Per una visita a piedi, si consiglia di tenere come punto di partenza e ritorno piazza Castello tra le tappe più significative consigliamo: la chiesa di S. Caterina, il Duomo, la fontana di Rosello, il Palazzo Ducale, le piazze Tola e del Duomo. Il monumento simbolo della città è la Fontana di Rosello, un’imponente struttura marmorea in stile neorinascimentale, decorata con statue agli angoli, rappresentanti le quattro stagioni. Nella piazza del Comune si può ammirare il palazzo Ducale, esempio saliente dell’architettura civile cittadina del 700, conserva la suo interno alcuni interessanti ambienti. Anche la piazza Duomo presenta l’antico aspetto settecentesco, il Duomo, dedicato a S. Nicola, ha una scenografica facciata che appare fantasiosamente composta da elementi goticheggianti e classici, uniti a motivi decorativi del barocco spagnolo. Il Museo del tesoro del Duomo conserva alcuni dipinti di notevole pregio, da non perdere il famoso Stendardo processionale del’400. La piazza Italia rappresenta un po’ il fulcro della Sassari ottocentesca, uno spazio scenografico adatto al passeggio serale, l’edificio più rappresentativo della piazza è l’elegante palazzo della Provincia, in stile neoclassico. I parchi di Monserrato, a sud ovest della città e la grande pineta del parco di Baddimanna, nella zona a nordest, offrono la possibilità di godere di piacevoli spazi verdi e gradevoli passeggiate. Tra i musei, il Museo nazionale Archeologico ed Etnografico “G.A. Sanna” è tra i più moderni d’Europa con percorsi didattici molto interessanti divisi in tre sezioni: Pinacoteca, sezione Archeologica ed Etnografica.
I dintorni rivelano l’antica vocazione rurale della città, ricchi d’oliveti, giardini e frutteti costituiscono una sorta di muro verde che dividono Sassari dall’arida pianura del Nurra un’escursione consigliabile è quella che conduce a Porto Torres, superata la torre di Abbacurrente s’incontra un paesaggio caratterizzato da fitte pinete con pareti calcaree a picco sul mare, scavate da grotte, con piccoli fiordi, dove nidificano molte specie d’uccelli da una piccola chiesa campestre (chiesa di Bali) si gode un’ampia visuale sul Golfo dell’Asinara. Alcune zone vicino alla città sono ricche di necropoli preistoriche, tra le principali citiamo quelle di S’Adde Asile e Mesu’e Montes, da non perdere, il vasto ipogeo di Noeddale (III millenio a.c.), vicino al comune di Ossi, un complesso di undici vani scavati nella roccia, un esempio raro d’abitazione tardo-neolitica. Interessante anche l’area preistorica con lo zigurrat del Monte d’Accoddi. La vicina spiaggia di Platamona è considerata la spiaggia dei sassaresi, più lontane le spiagge di Argentiera e di Porto Ferro, la prima, assolutamente da vedere, in un ambiente da archeologia industriale (territorio di miniere abbandonate negli anni ’60) con una spiaggia bianca contornata da dune e un mare cristallino, la seconda con sabbia rossastra, molto ampia ed amata dai surfisti per le alte onde che spesso si formano per effetto dei forti venti.
Discesa dei Candelieri, il 14 agosto, i gremi, rappresentati delle varie confraternite, trasportano sulle spalle delle grandi strutture lignee è una processione di devozione di massa che risale al periodo del dominio pisano. Una manifestazione di carattere laico è la Cavalcata Sarda, una sfilata a piedi e a cavallo di figuranti in costumi d’epoca che si tiene la penultima domenica di maggio.
Un viaggio last minute a Sassari vi farà conoscere una piccola grande città, con una cucina per stomaci forti, varia e d’impronta contadina che utilizza le verdure del territorio con predilezione per cipolle, melanzane e fave e, per quanto riguarda le carni, le parti meno nobili d’agnello e maiale quindi zuppe come la fabada, con fave, cavolo e finocchi e cotenne di maiale e, come secondi, la cordula con piselli, interiora d’agnello avvolte nell’intestino, con piselli, cipolle e pomodoro. Tra i dolci, oltre le note seadas, i papassini e tiricche o le frittelle lunghe da degustare con un bicchiere di dolce moscato sardo o un liquore di mirto.