 56. Esposizione Internazionale d’Arte,
Courtesy of © ARTE.it, Venezia 2015

### Ore 20 – Aperitivo “rinforzato” con gli artisti all’Adriatico Mar

Verso sera ci spostiamo a Santa Croce, per un aperitivo speciale all’Adriatico Mar, un piccolo locale affacciato sul canale, con pontile di approdo per gli avventori che si spostano in “barchino” (tipico mezzo di trasporto privato dei veneziani), scoperto grazie al nostro amico Alvise Bittente, artista di talento e lagunare doc, e gestito con grande passione da Marco e Francesco, che dilettano i palati dei loro clienti – quasi tutti artisti, filosofi o architetti – con una selezione di vini e liquori sopraffini e prelibatezze provenienti da ogni regione d’Italia (Calle Crosera, Santa Croce 3771, tel. +39 041 476 4322).

Felicità all'Adriatico Mar a Santa Croce, Courtesy of © Marco Cervetti e Francesco Molinari Corner, Venezia 2015

Felicità all’Adriatico Mar a Santa Croce, Courtesy of © Marco Cervetti e Francesco Molinari Corner, Venezia 2015

### Ore 22 – A teatro con Giovanni De Zorzi, musicista ed etnomusicologo di Ca’ Foscari

Concludiamo la serata con un concerto in compagnia di Giovanni De Zorzi, etnomusicologo all’Università Ca’ Foscari e musicista professionista egli stesso, flauto ney nell’Ensemble Marâghî, fondato a Venezia nel 2008, all’altro capo della “Via della Seta”, sull’onda delle risonanze ottomane che ancora vagano tra le pietre della città. Giovanni è un esperto di Musica Classica e Sufi di area ottomana, iranica e centroasiatica ed è spesso protagonista dei concerti in programma nei teatri più importanti della città, dove è possibile ascoltare grande musica tutto l’anno.

Teatrino di Palazzo Grassi, Courtesy of © ARTE.it, Venezia 2014

Teatrino di Palazzo Grassi, Courtesy of © ARTE.it, Venezia 2014

Per veneziani e non, c’è solo l’imbarazzo della scelta, ecco i luoghi top consigliati da Giovanni: il Teatrino di Palazzo Grassi, che offre una ricca agenda di concerti ed eventi a taglio culturale sempre di altissimo livello (Calle de le Carrozze, Campo San Samuele 3231, tel. +39 041 271 9031); la Fondazione Giorgio Cini, che in collaborazione con l’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati regala ai veneziani spettacolari concerti gratuiti e dal 1951 promuove la cultura umanistica veneziana e italiana in tutto il mondo (Isola di San Giorgio Maggiore, tel. +39 041 271 0211); il Gran Teatro la Fenice, che include nella programmazione operistica annuale anche raffinati appuntamenti con la musica classica ottomana antica (Campo San Fantin 1965, tel. +39 041 786 511); lo Spazio Aereo al Vega, uno spazio industriale di 420 mq, a poca distanza dal Ponte della Libertà che unisce Venezia alla terraferma, trasformato in un complesso di studi dedicati alla musica, alla danza, al teatro, alle arti contemporanee e alla progettazione visuale, in cui gli artisti trovano libertà assoluta di espressione e i concerti si svolgono in uno spazio davvero unico per la città lagunare (Parco Scientifico e Tecnologico di Venezia, Via delle Industrie 27/5, Marghera, email: info@spazioaereo.com).”